Broken Lines

Broken Lines – Recensione

Il panorama videoludico ha sempre trovato stuzzicante e di notevole interesse le tematiche proposte durante lo svolgersi delle due guerre mondiali del ‘900. Il parco titoli del genere sparatutto ambientato nella prima o seconda guerra mondiale è decisamente totalitario, specialmente nel periodo appena trascorso della vecchia generazione di console (in modo più evidente, Playstation 3 e Xbox 360). Giochi che hanno sicuramente fatto scalpore sia per il gameplay monopolizzante e per la ricostruzione storica pressoché fedele. Uno degli esponenti più rappresentativi del genere è proprio Call of Duty, che è riuscito a imbastire una folta schiera di appassionati ad affacciarsi allo sparatutto guerrafondaio. Molti dei giochi attuali di guerra si ispirano infatti ad alcuni titoli già pubblicati da Activision. Tuttavia, esistono delle eccezioni che prendono spunto da una delle due guerre mondiali, bensì li contestualizza con delle meccaniche di gameplay completamente differenti. Stravolgere l’ambiente storico delle guerre è un passo alquanto ardito, poiché facilmente fraintendibile per i puristi di questa tipologia e per gli amanti dello sparatutto in terza o prima persona. Inoltre, si è sempre vista la Grande Guerra sotto la prospettiva dei vincitori, in rari casi viene mostrato il contrario (solo per enfatizzare la cattiveria e le storture provocate dal popolo nazista).

Lungo la strada di ogni processo videoludico con a capo un tema così particolare e attualmente saturo (difficile immaginarsi di trovare ulteriormente titoli sparatutto delle due guerre), “l’anomalia” viene rappresentata da Broken Lines di Portal Play. Il gioco supportato dal publisher Super.com e mostrato anzitempo durante la scorsa kermesse di Colonia Gamescom, combina il genere tattico-RPG ad una formula atipica simile agli strategici a turni come Total War. Qui sul sito, abbiamo avuto modo di provare un titolo che si avvicina molto a questo schema, ossia Phantom Doctrine, stealth game strategico a turni molto ambizioso. Oppure paradossalmente perfino Battle Worlds: Kronos ha qualche somiglianza. Sono comunque giochi che in maniera rappresentativa si avvicinano anche di parecchio, ma che nell’atto pratico differiscono per diversi aspetti da Broken Lines. In primis, per l’antologia della storia trattata per vie alternative e che propone svariate sfaccettature della seconda guerra mondiale che non abbiamo mai avuto modo di vedere così spesso nei videogiochi. Nel panorama fumettistico ad esempio, esistono intere narrazioni dedicati a questo preciso aspetto: il mondo nazista e le sue folli creazioni al limite della veridicità. Un po’ come il voler riportare in vita i morti o creare dei simbionti robotici per sconfiggere gli avversari ed impadronirsi del pianeta.

Broken Lines è un gioco tattico a turnipausa e azione” con un’ambientazione davvero peculiare e che si inserisce nel mercato presso la piattaforma Steam (PC)  e su Nintendo Switch. Annunciata l’uscita  per il 25 febbraio 2020, la versione dedicata alla console ibrida è stata purtroppo posticipata a data da concordare per colpa di un bug non meglio noto e che ha costretto il team di sviluppo a lavorare ad una patch risolutiva. Nonostante questo controverso problema già in partenza individuato e risolvibile molto presto, siamo riusciti a giocare il titolo senza alcun tipo di compromesso grazie al codice per Switch gentilmente offerto dal publisher.

Broken Lines
Ecco qui gli otto carismatici soldati britannici della seconda guerra mondiale, nonché protagonisti del gioco.

L’avanguardia di un tema storico molto importante

“Vittoria a tutti i costi, la vittoria nonostante tutto il terrore, la vittoria per quanto lunga e difficile la strada può essere; perché senza la vittoria non c’è sopravvivenza.” Winston Churchill

Esistono dei retroscena della guerra che per molti aspetti conosciamo solamente in parte e che si nascondono dietro coloro che sono riusciti a sopravvivere per testimoniare. Queste controversie create inizialmente per disguidi meramente politici e commerciali, hanno contaminato il mondo per un’intera generazione e costretto i popoli a vivere di veri stenti. I soldati hanno alimentato a loro volta, senza poter effettivamente scegliere, il grande massacro dietro gli scontri. La seconda guerra mondiale infatti è la guerra più significativa dello scorso secolo e racconta degli scenari molto forti e difficilmente trascurabili. Il team Portal Play ha voluto raccogliere molti degli elementi storici esistenti della WWII e inserirli in una visione alternativa molto più cruda e atipica. Broken Lines è il prodotto di più soluzioni narrative, con una ampia base fornita da racconti a carattere militare e sotto il punto di vista di un gruppo di soldati britannici in una missione di salvataggio dai nazistinon-morti” e alterati geneticamente. Un lavoro molto ambizioso e che dispone di molte cartucce per poter emergere rispetto ad una storia monotematica e marginale. Qui la narrazione si affianca pedissequamente al gameplay e colloca soluzioni di regia di contorno a cinematiche animate a mano molto convincenti.

