Iron Danger

Iron Danger – Recensione

Ne abbiamo parlato tantissime volte, quasi allo sfinimento, eppure l’attuale panorama videoludico indipendente sta dimostrando senza troppe pretese di poter offrire un nuovo modo di giocare con dei titoli interessanti alla base e con parecchi elementi decisamente più “rivoluzionari”. Badate bene che la maggior parte delle volte i lavori di molti sviluppatori ancora alle prime armi risultano essere troppo acerbi e con meccaniche poco approfondite, in questo si aggiunge una scarsa affinità nell’esporre il proprio titolo ad un pubblico consapevole. E’ successo diverse volte di vedere un gioco in Early Access con delle ottime premesse non venir supportato nei mesi successivi all’uscita, forse per mancanza di idee o per motivi a noi sconosciuti. Un problema che purtroppo crea delle false aspettative nei giocatori che, ancora più guardinghi, non si lasciano facilmente ingannare una seconda volta. Cosa accade se un gioco in accesso anticipato è veramente meritevole di essere provato? Non ci sono garanzie, né occasioni per far comprendere al grande pubblico quale sia realmente il gioco che merita e quello che invece rischierebbe di perdersi nel mare più profondo.

Esistono comunque delle più che rare eccezioni e noi di GameScore.it ne conosciamo diverse, poiché durante le ronde notturne tra i vari store console e PC alla ricerca di qualcosa di nuovo e inaspettato siamo riusciti a scorgere delle vere perle nascoste. Una tra queste è l’italianissimo The Suicide of Rachel Foster, che si pone in uno scenario elitario e difficile come quello dei titoli horror con una forte componente artistica e gestionale. Abbiamo dedicato una recensione in anteprima dell’opera realizzata dal team italiano one-o-one games, che trovate qui in allegato. Non per nulla ho fatto questa premessa, perché questo gioco italiano ha qualcosa in comune con la recensione di oggi, ossia il publisher. Daedalic Entertainment è un produttore di origine tedesche che ha sempre supportato idee stravaganti e originali provenienti da team ancora emergenti. Solitamente si palesa con giochi per piattaforme come Steam (PC), ma si narra che alle volte spunti anche su Nintendo Switch, come accaduto con la serie di Deponia. Il publisher assieme agli sviluppatori Action Squad Studios ha annunciato alcuni mesi fa un gioco RPG tattico con elementi narrativi Epici Fantasy e con alcune tinte noir più cupe, che prende il nome di Iron Danger. Un titolo che non è completamente nuovo in queste pagine, visto che l’abbiamo trattato con un’anteprima ed un primo sguardo sulle meccaniche di gioco. Controlla il tempo con Iron Danger, RPG tattico Fantasy ispirato ai romanzi di J.R.R. Tolkien.

Torniamo nuovamente a menzionare il gioco Fantasy ma con una veste finalmente completa, in quanto è attualmente disponibile su Steam. Una nuova IP decisamente peculiare e che invito a scoprire a tutti gli amanti del genere dei giochi di ruolo tattici. In più, potete leggere la nostra anteprima per avere una maggior contezza dell’evoluzione proposta dal gioco in questi mesi.

Il gioco, come un classico RPG Tattico, propone di poter fermare il tempo e poter fare gestire con calma più azioni contemporanee.

Nelle mani di Kipuna

Iron Danger è l’unione tra la magia e l’era steam-punk con macchinari a vapore, dove estrapola a piene mani la narrativa dei romanzi d’autore di J.R.R. Tolkien, un po’ come il “Signore degli Anelli” o lo “Hobbit“. Dal punto di vista storico/letterario, il gioco non si espone particolarmente e promuove solamente un piccolo cenno abbozzato di quello che riguarda Tolkien, ossia la conoscenza delle razze e l’ambientazione tipicamente fantasy. Una trama che, per ovvie ragioni, non riesce sin da subito a nascondere delle imperfezioni dovute da una scrittura troppo lineare ed asciutta. Solitamente, un titolo RPG basa le proprie fortune su una storia molto coinvolgente già dall’inizio, anche con diversi fronzoli narrativi, e una buona caratterizzazione del personaggio. La profondità dei testi e l’interazione continua con il mondo di gioco è fondamentale per una buona riuscita. Nonostante la linearità di alcuni testi e l’alternanza di personaggi poco carismatici, Iron Danger è molto più che originale. Ciò che invece non soddisfa è la mancanza di una continuità nel mantenere alto il livello narrativo (troppo altalenante) ed il non aver sviluppato a sufficienza l’incipit già di per sé curioso. Per sopperire a questa difficoltà di trama dopo le prime due ore di gioco, fortunatamente entra in nostro aiuto il gameplay bizzarro e che introduce delle meccaniche poco usate in un titolo tattico. Ma di quest’ultimo aspetto ne parleremo solo successivamente.

