Rock of Ages III: Make & Break

Rock of Ages 3: Make & Break – Recensione

Sono molte le saghe videoludiche che tendo ad apprezzare ma alcune di queste sono veramente formidabili, capaci di risultare emblematiche sotto precisi punti di vista. Esempio facile facile è la saga di Rock of Ages che, con la sua ironia “alla Monty Python” è riuscita a conquistarsi un’ottima fetta di pubblico. Il gameplay surreale si unisce infatti a personaggi storici ed opere d’arte di grande valore, al fine di dare vita ad un risultato semplicemente bislacco. Oggi, però, siamo di fronte al nuovo capitolo della saga: Rock of Ages 3: Make & Break. Sarà riuscito il team di sviluppo a dare vita ad un prodotto sensazionale… oppure sarà come il predecessore? Scopriamolo assieme!

Rock of Ages 3: Make & Break
“Ed anche stavolta l’assassinio di Cesare è fallito”

La storia di Rock of Ages 3: Make & Break inizia con le vicende dell’Odissea, quando Ulisse ed i suoi compagni incontrano Polifemo. Dopo averlo accecato lui ed i suoi compagni (tra cui Elpenor, il vero protagonista della storia) fuggono dall’isola e Polifemo, per vendetta, chiede aiuto a suo padre Poseidone. Egli inizia a decidere quale dovrebbe essere la miglior maledizione da inviare ma la mensola che regge le maledizioni greche cade in un calderone magico, teletrasportando Elpenor e tutti i suoi amici in una sorta di “mare celestiale” che ripercorre i periodi storici dell’umanità. Partendo dai primi anni del Dopo Cristo fino ai giorni nostri, i protagonisti dovranno trovare un modo per uscire da questa “odissea”.

Rock of Ages 3: Make & Break è un gioco che unisce gli elementi di Tower Defense con quello delle corse. A seconda della modalità di gioco gli obiettivi cambiano e per tale ragione possiamo dividere il gameplay in sei modalità distinte:

  • Guerra. Questa è la modalità “principale” dell’intera saga di Rock of Ages e vede due giocatori affrontarsi in uno scontro all’ultimo sasso colpo. Ciascuno ha un macigno da scagliare all’avversario ed una serie di ostacoli da mettere nel proprio campo di gioco. Il giocatore deve spendere le sue risorse per rallentare l’avversario e, quando sarà pronto, dovrà premere Y per passare alla seconda fase di questa modalità. Il giocatore dovrà comandare il proprio masso nel campo di gioco avversario al fine di raggiungere la fine del percorso nella maniera più efficace possibile, subendo pochi danni ed evitando le varie trappole messe dal nemico. Le fasi di costruzione e distruzione si alternano fino a quando il rifugio di uno dei due giocatori non crolla. Solo in quel momento di otterrà la vittoria.
  • Corsa a Ostacoli. In questa corsa frenetica i due giocatori si sfidano utilizzando i loro macigni. L’obiettivo è quello di raggiungere per primi il traguardo.
  • Valanga. Se il giocatore affronta questa modalità dovrà concentrarsi esclusivamente sugli elementi “Tower Defense” del gioco. L’obiettivo è avere delle difese abbastanza corpose da permettere al giocatore di resistere ad un’ondata di attacchi avversari. Se la propria base regge, si ottiene la vittoria!
  • Prova a Tempo. In questa modalità il giocatore controlla un macigno esplosivo. Lo scopo è quello di raggiungere la fine prima che “faccia BOOM”.
  • Humpty Dumpty. Come le precedenti, ma stavolta si comanda un… uovo! Questo è molto fragile, quindi il gameplay diventa molto lento al fine di richiedere la precisione massima ad ogni azione.
  • Skeeball. La struttura base è simile a Corsa a Ostacoli ma qui lo scopo non è quello di arrivare primi, ma fare il punteggio migliore distruggendo determinati oggetti nel percorso.
Rock of Ages 3: Make & Break
Rock of Ages 3: Make & Break tende a puntare molto di più sulle meccaniche di “racing game” rispetto al Tower Defense, ma anche questo non scherza. Da adesso sono disponibili nuovi oggetti e meccaniche… ma non tutte sono convincenti.

