Ageless

Ageless – Recensione

Se c’è una cosa sulla quale mi rendo sempre più conto dopo anni ed anni di passione per i videogiochi è che al giorno d’oggi è sempre più difficile per uno studio di sviluppo innovare o cercare di offrire un’idea originale e capace di distinguere il proprio lavoro da quello delle centinaia di produzioni che settimanalmente vengono rilasciate sulle più disparate piattaforme di gioco. Talvolta non ci riescono in pieno nemmeno aziende Big considerate maestre dell’intrattenimento digitale (per quanto mi riguarda un esempio recente è Nintendo con il peculiare combat system del comunque splendido Paper Mario: The Origami King), figuriamoci un piccolo team indipendente.

Proprio per questo, ogni volta che mi approccio ad una nuova recensione la prima cosa che spero è di trovare una minima ventata di novità, o almeno un gioco dalle basi solide successivamente sfruttate a dovere all’interno di un’avventura mai ripetitiva e capace di non suonare di già visto. Il titolo del quale vi parlerò adesso, che risponde al nome di Ageless, è riuscito pienamente in questo intento; mi è bastato prendere in mano il pad e superare il brevissimo tutorial per capire perché un publisher importante come Team17 abbia deciso di mettere anima e cuore per fare in modo che il lavoro dello studio indipendente One More Dream Studios potesse raggiungere sia Steam che Nintendo Switch. Di quest’ultima vi parlerò approfonditamente io, mentre in calce troverete un corposo video del mio socio e amico Mast3rFe1n.

Ageless

Nonostante la mia premessa, devo confessarvi che appena avviato il gioco ho temuto che Ageless fosse nato per ricalcare il successo di quel titolo assolutamente magnifico che porta il nome di Celeste. Le analogie inizialmente sembrano tante, a partire dallo stile grafico in una pixel art nella quale la quantità di “punti colorati” che rappresentano ogni elemento su schermo è decisamente contenuta, fino alla protagonista femminile Kiara che parte per un viaggio il cui obiettivo è la riscoperta di sé. Vedremo più avanti che anche la difficoltà di base è uno degli elementi che accomuna Kiara e Madeline, ma fortunatamente dietro la scocca di Ageless c’è un gameplay intelligente e studiato e che, per la gioia di alcuni e la disperazione di altri, raramente baserà l’avanzamento interamente sulla capacità del giocatore di stimolare costantemente la propria memoria muscolare.

La storia di Kiara è un pò meno velata e delicata di quella di Madeline, ma è comunque in grado di dare un senso all’intera avventura ed alle meccaniche di gioco. La giovane donna si recherà in fatti in un misterioso santuario all’interno del quale si narra che chiunque sia in grado di ricevere in dono un potere unico, ed alla nostra protagonista toccherà la capacità di portare avanti ed indietro nel tempo sia fauna che flora. Se state pensando che questa abilità non sembra essere delle migliori beh, è proprio quello che è successo alla nostra eroina, ma è proprio quando un enorme colosso di pietra ci rivelerà che l’unico modo per conservare tale dono è quello di utilizzarlo per conquistare Pandora che inizieremo lentamente ad apprezzarne l’enorme potenziale.

Ageless

Dopo aver appreso la “fregatura” che si nasconde dietro questo potere gratuito, è dunque arrivato per Kiara il momento di dimostrare di esserne degna. I primi passi saranno molto tranquilli e privi di veri e propri pericoli, un’ottima occasione per il giocatore di prendere confidenza con il sistema di controllo del personaggio e, soprattutto, sulla gestione dell’idea cardine del gioco. Il tutto viene reso possibile dall’utilizzo di un arco, tramite il quale scoccare frecce sia con il tasto ZL per mandare indietro nel tempo piante ed animali sia con ZR per far fare agli stessi un viaggetto nel futuro. Per prendere la mira, anche se con qualche evitabile incertezza nelle fasi più frenetiche, potremo affidarci indistintamente ad uno dei due grilletti analogici. Non mancheranno altre meccaniche più tradizionali, come il salto a parete, ed altre meno canoniche come la possibilità di cavalcare animali acquatici (anch’essi modificabili tramite l’arco) per scalare cascate o nuotare a tutta velocità.

