Zombie Army Trilogy

Zombie Army Trilogy – Recensione

Solamente in questo ultimo grande periodo abbiamo visto il parco titoli di Nintendo Switch crescere enormemente, proponendo difatti opere del calibro di Good Job!, presentato e subito dopo rilasciato nel recente Mini Direct Nintendo 2020, oppure l’attesissimo e meraviglioso ritorno di Panzer Dragoon. Il Remake proveniente dalla storica console SEGA Saturn fatto da Megapixel Studio S.A. è un gioco alquanto particolare, lievemente difficile e che premia una buona scrittura a monte. Un mio consiglio spassionato è di attendere qualche piccolo sconto del gioco per acquistarlo, poiché lasciando da parte il fattore nostalgia sempre presente in quei rifacimenti di un tempo, merita specialmente per la progressiva evoluzione della storia e del gameplay su binari. Dopo questa breve digressione sul panorama di oggi di Switch, passiamo a parlare finalmente dell’attuale gioco in esame in questa recensione, ovvero un titolo convertito e ottimizzato dalla stessa casa di sviluppo che l’ha creato, Rebellion Interact. Zombie Army Trilogy è uno sparatutto in terza persona con un’ambientazione atipica e con intense fasi horror uscito nel lontano 2015 su diverse piattaforme dell’epoca, raccogliendo in un unico pacchetto delle versioni alternative del gioco principale di Rebellion, Sniper Elite. In altre occasioni, abbiamo trattato Sniper Elite 3 Ultimate Edition su Switch, un buon titolo che evidenzia una conversione ottima con una discreta solidità del gameplay.

Zombie Army affronta delle tematiche ampiamente utilizzate nella precedente generazione di console, ovvero la massiccia introduzione degli Zombie come unici nemici da sconfiggere. Una soluzione di gioco molto lineare che può per ovvie ragioni non piacere a tutti e che delimita fortemente il gameplay incentrato infatti su uno stile frenetico e gestito ad ondate. Nell’immaginario collettivo, uno Zombie non è altro che un non-morto sfuggito dalle grinfie degli inferi con carni smembrate, con una scarsa attitudine a muoversi o correre correttamente e un’intelligenza non certamente “spiccata”. La sua pesante mobilità lo rende un nemico lento e facile da uccidere, per questo viene spesso inserito assieme ad un numero elevato (orde a scaglioni) di compagni attorno. Sniper Elite è uno sparatutto in terza persona che aggiunge diversi ed importanti elementi nelle meccaniche di gameplay, così da renderlo maggiormente più giocabile e goliardico, soprattutto per chi non è bravo negli FPS. Proprio per questo preciso motivo, il titolo è decisamente versatile e può ospitare senza troppe ripercussioni alternative come Zombie Army. Il gioco di Rebellion entra a far parte di Switch dal 31 marzo 2020, disponibile sia in versione digitale che in copia fisica. Zombie Army su Switch, rispetto alla controparte console dove è già presente da diverso tempo, non è stato aggiunto nulla di significativo, bensì è possibile utilizzare come in Sniper Elite 3 i controlli giroscopici personalizzati.

Zombie Army Trilogy
L’ambientazione cupa e mesta è davvero suggestiva e bella da vedere, una valida alternativa ai colori saturi di Sniper Elite.

Il ritorno delle truppe non-morte di Hitler

La campagna di Zombie Army Trilogy è composta sostanzialmente da tre macro episodi, che storicamente sono stati rilasciati nei vari anni su vecchia generazione di console come espansioni stand-alone (solo successivamente raccolti in un unico pacchetto chiamato appunto Zombie Army Trilogy) di Sniper Elite, la serie principale sparatutto con protagonista il famoso cecchino americano di Rebellion. Il primo episodio della campagna in singolo prende il nome di “L’orrore di Berlino” e colloca una buona parte della sua ambientazione in Germania al termine della seconda guerra mondiale nel 1945, mentre il secondo si chiama “Di ritorno a Berlino” e l’ultimo invece, ossia il terzo, “Oltre Berlino”. Ogni episodio è composto da cinque capitoli piuttosto duraturi e con una buona varietà di location da visitare, oltre ad un level design molto soddisfacente composto da diverse alture dove potersi insediare e creare l’avamposto di fortuna dal quale sparare con il fucile. L’intero filone narrativo di Sniper Elite “versione Zombie si ambienta in un mondo apparentemente alternativo della succitata WWII, dove la germania nazista prima di deporre le armi e ritenersi finalmente sconfitta con la morte di Hitler si spinge con un’ultima arma segreta per fronteggiare l’armata avversaria, composta in questi episodi dall’esercito degli Stati Uniti con il supporto della Russia (questo è quanto traspare dai personaggi presenti nei giochi).

