Hayfever

Hayfever – Recensione

Una delle cose che ho sempre apprezzato dei team di sviluppo indipendenti è la costante voglia di proporre qualcosa di nuovo. Ormai di esempi in merito ne abbiamo, ma oggi probabilmente abbiamo un nuovo esponente: Hayfever. Questo curioso videogioco arrivato su Nintendo Switch grazie a Zordix e dal costo di €14,99 riuscirà ad interessare i giocatori… oppure il risultato sarà deludente? Cerchiamo di scoprirlo assieme.

Hayfever
La storia di Hayfever risulta molto semplice, e grazie all’adattamento italiano tutti possono apprezzarla, nessuno escluso. Vorrei far notare a tutti voi i numeri presenti in basso a sinistra. Una volta avviato il gioco partirà il cronometro, utile per supportare gli amanti degli speedrunner. Nota bene: il cronometro sparirà una volta riavviato il gioco od in altre situazioni, e non verrà calcolato in alcuna classifica online, in quanto non è presente.

Hayfever è un videogioco platform bidimensionale che vede come protagonista il trenino postino Thomas. Costantemente maltrattato dal suo capo, passa le giornate a consegnare le lettere di tutto il vicinato. Purtroppo Thomas è anche un soggetto costantemente raffreddato, ed uno dei suoi portentosi starnuti lo lancerà via, assieme a tutte le sue lettere. Lo scopo del gioco è quindi finire i vari livelli, ritrovando tutte le lettere presenti nel mondo di gioco.

In Hayfever il giocatore, interpretando l’ominide Thomas, deve superare più di 112 livelli (divisi in 4+1 mondi) raccogliendo tutte le lettere presenti nei paraggi. Di base siamo di fronte ad un platform 2D dalla difficoltà lineare e spesso elevata (Super Meat Boy ne è un esempio), ma questo gioco ha una caratteristica peculiare: si basa sugli starnuti. Il giocatore, tramite il pulsante apposito, è in grado di forzare Thomas a starnutire, aumentando così l’ampiezza dei propri salti. In aggiunta a questo, il giocatore può raccogliere delle sostanze arancioni presenti nella mappa al fine di aumentare la potenza dello starnuto. Questo è solo uno dei tanti metodi per muoversi nel gioco: più il giocatore avanzerà, maggiori saranno gli elementi con cui approcciarsi.

Hayfever
Avanzando nel mondo di gioco si avrà a che fare con nuovi elementi ambientali e, soprattutto, dei “power-up”. Tra questi vanno citati la possibilità di starnutire in maniera concatenata per un lasso di tempo, la possibilità di gonfiare Thomas come se fosse un palloncino e, infine, la possibilità di attaccarsi alle pareti. Queste abilità saranno molto utilizzate nel gioco, specialmente durante alcune “boss fight”.

Se qualcuno mi chiedesse qual’è il punto migliore del gioco, indicherei sicuramente la struttura del gameplay e l’ambientazione generale. Come abbiamo detto precedentemente Hayfever è un videogioco caratterizzato dagli starnuti, e per tale ragione gran parte delle sezioni di gioco sono legate ai salti. La capacità del giocatore di calcolare in pochissimo tempo l’azione corretta da fare è decisamente importante, e nelle fasi più avanzate questa situazione raggiungerà livelli equivalenti al trial & error. In questo modo il giocatore dovrà cercare di affrontare costantemente alcuni livelli per raggiungere il completamento del 100%. Quest’ultimo non è estremamente complesso… ma dato che alcune lettere si trovano in posizioni insolite potrebbe essere necessario faticare. Per quanto riguarda l’ambientazione generale, invece, devo ammettere di averla apprezzata grazie soprattutto ad un design estetico carino ed abbastanza coerente con l’ambiente generale.

In tutto questo insieme di dettagli, non è insolito chiedersi quali sono i difetti di Hayfever. Purtroppo ne ha diversi, e potrebbero cambiare da persona a persona. Il primo che vorrei trattare è sicuramente la difficoltà nel prevedere il lancio. Come detto prima gran parte del gioco si basa sul saltare a destra e manca grazie agli starnuti, e per tale ragione sarebbe stato molto comodo avere un indicatore che possa aiutare a capire la direzione che si sta prendendo. Questo dettaglio si manifesta in svariate situazioni, come l’utilizzo degli starnuti obbligatori quando si toccano le “nuvole” rosse. Anche in questi casi il giocatore deve scegliere la direzione, e spesso l’azione non risulta precisa come dovrebbe essere. Il problema non risulta eccessivamente dannoso in quanto il gioco ha una buona quantità nei Checkpoint… ma a lungo andare diventa abbastanza fastidioso. Per quanto riguarda la varietà, invece, Hayfever non spicca granché. Il gioco tende ad avere poca diversificazione in termini di oggetti, nemici ed altro. Non mi saperebbe dispiaciuto vedere anche una maggior quantità di “power-up” con cui interagire, in quanto avrebbero aiutato il gioco a risultare più variegato.

Hayfever
Per quanto mi riguarda, ho l’impressione che “l’arma a doppio taglio” di Hayfever sia il fatto che possieda moltissimi livelli… ma questi hanno poca varietà. Anche se il level design è molto buono ed il comparto artistico risulta ben fatto, dopo svariate ore di gioco si inizia a sentire una sensazione di ripetitività. Una maggior quantità di nemici, oggetti ed altro avrebbe sicuramente evitato questo problema.

Concludendo, cosa possiamo dire di Hayfever? Il team di sviluppo è riuscito a dare vita ad un prodotto molto semplice, con un protagonista dalle abilità decisamente insolite. Il gioco si dimostra immediato nella comprensione dei comandi, e la difficoltà è spesso crescente ed ardua. Sono decisamente convinto che questo gioco sia perfetto per gli amanti dei platform difficili e la presenza di un timer permetterà agli amanti degli speedrunner di cimentarsi con questo titolo. Purtroppo devo evidenziare vari difetti, e la mancanza di una buona varietà generale mi permette di consigliarlo soltanto sotto sconto. Riassumendo, ho trovato Hayfever un titolo dall’idea base molto simpatica, ma nel complesso non riesce a spiccare granché. Non è un gioco brutto, ma allo stesso tempo è incapace di eccellere come dovrebbe. Come pura e semplice conseguenza, la valutazione sarà discreta.

Hayfever
Hayfever – Recensione
PRO
Idea base molto interessante
Più di 112 livelli da superare...
Presenza adattamento Italiano
Design estetico simpatico...
CONTRO
Prezzo base un po' alto
... ma una maggior varietà nei "power-up" avrebbe reso il gioco molto più variegato
La difficoltà nel calibrare i salti può rendere il gioco più ostico del dovuto
... ma col tempo rischia di essere ripetitivo
7
"Etciù"