Hidden Through Time

Hidden Through Time – Recensione

Da quando ne ho memoria, il panorama videoludico è sempre riuscito a proporre dei titoli diversi tra loro sia per genere che per trama. Esistono videogiochi che trascendono questi due importanti elementi e mescolano originalità ad un gameplay completamente atipico o persino rivoluzionario. In questi mesi abbiamo avuto la conferma di come alcuni progetti “particolari” siano riusciti a fare breccia nel mare di giochi che quotidianamente vengono presentati, entrando inevitabilmente nei nostri cuori. Una formula che viene identificata come “autoriale”, dove è ben visibile la mano del creativo, in questo caso il team di sviluppo dietro al gioco. Basti pensare a titoli come Kentucky Route Zero: TV Edition che io stesso, nella fattispecie Aluinir, ho sempre proposto nelle varie recensioni come un gioco simile ad un’opera visiva e letteraria: un mondo completamente nuovo, che mescola le vecchie ideologie con quelle più moderne e artistiche. Gli espedienti per creare un titolo interessante sono diversi e lungi da me voler in questo momento fare un elenco specifico a riguardo, bensì introdurre una tipologia di gioco abbastanza curiosa e che attualmente sembra essere scomparsa, o comunque molto elitaria su console.

Un viaggio nel tempo alla ricerca di oggetti comuni e rari nascosti nelle varie epoche umane. Hidden Through Time è il nuovo puzzle game sviluppato da Crazy Monkey Studios, autori tra altro di Warparty e Guns Gore Cannoli da noi entrambi recensiti, e che intende mescolare alcune credenze popolari riguardo alla definizione di buon videogioco in questa attuale generazione di console. Un Videogioco per definirsi tale non deve necessariamente avere un comparto narrativo considerevole alle spalle. Piuttosto vale l’inverso: un titolo deve prima di tutto dimostrare di essere giocabile e di proporre qualcosa che possa incuriosire al livello di gameplay, successivamente può anche creare un corredo come storia per accompagnare il videogiocatore in questa nuova esperienza. Tra la fine e l’inizio dell’attuale generazione, abbiamo visto titoli simili trasformarsi e proporre qualcosa di più innovativo, un po’ come è accaduto con la serie Scribblenauts (qui in allegato la recensione Scribblenauts Mega Pack). Hidden Through Time è particolarmente vicina alla poc’anzi citata serie per lo stile grafico e la costruzione immaginaria dei personaggi rappresentativi, nonostante il gameplay sia diametralmente opposto. Infatti il puzzle game del quale vi parlerò oggi propone una ricerca di oggetti nascosti nell’ambiente separati per obiettivi. Il titolo è disponibile dal 12 marzo 2020 su Nintendo Switch (versione oggetto di analisi), oltre che per PC e dispositivi Android e iOS.

Hidden Through Time
La grafica minimale è molto bella ed esteticamente carina da osservare.

Indaga durante le ere

Hidden Through Time non possiede una vera e propria storia, bensì qualcosa che si avvicina ad un percorso interattivo ma non racconta sostanzialmente nulla di particolare. Non sono previsti dialoghi con dei personaggi, né un filo conduttore che tiene alto il comparto narrativo. Quello che invece il gioco offre è una linea temporale della storia che può essere scandagliata con la pressione del nostro dito: dall’età della pietra, agli egizi, al medioevo e all’età dei cowboy. Ogni singolo scenario viene identificato da dei momenti chiave e che seguono l’andamento reale della nostra storia, come se stessimo guardando un libro interattivo (Pop up). Hidden  Through time è un gioco punta e clicca, molto semplice e facile da comprendere. Gli obiettivi dislocati in ogni quadro possono variare in base al grado di difficoltà della mappa e questi sono visibili in basso al centro dello schermo. Ci viene chiesto di trovare alcuni oggetti che possono essere più o meno grandi, oppure più piccoli e nascosti nella vegetazione. I primi minuti di gioco sono abbastanza immediati, infatti è più un modo per apprezzare lo stile grafico e il comparto musicale.

I personaggi sono un po’ tutti omologati, così da rendere la ricerca tendenzialmente più ostica. Ad ogni obiettivo corrisponde un suggerimento che ci indica con un piccolo indovinello il luogo dell’oggetto da trovare. Essendo le mappe molto colorate, la ricerca può richiedere anche diversi minuti: lo scopo è quello di conoscere l’intera location e di visualizzare solo successivamente l’obiettivo grazie al consiglio fornito dal gioco. C’è da dire che pur essendo il gioco interamente localizzato anche in lingua italiana, alcune frasi non sono state tradotte per bene e possono far facilmente confondere il giocatore. Eppure il testo è qualcosa di alquanto marginale, poiché il nostro interesse è quello di raccogliere gli oggetti e superare la mappa per raggiungere l’era storica successiva. Per poterlo fare, sarà necessario soddisfare il numero di obiettivi presenti in basso a destra, caratterizzati dall’immagine di un lucchetto bianco. In qualunque caso, se non dovessimo trovare quello che stavamo cercando, possiamo tranquillamente passare allo scenario successivo: ciò comporta l’avanzamento degli obiettivi richiesti, quindi il numero aumenta.

