The Wanderer: Frankenstein's Creature

The Wanderer: Frankenstein’s Creature – Recensione

Come posso descrivervi le emozioni che mi ha donato questo titolo? Soprattutto, come posso semplicemente recensire un gioco che definire così è pura follia? The Wanderer: Frankenstein’s Creature infatti non è un gioco ma un’esperienza di vita, un’immedesimazione tale che difficilmente riuscirete a rimanere impassibili con la vostra console in mano. Proverete moltissime sensazioni come tenerezza e rabbia e sfido a non versare almeno una lacrimuccia durante le due ore che vi troverete occupate da questa meravigliosa esperienza.

Piccolo gioiellino sviluppato dallo studio indipendente La Belle Games con sede a Parigi in collaborazione con ARTE France che ne cura anche la pubblicazione, The Wanderer: Frankenstein’s Creature segue proprio la filosofia della software house che lo ha ideato: creare giochi che non siano solo puro intrattenimento ma che lascino nell’utilizzatore finale un segno. Devo dire che con questa seppur breve avventura, questi ragazzi hanno fatto proprio centro, donandoci un qualcosa che risulta perfetto dall’inizio alla fine in ogni suo aspetto ed ogni piccola peculiarità risultando un ottimo biglietto da visita ma soprattutto un buon auspicio per il prosieguo della loro avventura nel mondo videoludico.

the wanderer: Frankenstein's Creature
Una creatura sola, con le proprie emozioni e tanta paura…

The Wanderer: Frankenstein’s Creature è stato pubblicato inizialmente su PC tramite Steam e su tutti i dispositivi Apple iOS per poi approdare in questi giorni sulla nostra amatissima Switch che si pone proprio a metà strada tra il mondo dei personal computer e quello dei dispositivi mobili. Proprio sulla piccola made in Kyoto questa piccola perla rara da il meglio di se; vi basterà indossare un paio di buone cuffie, stendervi su un morbido divano e lasciarvi trasportare dalla poesia che pervade questo gioco dall’inizio alla fine magari senza un secondo di pausa e staccando gli occhi dallo schermo solo quando tutto sarà finito… ma dentro di voi, qeusto gioco, avrà un posto speciale per sempre.

Nei panni della creatura…

The Wanderer: Frankenstein’s Creature non è altro che una rivisitazione del classico gotico della letteratura nonché il romanzo più famoso della sua autrice Mary Shelley, Frankenstein (conosciuto anche come il moderno Prometeo). Un libro categorizzato erroneamente come horror che invece nasconde ben altro; la nascita e la vita di un uomo creato attraverso pezzi di cadaveri, visto da tutti come un mostro, che invece è un’anima pura e gentile nonostante il suo pauroso aspetto.

the wanderer: Frankenstein's Creature
Alcuni paesaggi comunicano, anche senza dialoghi, il senso di solitudine che prova la creatura!

Proprio nei panni di questa creatura verremo messi in questo The Wanderer: Frankenstein’s Creature, svegliandoci all’interno di un mondo che non ci vuole e di cui non abbiamo memoria. Non ricordiamo il nostro passato, ignoriamo il valore del bene e del male ma riusciamo a provare gioia e dolore oltre che una miriade di emozione forti e talvolta discordanti. Dovremo esplorare paesaggi talvolta deserti altre volte affollati di persone, che non saranno proprio contente di vederci additandoci come mostro e cacciandoci anche con violenza; ci troveremo quindi in maniera empatica a sentire le sensazioni che prova la creatura capendo fin troppo presto che il vero mostro non siamo noi.

Durante questo nostro peregrinare avremo modo di ricostruire il nostro passato ma soprattutto di scegliere il nostro destino decidendo come reagire alle avversità, alle angherie subite ma soprattutto come rispondere a determinate domande che ci verranno fatte. Infatti inizialmente la nostra creatura e sprovvista di parola e non riesce a capire le domande che la gente gli pone ma ben presto, grazie all’aiuto di alcuni libri, riusciremo ad interpretare il tutto e rispondere di conseguenza. The Wanderer: Frankenstein’s Creature è sprovvisto di enigmi, trappole o qualsivoglia amenità in quanto la vera anima è proprio nella trama e nel restituire alla persona che sta affrontando l’avventura, le stesse sensazioni che virtualmente ha la creatura che comandiamo.

the wanderer: Frankenstein's Creature
Ben presto riusciremo ad apprendere il linguaggio ed anche a riconoscere le brave persone!

Un piccolo capolavoro!

The Wanderer: Frankenstein’s Creature è un piccolo capolavoro indie dallo stile personale e inconfondibile che, anche se ha piccoli difetti, vengono mascherati dalla bontà della storia e dal gameplay davvero riuscitissimo. Graficamente è davvero una gioia per gli occhi e sembra di entrare in un dipinto magico fatto ad acquerello con sfondi curati e dettagliati ma soprattutto ottime animazioni generali; tutto gira egregiamente sulla piccola di casa Nintendo e non sono presenti lag o strani impuntamenti.

Il gameplay è molto semplice ed immediato ma verrete comunque guidati su cosa dovrete fare; vi sembrerà che potrete liberamente esplorare ed effettuare alcune scelte ma lo sviluppatore vi farà seguire per filo e per segno il percorso da lui scelto per raccontarvi la storia. Proprio quest’ultima è il vero fulcro di The Wanderer: Frankenstein’s Creature che ha una trama semplice (finalmente in italiano) ma che riesce a far immedesimare dall’inizio alla fine il giocatore nel protagonista; proverete le sue emozioni tra cui rabbia e tristezza ma soprattutto capirete ben presto che la paura del diverso è solo una cosa sbagliata e che spesso, i veri mostri, siamo noi con i nostri comportamenti aggressivi e sbagliati.

the wanderer: Frankenstein's Creature
Graficamente un vero capolavoro ma anche musiche e gameplay non scherzano!!!

Capitolo a parte per la soundtrack che è un vero capolavoro dall’inizio alla fine con brani classici dove il violino è spesso il vero protagonista; brani ovviamente malinconici e che cercano di vestire le varie scene che si presentano dinanzi ai nostri occhi ma non mancano brani marcatamente aggressivi. Già dall’inizio viene suggerito di indossare le cuffie e giocare a The Wanderer: Frankenstein’s Creature solo ed esclusivamente così ed è una scelta che condivido al cento per cento per vivere appieno l’esperienza di gioco.

Una pecca che per me non è di poco conto è l’impossibilità di giocare in maniera docked; l’immagine viene deformata e i comandi vanno letteralmente in tilt, un vero peccato per chi vorrebbe goderselo su uno schermo più grande. Ma possiamo soprassedere anche a questo visto che The Wanderer: Frankenstein’s Creature è un gioco da avere ad ogni costo ed un’esperienza che farà breccia nei vostri cuori!

The Wanderer: Frankenstein's Creature
The Wanderer: Frankenstein’s Creature – Recensione
PRO
Grafica mozzafiato... un dipinto interattivo!
Empatia ai massimi livelli, una storia toccante
Soundtrack eccezionale
CONTRO
In una manciata di ore è finito
Impossibile da giocare in docked
9
I veri mostri siamo noi...