Ion Fury

Ion Fury – Recensione

Agli inizi degli anni ’90, se volevamo giocare con degli sparatutto la scelta migliore era un PC, ma con l’arrivo del Nintendo 64 e il suo control-stick a 360° gli FPS conobbero un’era d’oro! Titoli come GoldenEye 007, Turok, Hexen, Doom 64 e Duke Nukem 64 furono l’olimpo dei videogiochi in prima persona, e grazie proprio al vecchio Duke Nukem la software house 3D Realms conobbe la via del successo! Arrivò ad affiancare iD Software che insieme, dettarono i canoni per i futuri FPS.

Da allora le cose sono un po’ cambiate: iD è stata acquistata da Bethesda e insieme sfornano capolavori come i nuovi Doom, Rage e Wolfstein. 3D Realms invece sprofondò, eclissata dal proprio successo. Negli ultimi anni però qualcosa si è mosso e la software house statunitense è ritornata a sviluppare sparatutto in prima persona, rivolti soprattutto ai puristi del genere e ai nostalgici dell’era d’oro. Stiamo parlando proprio di Ion Fury, lo sparatutto “ignorante”!

Ion Fury shotgun
Scorazzare in giro con un bel fucile a pompa / lanciagranate, è una gioia!

Inizialmente il progetto era chiamato Ion Maiden, ma per evitare problemi legali con una famosa band heavy metal (gli Iron Maiden) il team scelse la parola “Fury”. Cosi dichiarò Mike Nielsen, CEO di 3D Realms:

Sono stati presi in considerazione molti aspetti, ma soprattutto sarebbe stato un disservizio per i nostri fedeli fans e per i nostri fantastici sviluppatori, trascinare una lunga causa legale. Lo straordinario gameplay, l’interattività e il puro divertimento sono ciò che rende Ion Fury un grande gioco. Non il titolo.

Uscito per PC nel 2019, ora questo splendido FPS esce anche su console PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch (versione sulla quale si basa la nostra recensione).

Ion Fury videogames
Una bella saletta arcade… peccato che non ci si possa giocare!

In Ion Fury, il giocatore dovrà assumere il ruolo di Shelly “Bombshell” Harrison, un’esperta di smaltimento di ordigni esplosivi e preziosa risorsa delle Forze di difesa globale. Il cattivo di turno è il dottor Jadus Heskel, leader di una setta transumanista che mira alla trasformazione degli esseri umani, applicando tecnologie sofisticate per migliorare l’intelletto e fisiologia. Per raggiungere i suoi meschini scopi, crea un’esercito di soldati potenziati ciberneticamente, schiavizzando i cittadini di una futuristica NEO Washington D.C. scatenandoli contro a chi si oppone. E proprio qui, interviene la nostra mordace eroina, pronta a fermare la cyber-armata a suon di proiettili e battute volgari. Per i nostalgici è come sentire quasi Duke Nukem al femminile: geniale!

Ion Fury Shelly
La nostra eroina Shelly “Bombshell” Harrison… che sia figlia del Duca?

Il gameplay di Ion Fury si basa soprattutto sulla velocità d’azione, dovremmo sparare ai nemici e al tempo stesso schivare i loro proiettili con veloci scatti. Se ve lo state chiedendo la risposta è sì, Ion Fury supporta la mira con il motion control!

Il gioco si divide in sette capitoli più le missioni bonus: ogni capitolo è diviso in diverse zone dove affronteremo numerosi nemici in agguato, pronti a sorprenderci se abbassiamo la guardia. Anche se a volte, l’intelligenza degli avversari non è proprio brillante. Non mancheranno da raccogliere armi, munizioni, chiavi e medi-kit, quest’ultimi distribuiti in quantità limitate per aumentare la sfida con il giocatore. Ovviamente non è uno sparatutto classico se mancano i segreti da scovare e gli Easter Egg, pensate che ce ne sono così tanti che non basterebbe un video da mezz’ora per mostrarveli tutti. Abbiamo Easter Egg che fanno riferimento a film, videogiochi, serie TV, cartoni animati e libri. Addirittura se vengono usati dei codici su PC per oltrepassare i muri, ci sono frasi degli sviluppatori che prendono in giro il giocatore, accusandolo di barare. Atomico!

Ion Fury Easter Egg
Ci sono centinaia di Easter Egg… riuscirete a trovarli tutti?

