Langrisser I & II

Langrisser I & II – Recensione

Il videogioco che stiamo per recensire oggi vede le sue origini nel lontano 1991, con l’arrivo del primo capitolo dell’omonima saga. Langrisser nasce infatti in quel periodo, e si trattava di un gioco strategico a turni che vedeva le sue basi nel Sega Mega Drive. Questa saga ha avuto svariati alti e bassi, ma col tempo è stato in grado di ritagliarsi una buona fetta di pubblico attraverso un’evoluzione del comparto grafico e, soprattutto, con l’introduzione del gioco per Mobile. In questo modo molti giocatori hanno avuto la possibilità di conoscere questa saga gratuitamente, e molti sono riusciti ad apprezzarla. In questi giorni, però, NIS America rilancia l’intero franchise proponendo i primi capitoli della saga in formato rimasterizzato. Riusciranno quindi Langrisser I & II a convincere… oppure rischieranno di cadere nell’oblio assieme a capitoli come Langrisser Re:Incarnation Tensei? Scopriamolo assieme.

Langrisser I & II
A livello di “setting generale” della storia, Langrisser ha sempre avuto legami molto interessanti con l’ambientazione tedesca ed i fatti storici. Sono presnti anche legami con la religione ed il concetto di dualismo “bene-male”

Langrisser I & II contiene i primi capitoli dell’intero franchise, caratterizzati da un gameplay base molto simile. Indipendentemente dal gioco scelto il giocatore dovrà usare il protagonista di turno ed il suo esercito al fine di sconfiggere la minaccia di turno (o quasi). Da questo punto di vista abbiamo un gameplay abbastanza simile a Fire Emblem o Stella Glow, ma con una differenza: la presenza delle armate aggiuntive. All’inizio di ogni scontro, infatti, il giocatore potrà acquistare delle armate che aiuteranno considerevolmente le unità in gioco. L’unica differenza, però, è che queste tendono a risultare molto deboli. Ogni giocatore può sfruttarle nei modi che ritiene più idonei, ma spesso ricevono benefici se si trovano nei parggi del proprio “comandante”. Far sopravvivere queste unità permetterà di avere ulteriore denaro a fine partita, e la loro tipologia cambia in base alle caratteristiche del loro comandante.

All’interno di una partita qualunque, oltre all’armata, si possono sfruttare anche altri elementi del gioco. I personaggi possono infatti usare magie, abilità, cambiare classe e molto altro che sarà disponibile col passare del tempo. In questo modo l’intera squadra può potenziarsi… ma allo stesso tempo può capitare che si faccia qualche errore di valutazione. Non è una cosa impossibile: il gioco non permette di allenare benissimo le proprie unità, e spesso se queste muoiono saranno perse per sempre. L’unico modo che il giocatore ha per ovviare a questo problema è quello di “tornare indietro nel tempo“. All’interno della cronologia eventi, infatti, è possibile ricominciare il gioco da un determinato punto della storia al fine di recuperare possibili errori che potrebbero bloccare l’avanzata del gioco. Tutto questo – ed una serie di fattori che vedremo dopo – ci permettono di far notare che Langrisser I & II non sono esattamente il miglior gioco per i novizi del genere.

Se tralasciamo il gameplay, quali sono gli altri elementi che rendono questo titolo interessante? Per quanto mi riguarda, Langrisser I & II vedono il massimo splendore nel comparto narrativo. Per capire cosa intendo, però, dobbiamo trattare separatamente i due giochi:

  • In Langrisser I il giocatore interpreta Ledin. Questa storia è abbastanza classica, e tratta in maniera interessante il discorso del bilancio fra Ordine e Chaos. Da un certo punto di vista non spicca per originalità, ma le situazioni proposte possono essere molto interessanti ed apprezzabili;
  • In Langrisser II il giocatore interpreta invece Elwin. A differenza del caso precedente, però, siamo di fronte ad un’avventura molto intrigante in quanto è un titolo dai finali altamente alternativi. Langrisser II è stato infatti uno dei primi RPG tattici a proporre questa caratteristica in maniera assai corposa, e come conseguenza Elwin può affrontare molte storie alternative. A differenza del primo la storia risulta più complessa ed intricata, e molti dei finali disponibili possono risultare strani ed inaspettati.
Langrisser I & II
Tra le novità più importanti di questo gioco rispetto alla versione originale troviamo la possibilità di iniziare la partita con un piccolo “bonus” di denaro ed equipaggiamento. Ci sono anche altri contenuti interessanti, ma quello che si merita di essere citato è la presenza di un nuovo personaggio protagonista, che permetterà di accedere ad una storia aggiuntiva.

