Pong Quest

PONG Quest – Recensione

Cari lettori, per caso avete presente il personaggio di Yellow Kid? No? Allora magari ricordate Bilbolbul. Neanche questo? Okay, ci sta che non li conosciate… eppure sono due personaggi chiave per la storia del mondo del fumetto e dell’industria fumettistica (il primo americano, il secondo italiano). Allo stesso modo il videogioco di AtariPONG” è stato uno dei cardini del mondo dei videogiochi. Si trattava di una sorta di ping-pong stilizzato nella quale due racchette bianche si lanciavano addosso una palla bianca. Ha conquistato il cuore di molte persone e, nonostante fosse un gioco semplice, riusciva a divertire tutti quanti. PONG Quest è l’ultima, grande trasposizione del progetto in chiave moderna grazie ad Atari stessa… ma cosa sarà cambiato in questi 48 anni? E soprattutto, il prodotto finale sarà davvero valido oppure no? Cerchiamo di scoprirlo assieme.

PONG Quest
Guarda, in realtà non avrei ancora iniziato la recensione quindi non ti sei persa niente.

PONG Quest è l’ultimo capitolo della saga PONG e narra le vicende di Re Pong e di un suo “eletto (il giocatore). Secondo la storia di questo videogioco alcune racchette sono diventate ostili nei confronti del Re ed il giocatore dovrà esplorare delle aree per capire cosa sta succedendo. Qui incontrerà racchette di ogni tipo, sconfiggerà terribili Boss e porterà la pace… o quasi.

Modalità Missione

La modalità in questione è l’unica affrontabile da soli e permette al giocatore di impersonare una Racchetta personalizzabile, la quale dovrà svolgere gli incarichi del Re. Questi sono semplici: completare le 5 aree di gioco disponibili. In questa fase il gameplay classico di PONG viene unito ad altri due generi: Avventura e “Roguelike”.

Ogni area visitabile da parte del giocatore – che chiameremo Dungeon – è divisa in 4-5 piani e per passare da un piano all’altro bisogna raggiungere una specifica stanza della mappa di gioco. Il giocatore può muoversi liberamente usando l’analogico sinistro e la mappa del Dungeon cambia ogni volta che ci si entra (da qui il “genere Roguelike“). Ovviamente non sarà facile raggiungere l’obiettivo in quanto minigiochi, sfide e racchette avversarie obbligheranno il giocatore a fermarsi. Vorrei ora concentrarmi sugli scontri fra Racchette in quanto danno vita al vero nucleo del gioco: il combattimento.

PONG Quest
“Ah” – G.Bislacco, mentre legge la frase di Re Pong

Combattimento

Il sistema di combattimento di PONG Quest è in realtà il gameplay di PONG con alcune modifiche interessanti. Qui  il giocatore può solo muoversi in verticale e deve colpire la palla quadrata che appare nello schermo toccandola. Questo permetterà alla palla di passare nel campo avversario, e la racchetta nemica risponderà. Fin qui non ci sono grosse novità al gameplay originale (tranne il fatto che le racchette non hanno la stessa velocità del PONG originale)… ma ci sono due aspetti da prendere in considerazione: la Vita ed i tipi di Palle.

Ogni giocatore inizia la partita con un numero X di Punti Salute ed il valore diminuisce sia se si rispedisce la palla al mittente, sia se non lo si fa. Nel primo caso si perde 1 PS mentre nel secondo se ne perdono generalmente 5 (nota: i valori possono cambiare in base al caso). Questo significa che i due partecipanti in un modo o nell’altro perderanno sempre Punti Salute fino a raggiungere il minimo possibile. Questo viene chiamato “Critico” e segna la possibilità di perdere lo scontro. Mancare la Palla mentre si è nello status Critico porta inevitabilmente alla sconfitta. In altre parole, i due giocatori devono costantemente lanciarsi la palla al fine di abbassare il prima possibile i PS avversari, ed una volta che questo ha pochissimi PS basterà assicurarsi che non riesca a rispondere al colpo per vincere. Esiste però un elemento capace di modificare lo scontro: le Palle.