Non ci sono limiti di tempo per completare la mappa. La progressione è molto graduale, in modo da affrontare ogni periodo storico realmente accaduto. L’osservazione nel gioco è molto importante e non deve essere minimamente trascurata. Perfino gli interni di case o tende sono interagibili: la pressione del puntatore apre la visuale dall’abitacolo e mostra quello che inizialmente era velato. Ad esempio, all’epoca egizia le piramidi possono essere scrutate dall’interno per trovare oggetti nascosti come gatti dorati o scarabei. Tuttavia esiste un’unica prospettiva con visuale isometrica dall’alto, dunque la mappa non può ruotare per guardare meglio. In questo modo è possibile solo zoomare avanti o indietro e limitarsi a trovare ciò che si cerca.

Hidden Through Time
Alcuni suggerimenti sono di grande aiuto per comprendere dove si trovi realmente l’oggetto, altri invece ti confondono.

L’editor rende il gioco ancora più longevo

Il selvaggio West risulta essere comunque l’ultimo scenario, oltre quello nel quale il gioco termina invitandoci a seguire nuovamente la linea temporale con una difficoltà maggiore. In alternativa, è possibile provare l’editor di gioco, una modalità non del tutto secondaria e che gli sviluppatori hanno voluto impreziosire anche con un server in cloud interamente dedicato per caricare o scaricare nuove mappe online, realizzate dai giocatori di tutto il mondo. L’editor è veramente ottimo, poiché dispone già da subito di tutti i pacchetti necessari per inserire oggetti, persone, case ed elementi naturali nelle mappe. Il terreno può però avere solo tre colori, ovvero il giallo, verde e marrone. Questi sono gli stessi che poi ritroveremo nella modalità storia. Con l’editor online, Hidden Through Time offre una giocabilità praticamente infinita, allungando la longevità dell’intero titolo. È possibile scaricare le mappe di altri giocatori e provarle, così da testare la complessitività degli obiettivi proposti e dare una nostra valutazione.

Il comparto grafico, come abbiamo già detto, è estremamente buono, oltre che minimale nei dettagli. Ho apprezzato anche alcune soluzioni artistiche per rappresentare diversi periodi storici. Non ho notato cali di frame-rate, né compenetrazioni o bug minori. Un gioco che anche tecnicamente è fatto discretamente. Le musiche invece, seppur non tante e tendenzialmente ripetitive, sono ottime: accompagnano il giocatore alla ricerca degli oggetti senza mai esasperare.

Hidden Through Time
L’editor è fatto ottimamente e offre una varietà di situazioni diverse per creare una propria mappa.

Il gioco non sfrutta i comandi di movimento con i Joy-Con, eppure fortunatamente sono stati  implementati i comandi con il touch-screen. Per Nintendo Switch quest’ultima soluzione è davvero fantastica, visto che è possibile giocare al titolo comodamente sdraiati dove ci pare (come se stessimo usando un tablet) e fare quello che serve in meno tempo rispetto a quando utilizziamo il controller. Infatti i comandi del pad sono molto rigidi, specialmente se inseriti nel contesto dell’editor che rallenta ogni nostra operazione. Non per niente il gioco è disponibile anche per gli smartphone, infatti il sentore è che Hidden Through Time sia un prodotto pensato esclusivamente per il gaming su mobile. Eppure ho trovato molto interessante e divertente l’uso di Switch come tablet con il solo utilizzo del touch per muoverci nei vari scenari. L’editor offre una potenzialità non indifferente e solo per questo, senza una modalità storia consistente, vale il prezzo d’uscita. Per la console ibrida Nintendo, Hidden Through Time è disponibile a 7,99 euro, mentre su dispositivi mobili a soli 2,99 euro. Un gioco che, in conclusione, si propone nel mercato videoludico console in maniera poco aggressiva, ma che comunque con le varie funzionalità introdotte aumenta il divertimento per la condivisione online delle mappe. Un consiglio: giocatelo eventualmente in portatile, poiché offre un’esperienza assolutamente migliore.

Hidden Through Time
Giochiamo tutti online e condividiamo le nostre mappe!
Hidden Through Time
Hidden Through Time – Recensione
PRO
Molto divertente;
Colorato e graficamente minimale;
Comparto musicale ottimo;
Utilizzo del touch-screen ben implementato;
Ottimo l'editor online che aumenta la longevità.
CONTRO
La modalità storia non racconta nulla;
Ai livelli alti può essere frustante.
7.8
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