Langrisser I & II, purtroppo, presenta vari difetti che ci tengo a segnalare. Se tralasciamo l’assenza di un adattamento italiano – che avrebbe decisamente aiutato questo titolo ad essere maggiormente apprezzato nel nostro paese – e la presenza di caricamenti eccessivamente lunghi va sottolineata una difficoltà generale insolitamente alta. Questo avviene per vari motivi: il gioco non ha alcun tutorial capace di aiutare i giocatori a familiarizzare con le meccaniche, la difficoltà base del gioco tende ad essere alta di suo e, soprattutto, vi è una gestione discutibile delle informazioni sulle unità in campo. Muovere i vari PG, controllare le aree d’azione degli avversari e gestire altri elementi del gioco risultano incredibilmente scomodi a causa di una gestione dei comandi poco pratica. Questo rende molte strategie di battaglia più macchinose, ed il gameplay viene eccessivamente rallentato. Va detto che il gioco permette di “facilitare” l’avventura ottenendo fin da subito una serie di bonus, ma questi non bastano a rendere il gioco godibile per tutti. Di conseguenza, Langrisser I & II è consigliato soltanto a chi è veterano del genere e sia alla ricerca di sfide.

Concludendo, cosa posso dire circa Langrisser I & II? NIS America porta su Nintendo Switch i primissimi capitoli di una saga che, nel bene e nel male, è riuscito a farsi conoscere. Il gioco propone più o meno gli stessi contenuti dell’originale, ed ambedue i titoli hanno una narrazione molto accattivante. Comunque sia, non è possibile soprassedere a certi elementi: l’incapacità di dare man forte ai novizi, la gestione delle unità eccessivamente macchinosa e tutta un’altra serie di elementi non permette a questo videogioco di spiccare come dovrebbe, risultando parzialmente convincente. Giocando, ho trovato il titolo al di sotto delle aspettative ed incapace di esprimere esattamente quello che poteva essere il suo potenziale finale. Una miglior gestione dei contenuti, infatti, avrebbe probabilmente reso il titolo fruibile per tutti ed allo stesso tempo “strategicamente pulito”. In conclusione trovo il risultato finale abbastanza discreto, ma non escludo che ad alcuni di voi lettori piacerà.

Langrisser I & II
La quantità di personaggi giocabili è assai elevata, e tutti quanti beneficiano di un elemento caratteristico di Langrisser: il comparto estetico. In Langrisser I & II tutti i personaggi hanno subito una grossa modifica al design, e se si vuole è possibile mantenere la versione “remastered” oppure quella “originale”. Anche la mappa di gioco può essere modificata, mentre le unità in battaglia non subiranno modifiche estetiche.
Langrisser I & II - Nintendo Switch
  • Gameplay ricreato per un tocco SRPG moderno
  • Due spade, due storie, riportate in vita con una ottima localizzazione
  • Facile da installare

Ultimo aggiornamento: 2023-12-27 at 19:20

Langrisser I & II
Langrisser I & II – Recensione
PRO
Comparto narrativo ed estetico decisamente convincente
I primi due capitoli di Langrisser in un solo gioco!
Varie novità più o meno accattivanti, come nuovi PG e la possibilità di recuperare alcuni elementi del gioco originale
CONTRO
Assenza adattamento in italiano (ma è presente un ottimo doppiaggio giapponese)
Gameplay generale altalenante, a causa di svariati fattori
Caricamenti abbastanza lunghi
Interfaccia utente altalenante
7.2
Ehm...