LA-MULANA 1 & 2 - Recensione

La-Mulana è il classico gioco che o lo si ama o lo si odia, una classica avventura vecchio stile che potrebbe far breccia nei cuori dei più vecchietti ma venire poi bistrattato dai più giovani anche perché è una creazione dura e pura che richiama i platform degli anni 80; per capirci l’epoca degli MSX. Già abbiamo avuto modo di testare quei sistemi degli anni ’80 che seppur nella loro antichità, passatemi il termine, riuscivano a garantire ore e ore di divertimento che i moderni giochi, esclusa qualche rara eccezione, non riescono a offrire; tutto ciò l’abbiamo saggiato grazie a Super Life Of Pixel che ci metteva di fronte a livelli appositamente creati per console ormai passate.

La-Mulana è un metroidvania ostico, difficile e particolarmente lungo con una travagliata lavorazione; creato da veri appassionati facenti parte della software house GR3 Project, il primo episodio del titolo venne pubblicato nel 2005 come freeware per Windows e grazie anche ad un buon riscontro di pubblico, nel 2011 la Nigoro convertì il titolo per Nintendo Wii tramite WiiWare. La-Mulana, in questa versione rivista e corretta, arrivò anche su pc ma questa volta discostandosi dall’essere un freeware e divenendo in tutto e per tutto un titolo a pagamento per giunta molto richiesto.

La-Mulana venne riconosciuto dalla critica come un ottimo gioco e grazie anche ad una campagna di successo Kickstarter avviata proprio dalla Nigoro con il supporto di Playism, questa riuscitissima creazione ebbe anche un successivo capitolo dal titolo La-Mulana 2 che ha debuttato il 30 luglio 2018 per Steam per poi arrivare anche su Playstation 4 e Xbox One.

Ma forse non mancava qualcuno all’appello? Si proprio lei, la console dei record, la piccola Nintendo Switch che accoglie La-Mulana e La-Mulana 2 anche nella versione completa denominata Hidden Treasures Edition grazie all’apporto di NIS America. Il prezzo della raccolta, soprattutto in versione fisica, non è proprio basso e si attesta sui 59,99 euro; prezzo che allontana sicuramente i curiosi e relega il titolo ai solo amanti del genere.

Esplorazione, trappole e nemici letali!

La-Mulana comincia con una breve cut scene che serve da introduzione alla storia e ci farà subito conoscere il nostro protagonista, un archeologo di nome Lemeza Kosugi (no, non è una supercazzola). Saremo catapultati all’interno di antiche rovine piene zeppe di nemici che cercheranno di nasconderci in tutti i modi i tesori e i segreti riposti all’interno e starà solo alla nostra intraprendenza, e alla nostra voglia di esplorazione, andare avanti nonostante i mille pericoli.

La trama non è particolarmente ricca o avvincente ma questo action adventure riesce ad intrattenere grazie ad un enorme mappa totalmente esplorabile ed a zone che verranno sbloccate solo attraverso la conquista di determinati oggetti o all’abbattimento di ostici boss; insomma proprio alla vecchia maniera. Durante il nostro percorso ci imbatteremo in molti enigmi che ci daranno davvero molto filo da torcere e faranno lavorare al massimo la nostra materia grigia ma soprattutto troveremo alcune stele che serviranno sia a far luce sulla esile trama ma anche ad aiutarci nei puzzle più contorti.

Ci saranno comunque anche molti scontri dove potremo usare sia la nostra frusta di Spielberghiana memoria ma anche alcune armi che troveremo durante il nostro lungo peregrinare senza dimenticarci delle ovvie trappole che cercheranno anch’esse di intralciarci. Ovviamente è presente anche un inventario che ha molti slot e questo ci permetterà di portare molti oggetti e armi sempre con noi che ci aiuteranno non poco soprattutto contro i boss che, come da giochi vecchia scuola, seguono ognuno un preciso schema di attacco e solo uno studio attento dello stesso ci porterà ad abbatterli in maniera efficace.

La-Mulana 2 è il seguito diretto del primo capitolo e si apre con la notizia della scomparsa del nostro caro archeologo Lemeza Kosugi. La missione di ricerca e recupero del nostro eroe sarà affidata alla bella e biondissima figlia di quest’ultimo che risponde al nome di Lumisa che ha preso dal padre uno spiccato senso per l’avventura ma soprattutto un coraggio non comune.

Il leitmotiv dell’avventura prosegue sullo stile della prima avventura tra enigmi da risolvere, trappole da evitare e anche questa volta nemici che cercheranno di ucciderci ma ci sono alcune novità che renderanno il tutto maggiormente più moderno come la presenza di un notebook. Proprio all’interno di quest’ultimo potremo installare delle app che ci permetteranno di ricevere indizi, mantra, suggerimenti e messaggi ma, ovviamente, la memoria del pc sarà limitata e spesso ci troveremo a decidere se disinstallare una data app a favore di un’altra. Anche in questo secondo episodio l’esplorazione la farà da padrona con passaggi segreti e zone da scoprire ma la difficoltà, così come nel primo episodio, è molto alta il che rende entrambi gli episodi di La-Mulana nettamente frustranti e non per tutti.

Troppo, troppo difficile…

Ad alzare notevolmente la difficoltà di questi due giochi vecchio stile è anche la scelta di abbracciare lo stile grafico MSX che prevede un susseguirsi di quadri uno accanto all’altro ma che prevedono uno stacco… provo a spiegarmi meglio; siete li che dovete saltare da un masso ma questo prevede un autentico e proprio passo nel buio in quanto scoprirete solo durante il salto cosa vi aspetta dall’altra parte. Il più delle volte questo prevede una rapida morte mentre se siete fortunati sbaglierete magari cadendo in fondo al livello e dovrete ricominciare da capo; quindi che vi rimarrà da fare? O imprecare o spegnere la Nintendo Switch.

Questa difficoltà resa davvero estrema sia dallo stile grafico che dal gameplay fa si che i titoli non siano propriamente affrontabili da tutti i videogiocatori rendendo questa piccola perla usufruibile da pochi fortunati a cui piace davvero il sadomasochismo videoludico. Non dimentichiamoci comunque i pro di questo gioco che ci propone una grafica in pixel art davvero sublime con ottimi sfondi ed una varietà di colori ed animazioni ottimali; un level design davvero delicato e a tratti commovente che ci riporta con la mente negli anni ’80.

Anche l’offerta in termini di durata di La-Mulana è altissima e l’insieme dei due capitoli ci mette di fronte ad una quarantina d’ore di gioco; una buona cosa per chi ha tempo libero o per chi deciderà di dedicarsi a questo gioco cuore ed anima. Menzione per le musiche che risultano davvero ben riuscite e per entrambi i capitoli riescono a legarsi indissolubilmente all’avventura caratterizzandone in modo perfetto tutti i momenti e a non risultando mai troppo ripetitive.

Peccato che entrambi i capitoli di La-Mulana soffrono di una mancata localizzazione in italiano, assente anche nei sottotitoli, e tutto ciò rende il titolo abbastanza difficile per chi non mastica molto bene l’inglese non tanto per la trama ma per le indicazioni che troveremo sulle stele lungo il nostro percorso. Con una minore difficoltà avrei annoverato il gioco tra i miei preferiti ma la frustrazione che dona è troppo alta per i miei gusti… next!