Non aspettatevi dunque una storia ben approfondita e con dialoghi tra personaggi, cosa che invece è presente abbondantemente nel capostipite della serie Sniper Elite. Zombie Army evita di dilungarsi con una narrativa complessa e studiata appositamente, preferendo puntare su alcuni personaggi iconici della serie e che abbiamo avuto modo di conoscere negli episodi precedenti. L’intero approccio narrativo è avvicendato grazie al carismatico cecchino americano Karl Fairburne, che viene richiamato nelle terre tedesche per una nuova ed ultima missione “speciale”: fermare le strane armate naziste provenienti dagli inferi. Questi particolari esseri informi chiamati Zombie sono stati “resuscitati” con uno strano libro demoniaco in possesso dei generali di Hitler. In quanto protagonisti del gioco, dovremo quindi scoprire come fermare l’esercito con alcuni oggetti nascosti nelle location e abbattere i Boss-Generali con ogni mezzo a nostra disposizione. Il titolo non cerca quindi di perdersi in chiacchiere passando subito all’azione, anche se per un fatto di immersione e divertimento non sarebbe guastato un intreccio storico maggiore. Ogni macro-episodio è accompagnato all’inizio da un breve prologo animato di qualche minuto, molto simpatici e gradevoli da guardare.

Sempre per quanto concerne la campagna del titolo con gli zombie protagonisti marchiato Rebellion, Zombie Army Trilogy può essere giocato interamente in singolo, oppure in una delle due modalità di gioco in cooperativa multiplayer. La prima modalità disponibile e proposta dal titolo riguarda una connessione in locale con un altro giocatore che deve comunque possedere a sua volta il gioco ed un Nintendo Switch, quindi non è possibile condividere lo schermo in split-screen. L’altra possibilità riguarda l’online con amici o creando una stanza apposita per la ricerca di nuovi alleati (non più di quattro massimo). Entrambe sono delle soluzioni perfette per l’opera horror sparatutto, poiché il gioco diventa più divertente e coinvolgente con dei compagni affianco in multigiocatore.

Zombie Army Trilogy
Come abbiamo detto, in questo gioco è presente una delle caratteristiche più importanti della serie principali di Sniper Elite, ovvero la kill cam con i raggi x del colpo.

Il diavolo ha occupato Berlino

Il gameplay di Sniper Elite è un fulgido esempio di come il genere sparatutto in terza persona possa ancora adesso funzionare in single player e reinventarsi senza perdere troppo. La deriva del genere FPS ha assunto connotati che noi tutti appassionati del medium videoludico conosciamo ormai a menadito, come l’introduzione della Battle Royal un po’ ovunque come soluzione di “riciclo” per proporre qualcosa di alternativo. Tuttavia trovo più pratico un titolo come Zombie Army che dispone di diverse carte importanti da esibire, piuttosto che un semplice gioco con poca inventiva e scarse variazioni. Un punto a favore del gioco horror nazi-zombie è un gameplay molto asincrono con una buona gestione del proprio inventario e un ambiente sparatutto simulativo decisamente convincente. Non per niente viene conosciuto come un gioco dalla balistica e gestione del colpo di un proiettile molto fedele alla realtà, e come nel suo predecessore, ci sono le uccisioni in “kill cam”, con una visione a raggi X del nemico colpito dal cecchino.

In questo titolo, è molto importante capire come osservare dall’alto la location e scegliere l’arma giusta per il cecchino. I fucili a disposizione sono diversi, dal famoso Springfield o il prestante Karabiner. Una varietà di armi pressoché infinita ed impressionante, sempre fedeli al contesto storico in cui il gioco si trova, ossia la seconda guerra mondiale. Non è nemmeno scontato saper come piazzare le mine durante le tante “orde” presenti nella campagna o in un altra modalità similare. Nelle mappe troveremo anche diverse zone dove potersi coprire e colpire il nemico, perfino nelle piazze circolari dove dovremo difendere l’appostamento.

Dopo la modalità campagna (divisa per capitoli) troviamo la modalità Orda, quest’ultima è abbastanza semplice quanto divertente da giocare; una buona soluzione decisamente spensierata per trascorrere del tempo ad uccidere una altissima quantità (un numero incalcolabile, certe volte) di nemici zombie. Un’alternativa di gioco che comunque amplia seppur di poco un ottimo titolo sparatutto incentrato sul gameplay. Il gioco ha una difficoltà esponenziale, anche se è possibile cambiare l’impostazione ad inizio partita, da un semplice “cadetto” a “cecchino”. Ho trovato il gioco, seppur io in primis non sia un grande esperto di sparatutto, molto accessibile e soprattutto diversificato nelle soluzioni per affrontare le ondate. L’IA dei nemici non è per ovvie ragioni così complessa da non comprenderne i movimenti, eppure è possibile incappare in alcuni boss ostici e difficili da buttare giù. Nel titolo sono disponibili i comandi giroscopici per aiutare tutte quelle fasi da cecchino che richiedono una buona calibrazione con lo stick analogico. Purtroppo quest’ultimo, avendo una corsa molto breve, rende lo spostamento del mirino un po’ pesante e scattoso.

