Ciel Fledge

Ciel Fledge: A Daughter Raising Simulator – Recensione

Ciel Fledge

Giocando a Ciel Fledge: A Daughter Raising Simulator si avrà da subito l’impressione di sfogliare una graphic novel in stile manga, più che il tipico videogioco simulativo. Questo aspetto non sarà l’unico elemento atipico, almeno stando al titolo del gioco, rispetto al genere di appartenenza; infatti Ciel Fledge ha si alcuni elementi tipici del genere, ma non disdegna anche qualche aspetto gestionale o ruolistico, mescolando le carte in tavola con risultati piacevoli ma non centrando sempre a pieno l’obbiettivo.

Ciel Fledge

Genitori per caso

Il titolo distribuito da Pqube Limited è ambientato in un lontano futuro, parliamo esattamente dell’anno 3716 e l’ambientazione che ci viene descritta è quella che possiamo definire a tutti gli effetti una terra post apocalittica. In realtà non è neanche corretto parlare esattamente di terra, dato che ciò che rimane dell’umanità passa gran parte della vita nelle Ark, delle imponenti navicelle spaziali che fungono da città volanti. La terrà infatti è in gran parte disabitata a causa dell’attacco di una misteriosa razza aliena chiamata Gigant avvenuto circa un centinaio di anni prima e di cui si erano apparentemente perse le tracce. Per ragioni ignote gli alieni tornano per sferrare un nuovo attacco, questa volta ad una delle Ark, la più vicina al pianeta, sterminando gran parte degli abitanti della città sospesa; tra i pochi superstiti c’è proprio la giovane Ciel.

Ciel viene quindi trasferita ad una nuova Ark dove il nostro alter ego abita già da diverso tempo. Dopo una prima fase in cui sceglieremo il nome, cognome, abilità e profilo psicologico del nostro alter ego, scelte che influenzeranno in parte la crescita di Ciel, veniamo informati appunto di essere stati selezionati come genitore adottivo della, scelta a cui non potremo opporci visto lo stato di emergenza e precarietà in cui versa l’intero mondo. Da qui in poi seguiremo la crescita di Ciel fino al compimento dei suoi 20 anni – ne ha 10 al momento dell’adozione – scandendo le attività attività settimanali che spaziano da attività ricreative, artistiche o formative e che aumenteranno con il proseguire della storia. Anche la socialità avrà molta importanza nella crescita di Ciel, senza contare il grande aiuto che gli amici posso offrirle nelle varie battaglie.

Ciel Fledge

Crescita e abilità

Come abbiamo accennato in parte prima, il titolo si presenta come un simulatore; essenzialmente Ciel Fledge ci chiede di calarci nelle vesti del genitore/tutore di una bambina che non ricorda il suo passato e seguirla durante l’adolescenza fino all’età adulta. Il compito è difficile come sembra e le attività che andremo ad organizzare nelle settimane lasceranno un’impronta importante sul carattere di Ciel e sulle sue abilità. Il tool che il gioco mette a disposizione per l’organizzazione può creare un po’ di confusione e servono diverse ore per maneggiarlo a dovere e districarsi con disinvoltura tra le tantissime opzioni a disposizione; questo potrebbe scoraggiare una fetta di utenza, complice anche la mancanza di un adattamento in italiano, costringendo il giocatore a perdere molto tempo nel capire quale attività è più utile in un determinato momento e su  come impostarla, o per quanti giorni. Ovviamente dovremo porre molta attenzione anche ai bisogni di Ciel oltre che alla sua formazione ed educazione, infatti la sezione in alto a sinistra dell’HUD ci terrà costantemente informati delle necessità della giovane ragazza; se infatti non terremo ad un livello adeguato i bisogni primari come fame, igiene e sonno assisteremo la Ciel saltare lezioni, dedicarsi ad attività differenti o preferire la socialità. I bisogni della ragazza però non si soffermano semplicemente a quelli primari, infatti altrettanta importanza avranno lo svago ed il livello di stress, sarà quindi necessario trovare sempre il giusto equilibrio adattandolo alle necessità che cambieranno di volta in volta.

Ciel Fledge

Oltre all’aspetto simulativo e gestionale Ciel Fledge non si fa mancare delle battaglie a turni. Queste sono gestite da una sorta di minigioco semplice nelle regole ma difficile da padroneggiare mano a mano che le sfide si complicheranno. Avremo a disposizione nel rombo centrale in basso dello schermo una serie di carte, ogni carta ha un effetto differente e si basano su un gioco di forza e debolezza simile alla morra cinese; in base alle richieste della sfida dovremo essenzialmente accoppiare tre simboli uguali per proseguire nella sfida e sconfiggere il nemico. Le amicizie che svilupperà Ciel durante l’avventura saranno particolarmente utili e ci accompagneranno nelle varie esplorazioni che la giovane farà nel vecchio mondo alla scoperta della verità sulle motivazioni dei Gigant e sul suo passato, dove non mancheranno certamente nemici e situazioni pericolose. Il sistema come abbiamo visto è semplice nel suo utilizzo ma la velocità di risposta necessaria ed i requisiti delle varie sfide possono complicare l’esito delle battaglia. Data questa sua complessiva semplicità il metodo ha il difetto di diventare presto ripetitivo, con poche variante lungo un’avventura di certo non breve – parliamo di un centinaio di ore – e altamente rigiocabile con i suoi 23 finali differenti, un neo quindi non troppo piccolo su un gioco dalla longevità potenzialmente triplicabile.

Ciel Fledge

Ciò in cui spicca sicuramente Ciel Fledge è il comparto artistico, aspetto su cui punta molto il team Namaapa. Lo stile è subito riconoscibile e le linee di disegno spaziano dalla graphic novel delle cutscene allo stile chibi nei momenti di gameplay in cui non controlliamo in maniera diretta Ciel, con una palette di colori pastello ed interamente disegnati a mano. L’aspetto visivo è accompagnato in maniera più che gradevole dalle musiche dell’opera, un impressionante numero di temi ed effetti sottolinea sempre in maniera egregia le atmosfere dell’opera, dalle più leggere e comiche a quelle più intense e drammatiche, senza mai risultare fuori luogo o stancanti.

Ciel Fledge è un buon titolo simulativo/gestionale che vi accompagnerà per un grande numero di ore, con una trama di certo non originale ma che non mancherà di regalare qualche sorpresa e colpo di scena e deliziare i vostri occhi e le vostre orecchie grazie ad un comparto artistico di tutto rispetto. Peccato per il sistema di combattimento che si rinnova davvero poche volte durante la lunga avventura, portando noia in alcune fasi del gioco e per un sistema di skip delle (lunghe) cutscene difficile da gestire. Sicuramente un adattamento in italiano in questo caso avrebbe aiutato molto più che in altri titoli, ma Ciel Fledge rimane comunque un buon gioco, che saprà ripagare al prezzo di tanta pazienza.

Ciel Fledge
Ciel Fledge: A Daughter Raising Simulator – Recensione
PRO
Interamente disegnato a mano
Buona la colonna sonora
Longevo
CONTRO
Sistema di combattimento ripetitivo sul lungo periodo
Tasto skip migliorabile
Tool di gestione difficile da padroneggiare
7.8
Una nuova famiglia