L’arsenale della nostra eroina è abbastanza vario, avremo infatti a disposizione revolver, fucile a pompa, granate, mitragliatrici, balestra e molto altro ancora. Ognuna di queste avrà anche un’attacco secondario: premendo il tasto apposito ad esempio, il revolver aggancerà il bersaglio, sparando automaticamente due colpi mortali; il fucile a pompa diventerà un comodo lanciagranate; le granate esploderanno a tempo e non ad impatto; le mitragliatrici con proiettili infiammabili saranno equipaggiabili a due mani. Tutto questo aiuta il giocatore a trovare il proprio stile d’attacco per contrastare l’esercito di cyborg.

Anche le mappe aiutano il giocatore a trovare stili di approccio differenti, con aree di gioco molto vaste e ben caratterizzate fra loro. Abbiamo la possibilità di trovare dei ripari durante gli scontri oppure raccogliere preziose risorse (munizioni, armatura, medi-kit) sparse in giro, infine esplorare ovunque alla ricerca di elementi interattivi o segreti. Con la semplice pressione del tasto “mappa”, comparirà in trasparenza i bordi dell’area di gioco e premendolo una seconda volta, vedremo l’intera zona dall’alto. Qui non potremo scorrerla come si deve perché il gioco non andrà in pausa e saremo un facile bersaglio per i nemici. E per chi vuole trovare tutti i segreti? Non preoccupatevi… a fine di ogni zona il gioco ci dirà quanti segreti abbiamo lasciato indietro, prima di incappare all’autosave di zona.

Ion Fury uzi
Two is meglio che one…

Ecco, piccolo tasto dolente sono gli autosave: purtroppo compariranno di rado, in determinati luoghi o azioni! Quindi se siamo riusciti a sopravvivere dopo vari scontri ostici e siamo partiti alla ricerca di qualche segreto, se incontreremo la morte dovremmo rifare tutto da capo. Personalmente vi consiglio di salvare sempre dopo uno scontro difficile in modo da caricare la partita se veniamo massacrati.

Ci sono quattro livelli di difficoltà: First Blood (facile), Wanton Carnage (normale), Ultra Viscera (difficile), Maximum Fury (inferno). Io ho giocato con la difficoltà normale e già qui i nemici fanno male, questo implica la costante ricerca di preziosi oggetti curativi nascosti in giro per la mappa. Si può trovare qualcosa anche distruggendo distributori di bibite, bidoni dell’immondizia o qualche oggetto viene “droppato” dal nemico ucciso. In certe situazioni se abbiamo già arraffato tutto e da uno scontro rimaniamo con il 20% di vita, sarà complicato superare un’area con diversi avversari. In alcune situazioni ho trovato un po’ frustante ripetere la stessa zona più e più volte. Il mio consiglio e di lasciare in giro qualche medi-kit in caso di bisogno.

La longevità di Ion Fury è molto buona se consideriamo i livelli di difficoltà e la valanga di secreti da scoprire. Mediamente siamo oltre le 10 ore di gioco (se vogliamo completarlo al 100%). E in tutto questo tempo accompagneremo Shelly a scoprire quartieri futuristici di una Washington sotto coprifuoco tra strade fatiscenti, locali malfamati, tunnel della metropolitana e molto altro ancora.

Ion Fury Tetris

Il motore grafico di Ion Fury è lo stesso usato in Duke Nukem 3D, con una Build che supporta i moderni sistemi operativi implementando al contempo, una gamma più ampia di funzionalità. Basti pensare che, dopo svariati anni, è ancora il motore grafico più usato da mapper e modder. Il comparto sonoro è in pieno stile del gioco, con motivetti elettronici che prima o poi entrano nella testa del giocatore assicurando una completa assuefazione. Il doppiaggio è altrettanto piacevole, sentire la nostra eroina che impreca o esclama parolacce a ogni uccisione è divertente e sfacciatamente soddisfacente. Pensate che il doppiatore del cattivo dottor Jadus Heskel è nientemeno che Jon St. John, meglio conosciuto come la voce di Duke Nukem.

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In conclusione Ion Fury è un valido FPS che di certo non equivale ai moderni sparatutto, scelta volutamente fatta dagli sviluppatori (Voidpoint) per riproporre una struttura di gioco ormai obsoleta, ma mirata soprattutto ai nostalgici del genere. Se siete dei fan per gli FPS “vecchio stile” allora questo gioco fa decisamente al caso vostro: vi riporterà alla mente vecchi ricordi del passato, legati ai momenti più belli passati con il proprio Nintendo 64.

Ion Fury
Ion Fury – Recensione
PRO
Level design accurato
Ottima longevità
Un sacco di segreti e riferimenti
Protagonista persuasiva
CONTRO
In certi situazioni diventa frustante
Intelligenza nemica un po' scarsa
Grafica non eccelsa
Autosalvataggi non frequenti
8
Lo sparatutto ignorante