Palle, palle ovunque

La novità cruciale del gameplay di PONG Quest non è tanto la meccanica dei PS, bensì la presenza di molteplici Palle. Nella modalità Missione queste varianti si trovano nel Dungeon oppure eliminando i nemici, ma all’interno di un combattimento possono apparire sullo schermo e vanno colpite per essere “catturate”. Il gioco offre un totale di ben 58 varianti ed una volta che si possiede una di queste basterà attivarle usando la combinazione di pulsanti L/R + A. Le varie Palle disponibili possono condizionare il gioco in modi molto diversi ed alcune sono più forti ed utili di altre (da notare che alcune di queste si ottengono sconfiggendo i Boss, mentre altre sono semplicemente “simpatiche”). Determinate palle possono mettere delle difese nel proprio campo, altre aumentano la velocità, altre ancora sono richiami ad altri classici Arcade di Atari come ad esempio Centipede. In altre parole, l’enorme quantità di varietà delle Palle disponibili rende il gioco particolarmente divertente ed accattivante.

PONG Quest
Sconfiggere altre Racchette nella modalità Missione permette di aumentare il proprio Livello. In tal modo si possono sbloccare potenziamenti di vario tipo, ed alcuni di questi sono molto più forti di quel che sembra.

Modalità secondarie

Che vi piaccia o meno, la Modalità Missione è la modalità di gioco principale e l’unica affrontabile da soli. Se, però, avete un amico potete giocare con lui nelle altre tre modalità di gioco competitive. Due sono legate alla sezione Offline (una col gameplay di PONG Quest, un’altra col gameplay classico), mentre l’ultima è Online e potete affrontarla anche sfidando giocatori casuali. Qui è possibile impostare regole di ogni tipo, al fine di venire incontro alle esigenze dei giocatori.

Quali sono, però, i difetti di questo videogioco? Vorrei partire da alcuni elementi riguardanti i Dungeon ed il sistema dei Livelli. Nonostante sia possibile tramite le Opzioni modificare la difficoltà base i Dungeon possono risultare più o meno difficili a seconda di quanto velocemente si trovano determinati potenziamenti. Se, per esempio, riuscite ad ottenere velocemente i potenziamenti che permettono di sapere fin da subito tutta la mappa del dungeon allora le fasi finali del gioco saranno una passeggiata. Se invece non riuscite ad ottenere questo potenziamento allora è possibile che vi ritroviate a cercare di aumentare il vostro Livello, e dopo un po’ diventa stancante. In altre parole la longevità di PONG Quest è direttamente proporzionale alle abilità scelte quando si aumenta il proprio Livello. Altra cosa da tenere sott’occhio è quantità bassa di contenuti della modalità Missione. Nonostante il gameplay base risulti efficace e divertente non aspettatevi una varietà particolarmente incisiva circa le Sfide possibili o le cose da fare nei Dungeon. Avrei preferito vedere qualcosa di più come elementi estetici capaci di influenzare l’esplorazione. Come ultima cosa sono presenti dei bug più o meno considerevoli, ma svaniranno tramite update successivi.

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Mi è difficile inquadrare perfettamente PONG Quest in quanto la valutazione finale è direttamente proporzionale a ciò che vuole il giocatore. Atari ha dato vita ad un videogioco dalla qualità base ottima grazie ad un gameplay che risulta sia fedele all’originale, sia moderno grazie agli elementi aggiuntivi proposti. La presenza delle varianti delle Palle permette di rendere le partite variegate e la Modalità Missione, nonostante abbia una trama mediocre, riesce ad intrattenere tutti quanti. La presenza di tantissimi elementi personalizzabili obbligherà poi tante persone a continuare il gioco una volta raggiunti i titoli di coda con l’obiettivo di completarlo al 100%. Va detto che alla fine PONG Quest è un videogioco piuttosto semplice e forse il prezzo di lancio (€14,99) può non convincere tutti… ma per quanto mi riguarda il risultato finale è decisamente ottimo. PONG Quest fa esattamente il suo lavoro – proporre in chiave moderna ed aggiornata un classico senza strafare – e per tale ragione mi sento di consigliarlo.

Pong Quest
PONG Quest – Recensione
PRO
PONG Quest modifica leggermente il gameplay originale, variegandolo
Tantissimi tipi di Palle utilizzabili, che rendono le partite interessanti
La Racchetta può essere personalizzata con tantissimi elementi, che vanno sbloccati
CONTRO
I Dungeon possono risultare poco divertenti
La difficoltà e la longevità sono direttamente proporzionali ai potenziamenti scelti dal giocatore
8.5
"Ritorno dei Classici"