shantae and the seven sirens

Shantae and the Seven Sirens – Recensione

Forte del successo del Kickstarter, l’ultima volta che abbiamo visto Shantae la mezzo-genio, abbiamo avuto prova di tutte le capacità di Wayforward in quello che al momento è, al netto di tutti i DLC, il capitolo della serie più ricco e probabilmente la miglior produzione del team.

Con il lancio di Apple Arcade su dispositivi iOS, Wayforward propose una nuova avventura divisa in due parti per la ragazza dai capelli viola: Shantae and the Seven Sirens era ufficialmente il quinto episodio della serie nata su Game Boy Color nel 2002.

Lo scorso 4 giugno, Shantae and the Seven Sirens è approdato anche su console con una grafica ripulita e cristallina, migliorando quanto visto a settembre. Scopriamo insieme se questo quinto episodio è l’ennesima ottima produzione di Wayforward o se si tratta di un buco nell’acqua.

Shantae and the Seven Sirens colpisce in pieno volto fin dall’intro, ancora prima di avviare il gioco. La sigla di apertura questa volta è stata curata niente di meno che da Studio Trigger, famosi per anime come Kill la Kill, Tengen Toppa Gurren Lagann o il film uscito al cinema lo scorso gennaio Promare. Forte di questo grande nome dietro le animazioni iniziali, è bene lodare anche Studio Yotta e Top Peg per le cutscene animate presenti all’interno del gioco. Finalmente, dopo quasi vent’anni, sentiamo e vediamo Shantae anche al di fuori della mappa di gioco.

Leviamoci subito il primo difetto di questa quinta avventura, particolarmente importante per la nostra nazione: la traduzione italiana. Dopo la sua uscita su Apple Arcade, molti utenti fecero notare che l’adattamento italiano era fin troppo letterale, anche più del solito per i canoni della serie. Venne a galla l’inghippo: la traduzione era stata eseguita con Google Translate. Speravamo che Wayforward correggesse la magagna per l’uscita su console ma ahimè, così non è stato, ci ritroviamo quindi con modi di dire inglesi tradotti letteralmente o con dialoghi incomprensibili. Come ho detto in apertura di paragrafo non è un difetto che affossa la qualità dell’opera, anche perché affligge solo noi italiani, lasciando indenni gli altri. Per poter godere al meglio dell’ultima avventura di Shantae vi consiglio quindi di impostare il gioco in inglese.

shantae and the seven sirens italiano
Tranne la traduzione italiana!

All’inizio di Seven Sirens, ritroviamo Shantae e la sua cricca su una nuova isola: la mezzo-genio ha infatti vinto un soggiorno vacanza in cambio di una performance di danza, che si terrà la sera stessa del suo arrivo. Però, Shantae non è l’unica mezzo-genio ad essere stata invitata e il numero di ballo sarà una coreografia di gruppo con altre cinque ragazze dotate di poteri magici. La sera dello spettacolo, le luci si spengono e le altre mezzo-genio vengono rapite: starà alla nostra eroina addentrarsi nel sottosuolo dell’isola per salvarle e scoprire chi si nasconde dietro questa nuova minaccia.

Con dieci ore di trama ricche di humor e fan service come da tradizione della serie, Shantae and the Seven Sirens è uno dei capitoli più riusciti sotto l’aspetto narrativo. Vecchi e nuovi personaggi si alternano sfoggiando nuovi look e nuovi obiettivi, facendo brillare ancora una volta lo stupendo character design del brand. Anche la colonna sonora non è da meno, con brani che passano dal rock all’elettronica, oltre al classico tema della mezzo-genio rimasterizzato ancora una volta in maniera impeccabile. Buono anche il doppiaggio inglese, che riconferma tutte le voci classiche dei personaggi principali. Come da tradizione poi, non è necessario aver giocato i precedenti capitoli, ma conoscendo l’universo di Shantae, vi godrete al meglio tutti gli inside joke o i riferimenti alle avventure passate (e soprattutto Squid Baron!).

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Terminare il gioco sbloccherà come sempre la modalità più difficile.

Anche questo quinto capitolo è un metroidvania, ovvero un platform adventure in cui dovrete ottenere l’abilità giusta per scoprire nuovi posti e segreti. Ovviamente Wayforward ha riempito la mappa di collezionabili: i piccoli polpi che a gruppi di quattro garantiranno a Shantae un nuovo cuore nella barra della vita (in maniera analoga a quanto succede in Zelda) e delle pepite d’oro utili a comprare la vera e propria novità di questo capitolo: le carte dei mostri.

Ogni avversario affrontato dalla nostra mezzo-genio può infatti far cadere la propria carta, ognuna delle quali concede a Shantae un’abilità passiva. Potrete equipaggiarne un massimo di tre, modificandole in tempo reale dal menù di pausa. Una buona aggiunta che ben si adatta allo stile di ogni giocatore: scegliete con attenzione le vostre carte predilette e potrete potenziare ulteriormente i poteri magici della mezzo-genio.

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Manca ancora qualche carta per completare al 100% la collezione!

Per il resto nell’arsenale di Shantae troverete come al solito l’immancabile chioma, le magie acquistabili al negozio e ovviamente le trasformazioni in animale. Questa volta Wayforward ha deciso di dotare Shantae di cinque trasformazioni ma di non vincolarle alle danze come in passato. Saranno invece situazionali e permetteranno alla nostra mezzo-genio di trasformarsi in tempo reale. A differenza dei precedenti poi, questa volta gli animali disponibili sono tutti di dimensione contenuta e carini alla vista, ma in grado di liberare nuove aree alla nostra protagonista.
Le quattro danze invece rappresenteranno i poteri magici più forti di Shantae, saranno legate ancora una volta al tasto Y e alla croce direzionale. I balli di Shantae serviranno per l’esplorazione e per risolvere gli enigmi ambientali rivelando segreti e nuove vie.

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Una delle danze causerà una tempesta di fulmini in tutto lo schermo!

La forza di Shantae rimane però immutata, anzi, aver diviso fusioni e danze ha pulito ulteriormente il già cristallino gameplay della serie. Purtroppo Seven Sirens è nel complesso più semplice del capitolo precedente forse anche per la sua iniziale natura di titolo per dispositivi mobile. Gli scontri coi boss (esclusione fatta per uno che è stato purtroppo riciclato) sono in linea con il brand e riescono a mettere alla prova i nuovi poteri del mezzo-genio. La battaglia finale poi, è probabilmente tra le migliori mai affrontate nei cinque capitoli. Insomma, se non fosse per la difficoltà più contenuta avremo un nuovo campione nel mondo Wayforward.

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I boss sfruttano come sempre i nuovi poteri di Shantae

E ora? Cosa riserverà il futuro per la mezzo-genio? Si è parlato di un remake del primo capitolo e di una serie animata, entrambi progetti che potrebbero venire alla luce in occasione del ventennale della serie nel 2022. Nel frattempo, date una possibilità a Shantae, lasciatevi stregare dal suo mondo e scoprite un immaginario coloratissimo e assuefacente, di cui Seven Sirens entra a far parte a testa alta.

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Shantae and the Seven Sirens – Recensione
PRO
Animazioni curate nel dettaglio
Ost e Character Design sempre di alto livello
Gameplay cristallino
CONTRO
Traduzione italiana pessima
Più semplice del predecessore
8.8
Risky Boots non ha fatto niente di male