Entrando nello specifico, il level design di Ageless è stato studiato proprio per sfruttare le abilità di Kiara per dar vita ad una sorta di grande platform nel quale in ogni stanza dovremo risolvere dei puzzle ambientali via via più complessi. Le meccaniche alla base del gioco saranno sempre le stesse, ma il modo in cui gli sviluppatori hanno saputo introdurre nuovi elementi è stato in grado di non farmi sentire mai il senso di ripetitività nell’arco della decina di ore che mi sono servite per raggiungere i titoli di coda. Se inizialmente dovremo far crescere ed aumentare la lunghezza di alcune piante, ben presto scopriremo che alcuni animali potranno essere portati avanti ed indietro di diversi anni, sfruttando le peculiarità di ciascuna fase della loro vita. Non voglio farvi spoiler per cui mi limiterò a fare un esempio basato sui rinoceronti, i quali potranno essere sfruttati in giovane età, sotto forma di uovo, da adulti per sfondare pareti e da vecchietti per farli appisolare sul terreno da far successivamente franare grazie al loro peso.

Ageless

Il bello di come è stata sfruttata l’idea alla base di Ageless, e uno dei motivi per cui in gioco non andrà mai a noia, è che alcuni elementi che generalmente possono essere sfruttati come aiuto talvalta se fatti invecchiare troppo potrebbero rivelarsi anche dei complessi nemici da aggirare. Il tutto dovrà ovviamente essere sempre sfruttato a nostro vantaggio ma il modo in cui il gioco ci porta sempre a sperimentare, anche con soluzioni che non sempre sono così ovvie e scontate, si è a lungo termine rivelato uno dei suoi più grandi pregi.

Il livello di difficoltà richiesto per portare a termine ogni sfida schizza alle stelle piuttosto in fretta, ma complice la generosa quantità di checkpoint difficilmente ho sentito la frustrazione a causa dello stesso errore ripetuto più e più volte. Quello che invece in alcune circostanze mi ha fatto saltare i nervi è il fatto che alcuni puzzle vanno studiati e ben compresi prima di essere portati a termine, talvolta anche in corso di svolgimento, e di conseguenza viene velatamente introdotta una componente trial and error che non viene affatto agevolata da alcuni piccoli difetti del sistema di controllo, come ad esempio il sopra citato sistema di puntamento. Su quest’ultimo, per esempio, bastava introdurre l’aggancio automatico degli elementi interagibili per rendere le fasi più action meno snervanti.

Se siete dei giocatori che non si fanno intimidire da tali limiti, sappiate allora che per voi Ageless ha preparato alcune stanze segrete ed un set di collezionabili, alcuni davvero difficili da raccogliere, per i quali è possibile scoprirne l’utilità solamente dopo averli scovati tutti. Non è un semplice modo per allungare forzatamente la longevità del gioco, ma anche un’occasione per rendere il titolo appetibile anche ai completisti incalliti ed agli amanti delle vere sfide.

Ageless

Non ci sono dubbi sul fatto che Nintendo Switch sia la piattaforma perfetta per questa tipologia di avventure, ed infatti la mia esperienza in mobilità in compagnia di Ageless è stata assolutamente soddisfacente. Nonostante quella sulla quale ho inizialmente lavorato fosse una versione del gioco priva della patch del day one (secondo l’avvertimento del publisher molto corposa), devo dire che durante tutte le mie sessioni non ho mai trovato nessun bug capace di minare il mio viaggio con Kiara. Sul fronte tecnico inoltre non c’è davvero nulla da segnalare, complice sicuramente un comparto estetico per nulla pesante. Le ambientazioni risultano sempre piacevoli, nonostante non siano eccessivamente ricche di dettagli, e tutti gli elementi si fondono bene tra loro riuscendo a rendere sempre chiaro e leggibile quello che succede su schermo. Niente di eclatante sul fronte sonoro, ma anche sotto questo punto di vista il lavoro svolto dal team ci è sembrato più che apprezzabile.

In definitiva, se cercate un’avventura sfidante ma alla portata di tutti (con fasi realmente complesse pensate per essere affrontate solamente dai più temerari) posso garantirvi che Ageless è un titolo più che valido. Il suo prezzo di soli €14,99 è sicuramente in linea con l’esperienza offerta e lo ritengo ampiamente giustificato dalla qualità complessiva del prodotto. Si sarebbe sicuramente potuto fare di più, ma questo vale praticamente sempre, per cui non fatevi spaventare dai difetti che ho (dovutamente) elencato in fase di recensione, perché dopo un paio di ore in compagnia di Kiara non ci farete nemmeno più caso.


Ageless
Ageless – Recensione
PRO
Idea di fondo molto valida e ben sfruttata
Level design sempre ispirato
Il modo in cui fauna e flora reagiscono al nostro potere è piacevole
CONTRO
Alcune fasi frenetiche rischiano di essere troppo frustranti
Il sistema di controllo su Switch è miglirabile
La curva di difficoltà impenna molto presto (ma è comunque gestibile grazie ai numerosi checkpoint)
7.6
La pixel art non ha età