Zombie Army Trilogy
La balistica è uno degli elementi portanti del gioco e che lo rendono davvero divertente e diverso dagli altri FPS.

Combatti per la vita e salva il mondo dall’oblio: un piacevole ritorno su Switch!

Zombie Army Trilogy è un gioco mesto, dalle tonalità scure e che riprende vecchie ambientazioni decadute già viste nella serie principale Sniper Elite. Seppur le location siano particolarmente suggestive da osservare, avremo durante alcune missioni da svolgere più “tranquille” (come la ricerca di alcuni avamposti o luoghi già liberati) l’occasione di soffermarci a guardare attentamente le mura diroccate di una casa o la cura degli interni con oggetti tipici dell’epoca storica confinante con la seconda guerra mondiale. Un livello stilistico molto alto e impressionante, specialmente se comparato ad altre produzioni simili uscite su Nintendo Switch. Si tratta di una conversione più che ottima e che sfrutta fino all’ultima goccia la potenza della console per creare un ambiente tecnico più che godibile e confortevole visivamente. In modalità portatile il gioco è decisamente accessibile e altrettanto bello da vedere, oltre a non far scaldare eccessivamente la console. Zombie Army si presenta complessivamente bene e con delle texture curate.

La trilogia gira comunque a 30 fps, un frame-rate seppur costante troppo basso per i puristi del genere sparatutto in terza persona. La fluidità non viene inficiata notevolmente sulla resa generale dei colpi in sessioni con ondate elevate, eppure si nota una leggera difficoltà nel mirare e puntare velocemente. Proprio per tal motivo, avremo qualche piccolo intoppo nel colpire più nemici dislocati in posti diversi, visto che dovremo quindi uscire dalla modalità con visuale ristretta con il mirino e puntare nuovamente. Si perde all’incirca qualche secondo di tempo, che nell’economia della partita può far pendere l’ago della sconfitta nei nostri confronti. Si è voluto comunque puntare ad una resa grafica buona (non eccelsa però) e con un maggior senso di coinvolgenza, a netto di un frame-rate più stabile ma basso. Attenzione, per Switch non è un grave problema, solo che ad alcuni può far storcere il naso visto la versione a 60 fps della controparte console come PS4.

Zombie Army Trilogy
Graficamente è davvero sorprendente, un plauso a Rebellion per la conversione e per la gestione delle texture in alta qualità su Switch. Un buon compromesso!

In conclusione, Zombie Army Trilogy è una buona raccolta di una versione alternativa del famoso sparatutto in terza persona Sniper Elite dalla durata complessiva di una quindicina di ore, con trovate interessanti ed un gameplay davvero divertente. Ci sono molti aspetti che lo rendono un valido gioco FPS, in altri purtroppo si cade in una narrativa quasi assente, delle modalità diverse dalla campagna/orda inesistenti ed una tecnica non proprio brillante, ma comunque solida. Il comparto audio/musicale è convincente con una buona varietà di sonorità da gioco horror. Zombie Army Trilogy è disponibile su Nintendo Switch al prezzo di 34,99 euro. Il rapporto qualità/prezzo non è molto conviviale e può far desistere facilmente dall’acquisto, anche perché di recente è stato rilasciato il successore Zombie Army 4: Dead War disponibile sulle altre piattaforme. Eppure con qualche sconto, il gioco non è decisamente male, e poi ci sono anche le famose kill cam con una visione più introspettiva del colpo con il cecchino.

Zombie Army Trilogy - Nintendo Switch
Zombie Army Trilogy - Nintendo Switch
Una Legione di Super soldati non morti minaccia di sopraffare l'intera Europa!; Giocabile in single player o in modalità cooperativa per un massimo di quattro giocatori
49,99 EUR
Zombie Army Trilogy Ps4- Playstation 4
Zombie Army Trilogy Ps4- Playstation 4
1x game disc; Playstation 4 - Action Game
36,42 EUR

Ultimo aggiornamento: 2024-04-24 at 22:00

Zombie Army Trilogy
Zombie Army Trilogy – Recensione
PRO
Alternativa di Sniper Elite più che ottima;
Ambientazioni horror con i zombie fantastica e piena di dettagli;
Graficamente e stilisticamente alto...;
Il Gameplay è interessante e divertente, specialmente se giocato con altri compagni in modalità locale o online.
CONTRO
Frame-rate fisso ai 30 fps (valutazione a metà tra i pro e contro);
Oltre alla campagna e alla modalità orda non c'è altro;
... anche se ci sono alcuni compromessi;
Lo stick analogico di Switch non è il massimo per un FPS, consiglio il Pro Controller.
8
All'attacco dei nazi-zombie!