L’ambientazione del fantasy RPG si concentra nelle zone confinanti della famosa città stato Kalevala, luogo patria di molti esseri umani e centro commerciale del mondo. La protagonista dell’avventura è Kipuna, una dolce ragazza guerriero proveniente da un villaggio non propriamente precisato che viene attaccato durante la notte dall’esercito nordico. Una strega, conosciuta anche con l’appellativo improprio di Regina, decide di attaccare il luogo di nascita della donna, alla ricerca di un potere nascosto e in preda alla vendetta. In pochi attimi, Kipuna si ritrova in mezzo al villaggio in quello che sembra essere un vero e proprio assedio nemico, con case in fiamme e uomini in fuga. Delle divinità offrono questo ambito potere alla ragazza, che immediatamente lo usa: grazie a questo straordinario artefatto, è in grado di mescolare le linee dello spazio e di viaggiare nel tempo tornando indietro di qualche secondo. Riuscendo a fuggire nella foresta, la protagonista viene a conoscenza di altre persone umane con poteri simili al suo. A causa di questo attacco dei soldati del nord, la sua terra è stata distrutta. Adesso quello che la attende è formare un gruppo di valorosi alleati ed impedire alla strega di raggiungere la capitale Kalevala prima che possa distruggerla impadronendosi del mondo intero.

La storia dopo l’incipit viene articolata veramente poco. Viene sviluppata maggiormente l’interazione con alcuni personaggi, valorizzando piuttosto alcuni lati negativi e poco interessanti per i giocatori dell’opera. Scegliere di creare una narrazione orientata solamente su alcuni esponenti del gruppo di ribelli, lasciando da parte un cattivo decisamente carismatico, è forse un modo per non esporsi ulteriormente e non rischiare di annoiare chi invece vuole godere del solo gameplay. Eppure sono dell’idea che la storia contestualizzata a dovere e la progressione in game del personaggio debbano andare di pari passo. A causa di questo fattore, Iron Danger purtroppo non riesce ad emergere e viene ricordata solo la protagonista ed il nemico principale.

Iron Danger
La grafica è molto pulita ed esteticamente suggestiva!

Una meccanica interessante ma mal eseguita: controllare il tempo

Ne abbiamo ampiamente parlato anche nell’anteprima dell’Early Access, eppure lo ripetiamo per completezza ai fini della recensione. Iron Danger è un RPG tattico dal punto di vista occidentale che mostra sin da subito delle meccaniche sia abbastanza classiche che a tutti gli effetti “innovative“. La storia, come già detto, serve principalmente per costruire delle piccole fondamenta dove poter gettare il gioco e farlo navigare tranquillamente. Un’estetica che si mostra molto pulita nei dettagli, offrendo anche diversi scorci suggestivi. Rispetto alla versione originale in accesso anticipato, che disponeva comunque di un grande potenziale dove poter creare un party di ribelli con poteri magici per attaccare l’esercito del nord, adesso il titolo è nettamente migliorato in positivo. Già le prime fasi iniziali, che prima erano alquanto rudimentali e grezze, ora si espongono con un po’ più di carattere. Perfino il tutorial iniziale è migliorato, con un allenamento conoscitivo dei movimenti nello spazio e l’uso del potere “controllo del tempo” che hanno una contestualizzazione leggermente più accessibile. Ci troviamo comunque in un lungo corridoio di strade sterrate e che serve, solo nella prima ora di gioco, a far immergere il giocatore in quelle meccaniche di spostamento del personaggio.

In Iron Danger possiamo controllare l’intero party contemporaneamente durante gli scontri con i nemici, facendo così palesare l’anima da RPG tattico. Come accade in Ash of Gods: Redemption, anche qui avremo l’occasione di affrontare i combattimenti in maniera più rapida. E’ comunque disponibile una timeline con le azioni di tutti i presenti, eppure la gestione viene affidata alla meccanica principale del gioco, ossia la manipolazione del tempo. Si tratta infatti di un elemento cardine dell’intero titolo molto coinvolgente e che non risulta, nemmeno alla fine del gioco, stucchevole. Le azioni si svolgono nella stessa identica maniera di altri giochi RPG tattici, ovvero con una selezione rapida (negli scontri) delle abilità o magie, gestite sempre con un corrispettivo countdown che scandisce i tempi tra un attacco e l’altro. La possibilità di riavvolgere o fermare il tempo per alcuni secondi offre l’occasione di poter cambiare le sorti del vostro personaggio contro un nemico troppo forte o di scappare da una trappola. La profondità degli scontri, grazie a questa importante feature, aumenta in maniera esponenziale. Da considerare inoltre che il gioco non dispone di una progressione classica del personaggio, cioè con esperienza e livelli, bensì dei gradi che avanzano in parallelo alla storia. Dunque non dovrete scegliere voi quando salire di livello o altro. Una mossa dal duplice effetto: per i puristi, in questo modo si sta eliminando il core del gioco e la possibilità di costruire il personaggio come meglio si crede (con le relative classi a disposizione). Per chi invece non è molto avvezzo ai titoli tattici, il gioco risulterà più immediato e semplice da comprendere sin da subito. In questo titolo parzialmente ibrido, lo possiamo identificare in questo modo da ora in poi, la trama è molto più importante e determina fortemente lo stile di gioco.