Ci troviamo in un paese confinante con quello tedesco, nel 1944. Non siamo pienamente coscienti della situazione, bensì sappiamo di essere dei soldati britannici che stanno scappando da un assedio aereo. La nostra squadra è precipitata dal mezzo di trasporto, salvando solamente una piccola parte del contenuto come armi e casse di cibo. La zona in cui si svolge l’inizio della nostra campagna ricorda le tipiche aree dell’Europa orientale del nord, con sentieri stretti e alberi un po’ ovunque. Ogni personaggio a nostra disposizione (all’incirca otto) ha una propria identità e segue, durante la storia principale, una caratterizzazione che impareremo a conoscere con estrema calma. Tutti i protagonisti hanno uno stile di combattimento differente e quindi traducibili in classi. La loro costruzione, a livello narrativo, avviene con dialoghi molto serrati sia fra di loro che con i nemici nazisti. Lo scopo è molto semplice: riuscire a sopravvivere e tornare in patria. Ma in quel posto si celano dei misteri che il popolo tedesco ha tenuto segreti al mondo come ultima “speranza di vittoria”.

Il gioco propone, oltre alla campagna in singolo divisa in tre macro-capitoli, una sezione raggiungibile dal menù iniziale come tutorial e allenamento. In ogni momento, dopo essersi assicurati dell’auto-salvataggio, potremo provare lo stile dei personaggi in aree casuali e allenarci per affrontare i nemici più ostici. La componente narrativa è comunque di alto livello, sebbene vi siano terminologie ed inglesismi un po’ complessi da comprendere subito. Purtroppo, come spesso accade con produzioni indipendenti e con generi molto elitari, il gioco è interamente in lingua Inglese e non sembra esserci attualmente l’intenzione di una traduzione nella nostra lingua. Il titolo inoltre ha parecchi colpi di scena, soprattutto se uno degli otto personaggi dovesse perire in combattimento. La storia in queste circostanze si modifica leggermente e segue una strada parallela (storie personali legate ai protagonisti), sebbene il gioco sia comunque predestinato a finire nello stesso identico modo e che scoprirete voi solamente giocando.

Broken Lines
La complessità del gameplay dona maggior carattere alla storia, infatti le cose da fare sono davvero tante.

Le linee frantumate da un sistema gestionale

La complessità del gameplay è un fattore non indifferente che aumenta le probabilità del gioco di emergere dalla nicchia dei “titoli indipendenti tattici e di guerra”. Portal Play ha fatto un lavoro sicuramente certosino sulle meccaniche principali di Broken Lines, un gioco che vanta un’ampia varietà di situazioni e una struttura strategica tipica di un RPG moderno. Non per niente il prologo della storia è davvero breve, infatti veniamo gettati dopo qualche minuto in mezzo al campo di combattimento per scoprire come gestire le proprie azioni senza avere ripercussioni sui personaggi. La morte è un elemento fondamentale e che non deve essere trascurato, a meno di non aver impostato la “modalità” semplice più story-driven. Ai livelli più difficili, lo stile di gioco già molto articolato si complica enormemente. Molto interessante il fatto di poter avere in tempo reale un cronometro che scandisce il movimento dei personaggi lungo il perimetro dell’area di percorrenza. In questo modo si ha la contezza della distanza fra voi e il nemico. Un parametro che sicuramente agevola anche la collocazione del protagonista in funzione dell’azione attacco o difesa e che viene identificata da una barra verde con la probabilità di successo (in percentuale) del colpo da effettuare nel turno successivo. Il movimento nelle location è parzialmente libero e potrete spostare il personaggio in tutte le direzioni, stando molto attenti alla distanza effettiva che realmente il soldato può percorrere. Il tutto viene delimitato, prima di avviare l’azione, da una linea bianca che diventa tratteggiata se il percorso richiede più di un turno.

Nella barra inferiore, oltre al timer con il cronometro, è presente uno schema con quattro o più caselle che indica l’azione effettuata in precedenza e soprattutto il tempo di esecuzione di essa. Ad esempio, per raggiungere da un punto A il punto B, il protagonista dovrà camminare per la durata di 2,5 secondi (senza però incontrare ostacoli). Broken Lines in questo è molto preciso e ci tiene fortemente alla componente numerica di ogni azione. Ricorda inoltre la struttura di un classico gioco di ruolo cartaceo, con le caselle di una mappa che indicano il rapporto tra la distanza ed il tempo effettivo dell’omino da muovere. Il gioco ha di per sé un’anima strategica/tattica molto preponderante ed in questo anche ripetitiva, rischiando di annoiare in tutti quei lunghi percorsi simili tra loro. Il valore numerico non basta, se poi il level design delle location è pressoché identico. Questo però accade ad un giocatore più smaliziato e che si è affacciato al genere molto di recente. I tempi tra un turno e l’altro possono essere davvero lunghi, poiché nei livelli più avanzati – e soprattutto dopo qualche ora di gioco – decidere come muovere i personaggi diventa molto rischioso per l’incolumità di quest’ultimi. Ad essere sinceri, non ho mai provato un titolo che unisce in maniera così meticolosa la componente tattica a quella da RPG. Nulla è dato al caso, e per fortuna saranno le nostre scelte sbagliate o corrette a determinare la fine della partita ed il raggiungimento dell’obiettivo.

