State of Online Gaming 2020

State of Online Gaming 2020, aumenta il binge-gaming e l’interesse per il console-less gaming!

Come avvenuto l’anno scorso, anche quest’anno sono stati resi noti i dati dello State of Online Gaming 2020, ovvero la ricerca condotta da Limelight Networks e basata sulle risposte di 4.500 consumatori provenienti da 9 paesi, come l’Italia, l’India, il Giappone e gli Stati Uniti, che va ad analizzare i comportamenti di gioco e le aspettative dei consumatori.

Il primo dato significativo che emerge è che gli utenti fanno un maggiore binge-gaming [giocare tanto e in modo quasi ossessivo ai videogiochi NdR] con un aumento del 7% rispetto all’anno scorso con 4 ore e 36 minuti consecutivi.

Il binge-gaming è diffuso principalmente tra i gamer più giovani, ovvero quelli compresi tra i 18 e 25 anni, i quali fanno una media di sessioni di gioco pari a 6 ore e 34 minuti (+11 % rispetto all’anno scorso!).

Tale fenomeno, continua lo State of Online Gaming 2020, viene favorito dal poter giocare ovunque e in qualsiasi momento, in quanto lo smartphone risulta essere il dispositivo principale di gioco per i gamer (con un aumento del +13% rispetto all’anno scorso).

A seguire, per i gamer italiani ci sono PC e console come mezzi preferiti per giocare, sebbene sia stato evidenziato un forte interesse per il console-less gaming (tipo Google Stadia), dove abbiamo un 44% di interessati a volersi abbonare ad uno di questi servizi.

Oltre a questi due dati preponderanti, ovvero l’aumento del binge-gaming e l’interesse per il poter giocare senza essere relegati a una console, dallo State of Online Gaming 2020 è emerso che:

  • il passaggio ad un’esperienza console-less gaming è limitata dal prezzo e dalle prestazioni, in quanto il 51,2% dei gamer italiani è titubante sul prezzo e il 24,2 % sulla latenza che potrebbe limitare l’esperienza di gioco
  • i giocatori tra i 18 e 25 anni passano più di 4 ore a settimana a guardare altri gamer giocare e il 43,6% dei gamer italiani lascerebbe il proprio lavoro per diventare un giocatore professionista se ciò potesse mantenerli
  • anziché fare le normali attività quotidiane, il 45,8% dei gamer italiani non ha dormito pur di continuare a giocare, il 6,6% ha saltato il lavoro per giocare, il 6,6% ha saltato pasti e il 19,8% la doccia
  • la velocità di download è sintomo di frustrazione e arrabbiature per i gamer in generale e troviamo quelli italiani con il 17,3% preoccupati per la lentezza, il 36,1% frustrato perché debbono ricominciare il download di qualcosa e il 33,3% frustrato quando il download non funziona

Questa è solamente una parte della State of Online Gaming 2020, che potete reperire integralmente cliccando qui.

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