Il tempo può essere controllato per una durata massima di soli cinque secondi. Può sembrare poco, ed invece in quel lasso di tempo può succedere qualunque cosa. Se siete appassionati del genere, saprete sicuramente che le azioni corali, quando è l’intero party a scontrarsi con il nemico, sono avvicendate da una piccola percentuale di “sfortuna”, che determina la perdita o meno di un personaggio per un’azione gestita male. In quel caso, riavvolgere il tempo per ritentare con un approccio diverso è molto essenziale. Il prodotto sviluppato da Action Squad Studios premia tantissimo una gestione più controllata delle azioni e così anche una certa sequenza per non usare in maniera spropositata l’abilità principale.

Iron Danger è un buon gioco RPG tattico dalla trama un po’ altalenante. Dal punto di vista meramente tecnico, l’ambientazione del mondo è creata davvero bene e grazie alla gestione dei riflessi su PC risulta ancora più suggestiva. Il frame-rate è pressoché costante, anche se ho notato alcuni rallentamenti durante gli scontri con più elementi poligonali su schermo. La visuale isometrica dall’alto è essenziale e molto pulita anche nell’interfaccia generale, dunque anche con una scheda grafica non di ultima generazione è possibile affacciarsi al gioco con delle prestazioni medio-alte. Ci vengono in aiuto anche i valori minimi richiesti affinché il titolo possa essere eseguito da un PC, sempre però sulla piattaforma di gioco Steam. Purtroppo sono presenti dei bug e compenetrazioni che rallentano l’esperienza finale, rischiando il più delle volte di dover ricaricare la partita per uscire dal problema. Il comparto audio/musicale è discreto, ma non troppo esaltante. Le musiche ricordano ovviamente delle note fantasy epiche, mentre durante la campagna in generale possiamo ascoltare dei lievi sottofondi celtiche/medievali.

In conclusione, Iron Danger è ottimo sotto diversi punti di vista, mentre in altri è piuttosto sufficiente. Un gioco che comunque riesce a soddisfare le esigenze di un fan del genere RPG Tattico occidentale senza troppe pretese, concludendo la campagna principale in una quindicina di ore circa. La longevità non è sicuramente il suo punto di forza, dove invece il gioco cerca di puntare su altri aspetti come il gameplay curioso e divertente. Il gioco è disponibile solo in lingua inglese su Steam a partire dal 25 marzo 2020 al prezzo di 29,99 euro.


Requisiti minimi e consigliati per Iron Danger:

Minimi:

  • Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
  • Sistema operativo: 64-bit Windows 7
  • Processore: Intel CPU Core i5-2500K 3.3GHz, AMD CPU Phenom II X4 940
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video: Nvidia GPU GeForce GTX 660, AMD GPU Radeon HD 7870
  • DirectX: Versione 11
  • Memoria: 5 GB di spazio disponibile
  • Scheda audio: Integrated
  • Note aggiuntive: Requires a 64-bit processor and operating system

Consigliati:

  • Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
  • Sistema operativo: 64-bit Windows 10
  • Processore: Intel CPU Core i7 3770 3,4 GHz, AMD CPU AMD FX-8350 4 GHz
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: Nvidia GPU GeForce GTX 1060, AMD GPU Radeon RX 580
  • DirectX: Versione 11
  • Memoria: 5 GB di spazio disponibile
  • Scheda audio: Direct X 11 compatible
  • Note aggiuntive: Requires a 64-bit processor and operating system
Iron Danger
Iron Danger – Recensione
PRO
Buono l'incipit e l'ambientazione...;
Gameplay innovativo e interessante;
Musiche ottime;
Si gioca facilmente e senza pretese.
CONTRO
... però manca di mordente e poco approfondito;
Profondità e contestualizzazione dei personaggi da rivedere;
Struttura della crescita del personaggio troppo lineare;
Qualche bug di troppo;
Dura poco rispetto ad un normale RPG tattico.
7.3
Scendiamo in battaglia!