Durante la partita potremo scegliere se l’azione del soldato può essere di copertura dietro ad un ostacolo o senza vincoli di difesa per proteggere un compagno in difficoltà, dunque rischiando di rimanere scoperti rispetto al nemico. Purtroppo, la ripetitività delle location non è l’unico difetto del titolo. Broken Lines pecca di superficialità nella componente gestionale degli oggetti, che invece sono semplicemente proposti su schermo come elementi da utilizzare (come ad esempio medikit e granate), senza ricorrere ad un inventario approfondito. Le armi sono davvero contate e non sono personalizzabili, tranne per l’abilità di combattimento del personaggio che aumenta la gittata o la potenza di fuoco.

Broken Lines
Gli spostamenti possono essere molto lunghi e quindi raggiungere l’obiettivo può costare davvero tanto tempo. Eppure entrano in gioco meccaniche di movimento che rendono il tutto più veloce.

L’alternativa della Seconda Guerra Mondiale

Difficile poter collocare Broken Lines nel panorama videoludico odierno di Nintendo Switch come uno dei migliori tattici RPG, poiché pieno di altri titoli meglio di nota e che offrono uno spettro di rigiocabilità sicuramente maggiore. In questo gioco esiste solo la modalità campagna che è divisa in macro sezioni ed obiettivi da svolgere, come il raggiungimento di una stazione di salvataggio o il recupero di un personaggio imprigionato. Tuttavia, considerando le tematiche alternative della seconda guerra mondiale ed il gameplay difficile ma divertente, come gioco tattico guerrafondaio può sicuramente ambire ad essere uno dei più rilevanti del momento. Apprezzo il fatto di aver scelto di posticipare l’uscita a causa di un bug, che non ha comunque minato per nulla la nostra esperienza per poter portare al termine il gioco e scrivere questa recensione. Per Switch, il titolo sicuramente offre una valida alternativa per giocarlo in portatile, eppure oltre questo fattore c’è ben poco: non sono stati utilizzati i comandi di movimento o il touch-screen, adottando un’esperienza finale molto più vicina a quella per PC.

Le vesti grafiche sono particolarmente buone e con un livello di dettaglio più che discreto. L’unico problema da appuntare sono le poche animazioni dei personaggi che durante gli scontri o le azioni di movimento sembrano slittare nelle location. L’IA dei nemici è sicuramente da rivedere,  in quanto si limita a svolgere azioni poco concrete ed al limite della credibilità. L’ambientazione non è molto fedele rispetto alle zone reali menzionate, eppure le scene ricreate sono molto buone e riescono ad intrattenere senza alcun problema. Broken Lines è comunque un gioco che diverte sia dal punto di vista del gameplay, che per la discreta narrazione alternativa. Non sono presenti bug così considerevoli, oltre a quello che ha costretto il team di sviluppo a rimandare il gioco. Anche il frame-rate è abbastanza stabile. La componente musicale/sonora è davvero ottima, con linee che passano dal pop al metal in un miscuglio ben orchestrato. Visto la tipologia del gioco, la colonna sonora è più che buona e aumenta sicuramente le ambizioni del titolo di risaltare.

Broken Lines
Le coperture sono fondamentali, così come scegliere dove posizionarsi prima del prossimo turno in attesa del nemico.

In conclusione, Broken Lines per Switch è un ottimo ibrido tra il genere RPG e quello tattico, che sembra unire sotto lo stesso cofano molte più di queste sfaccettature. La narrazione a dialoghi e la costruzione dei personaggi è sicuramente un punto a favore, così come la complessità del gameplay. Purtroppo non può definirsi il massimo esponente di questo mix di elementi, a causa di alcune problematiche strutturali che indeboliscono l’esecuzione del gioco fino alla fine. Un titolo che diverte sicuramente, ma che può risultare soporifero in men che non si dica per la ripetitività e per l’IA debole. Il gioco è in uscita (con data ancora da definire) su Nintendo Switch al prezzo di 24.99 euro. Una qualità che è nettamente superiore ad altri titoli indipendenti simili e che propone aspetti molto più interessanti – e non visti – della seconda guerra mondiale.

Broken Lines
Broken Lines – Recensione
PRO
Ottima costruzione dei personaggi;
Narrazione alternativa molto interessante;
Gameplay complesso...;
Musiche sopraffine e che variano particolarmente;
Esperienza finale simile a quella per PC;
Permadeth e fuoco amico.
CONTRO
Mappe un po' dispersive;
Poche animazioni;
... e con l'intelligenza artificiale debole;
Solo una modalità campagna.
8.2
All'attacco!