Fin qui abbiamo parlato del gameplay più puro e sincero di Rock of Ages 3: Make & Break, ma cosa caratterizza questo gioco rispetto al predecessore? Oltre alla presenza di una nuova storia con nuovi personaggi storici (con lo stile ironico che caratterizza l’intera saga di Rock of Ages), il team di sviluppo ha deciso di rilasciare una serie di novità parecchio interessanti. Per avanzare nella Storia, per esempio, bisogna ottenere molte “Stelle” durante il corso della partita al fine di sbloccare nuovi livelli e nuovi ostacoli/macigni da usare nelle proprie partite. Questa impostazione rende l’ottenimento delle Stelle un elemento di maggior impatto rispetto a Rock of Ages 2: Bigger & Boulder e per tale ragione può non piacere. Comunque sia, il vero elemento cardine di Rock of Ages 3: Make & Break è l’editor di livelli. Il team di sviluppo permette in questo gioco di dare vita ai livelli che più si desidera fare e possono essere adattati per ogni modalità di gioco esistente. Questo permette ai giocatori di rendere questo titolo potenzialmente infinito grazie alla creatività ed all’iniziativa della community. Questi livelli, poi, sono accessibili su ogni piattaforma di gioco in quanto Rock of Ages 3: Make & Break possiede il Cross-Play. Di conseguenza i giocatori che possiedono la versione Switch possono giocare ai livelli di PC, e viceversa.

C’è un’ultima cosa che vorrei dire su questo gioco prima di passare ai difetti: la comicità. Rock of Ages vanta infatti uno stile estetico ed un approccio comico che richiama palesemente i Monty Python: un gruppo comico britannico molto importante che inconsciamente conoscono tutti (il termine SPAM deriva proprio da loro). Questo titolo ed i predecessori gioca molto con l’Arte e la Storia col solo scopo di dare vita ad una parodia esilarante e mai scontata. Il risultato finale è sorprendente ed anche in questo videogioco gli amanti della comicità rimarranno soddisfatti.

Rock of Ages 3: Make & Break
Rock of Ages 3: Make & Break possiede il multigiocatore Locale ed Online, quindi puoi divertirti a spaccare oggetti con i tuoi amici!

Quali sono, però i difetti chiave di Rock of Ages 3: Make & Break? Il primo dettaglio da evidenziare è un adattamento grafico su Nintendo Switch poco convincente, simile a quello del capitolo precedente. Anche in questo capitolo il gioco tende ad essere sfocato, specialmente in modalità portatile. La scelta su come avanzare nella modalità Storia può non piacere a tutti ed infine sono presenti alcune fasi di gioco abbastanza “Trial & Error”.

Alla fine, cosa posso dire circa questo videogioco? Il team di sviluppo è riuscito a continuare questa saga bislacca proponendo nuovi personaggi, nuove meccaniche e soprattutto una maggior varietà che vede coinvolti i giocatori stessi. La possibilità di costruire e giocare mappe extra è un elemento non indifferente che può allungare molto la longevità di questo gioco. La storia mantiene gli standard della saga e grazie ad una serie di chicche il terzo capitolo raggiunge un risultato pressoché ottimo. Va detto che il gioco presenta alcuni problemi su Nintendo Switch ed alcune meccaniche interne andrebbero sistemate ma alla fine il risultato finale è ottimo. Si consiglia l’acquisto ma stavolta lascio a voi la scelta se aspettare o meno lo sconto. Se avete intenzione di sfruttare l’Editor di livelli potete acquistare questo titolo al prezzo di lancio (€29,99, un prezzo decisamente più alto rispetto il predecessore) ma se volete apprezzare soltanto il Giocatore Singolo vi consiglio di aspettare uno sconto.

Ultimo aggiornamento: 2024-04-25 at 07:50

Rock of Ages III: Make & Break
Rock of Ages 3: Make & Break – Recensione
PRO
Comicità efficace, in linea con la saga
Comparto estetico e sonoro degni di nota...
Editor di livelli molto efficace...
Gameplay molto variegato
CONTRO
Alcune meccaniche di gioco andrebbero riviste
... ma su Nintendo Switch l'estetica del prodotto poteva essere migliorata
... ma può risultare macchinoso
8
ottimo