Fred3ric

Fred3ric – Recensione

Il mondo dei Rythm Game – su Nintendo Switch – è assai ampio , e col passare del tempo abbiamo visto la presenza di titoli decisamente fenomenali. Il mio esempio preferito è ovviamente Cytus α, videogioco che reputo senza problemi come “uno dei migliori titoli musicali su Nintendo Switch”. Oggi, però, faremo qualcosa di diverso: andremo ad analizzare il terzo capitolo di una trilogia sviluppata su un personaggio storico decisamente inusuale: Chopin. Ecco a voi Fred3ric, ed oggi vedremo assieme se vale la pena tenerlo sott’occhio.

Fred3ric
Nota bene: non avendo giocato i precedenti capitoli della saga non mi sento di potermi particolarmente esprimere in merito. Inoltre, è abbastanza difficile seguire questa trama se non si ha giocato il capitolo precedente: inizia subito dopo.

Fred3ric è il terzo capitolo dell’omonima saga videoludica, e vede le sue basi sul finale del capitolo precedente. Chopin sembra aver sconfitto il malvagio di turno, ma esso ritorna per lanciare il protagonista in un vortice temporale, che lo porterà ad “affrontare” grandi musici come Bach e Mozart. Questi sono stati “corrotti” dal potere del malvagio robot senziente Zeitgeist, che va ovviamente fermato.

Il gameplay di Fred3ric è assai semplice, e permette a tutti i giocatori di familiarizzare col titolo in pochi minuti. Il gioco è diviso in un totale di otto livelli, ciascuno incentrato su un determinato personaggio storico. Lo scopo è quello di sfruttare il proprio pianoforte per eseguire le note al momento giusto, al fine di riuscire a superare il livello. Toccando i vari pulsanti della tastiera – attraverso Touch Screen oppure con i controller – è necessario colpire le seguenti note:

  • Nota semplice: sono divise in Nere e Bianche a seconda del caso. Sono quelle più semplici, quindi basterà toccarle al momento giusto per ottenere un aumento del punteggio
  • Nota con freccia: a differenza della precedente, è necessario spostare il dito verso la direzione indicata. Bisogna, però, fare attenzione, in quanto bisogna eseguire l’azione in maniera particolarmente precisa, pena perdita di punti.
  • Note blu. In questo caso, devono essere toccate il più velocemente possibile per un preciso lasso di tempo, al fine di ottenere molti punti.
  • Nota doppia. È necessario premere due pulsanti della tastiera contemporaneamente. Appaiono solo in specifiche condizioni.
  • Nota dorata: appare solo se si prendono le note in maniera perfetta, ed ha un metodo di gestione molto particolare rispetto le altre.
  • Azione Speciale: appare solo se si prendono perfettamente un certo numero di note, ed aumenta la difficoltà di gioco aumentando le note e la loro velocità. Il suo scopo? Aumentare il punteggio.
Fred3ric
Consiglio: non aspettare che le note arrivino sulla tastiera per capire l’ordine d’esecuzione. Consiglio di guardare il loro ordine d’arrivo e, attraverso l’ascolto della musica, capire quando vanno premute.

Quali sono gli elementi che mi hanno particolarmente incuriosito circa questo gioco? Sono due: la musica e l’estetica generale. L’ambientazione di Fred3ric è spesso collegata ad un mondo classico-techno, e per tale ragione la stessa musica si deve adattare. Le sinfonie proposte sono quindi arrangiamenti dei grandi classici, con la differenza di essere remixate al fine di risultare un po’ più “moderne” e contestualizzate. Suonare Bach o Satie in questo modo risulta particolarmente piacevole ed efficace, in quanto il risultato finale è decisamente accattivante. Tutto questo viene agevolato da un comparto estetico fedele col tipo di approccio generale proposto, che risulta tanto curioso quanto semplice. Non mi sento di esprimermi circa la narrazione, ma posso evidenziare la presenza della lingua italiana, che permetterà al gioco di essere accessibile sotto vari punti di vista.

Quali sono, però, i difetti di Fred3ric? Un bel po’, a dirla tutta. Se tralasciamo una longevità base abbastanza bassa (che è giustificabile, visto il prezzo base di una decina d’euro), il gioco manca di una serie di elementi tecnici che caratterizzano un Rythm Game. Mi riferisco in particolar modo al “countdown” presente quando si riprende il gioco da una pausa – utile per riprendere la concentrazione e per gestire al meglio le fasi più difficili del gioco – e l’editing di precisione del tocco. Quest’ultimo è molto importante, in quanto permette di calibrare la propria azione per eseguire perfettamente le note. L’assenza di questa meccanica renderà il gioco difficile per alcuni giocatori, me compreso.

Vi è un ultimo difetto da segnalare circa Fred3ric: l’enorme sensibilità dei pulsanti della tastiera. Qualsiasi pulsante premuto in un momento completamente sbagliato farà perdere “vantaggio” al giocatore nei confronti dell’avversario, e più a lungo è presente l’errore, maggiore sarà il malus. Questo rende l’esecuzione di alcune note molto più difficili, e se uniamo una elevata sensibilità della tastiera nel gioco alla presenza di un bug che tiene premute alcuni tasti in determinate situazioni (causando quindi malus)… il risultato è che il gioco risulta inutilmente più complesso di quanto dovrebbe essere. Una maggior cura in merito non avrebbe sicuramente fatto dispiacere.

Fred3ric

Concludendo, cosa posso dire di Fred3ric? Siamo di fronte ad un Rythm Game semplice, che propone per la terza volta le bislacche avventure di Chopin. La scelta di rendere questo personaggio storico protagonista di una saga videoludica è assai originale, e tale dettaglio andrebbe premiato ed elogiato. Inoltre, il comparto estetico e musicale è decisamente convincente, con un adattamento italiano che è in grado di supportare i giocatori nostrani a familiarizzare con il titolo. Comunque sia, il gioco mostra anche svariati difetti legati principalmente ad un comparto tecnico poco sviluppato e potenziato. Il risultato è quindi un gioco semplice, ma incapace di spiccare e di essere godibile al massimo (specialmente se si prova a finirlo al 100% in modalità Difficile). Non voglio esprimermi granché sulla narrativa ma – riassumendo – ho trovato Fred3ric un videogioco che poteva sire qualcosa di più, ma risulta invece un titolo che, per quanto mi riguarda, si è rivelato poco convincente ed al di sotto delle aspettative. Mi dispiace, ma stavolta non me la sento di consigliarlo.

Fred3ric
Fred3ric – Recensione
PRO
Comparto musicale ed estetico molto interessante
Gameplay base semplice ed alla portata di tutti...
CONTRO
Comparto tecnico abbastanza povero
... ma inutilmente frustrante, a causa dei determinati fattori
Comparto narrativo carino, ma a tratti anonimo
5.8
Argh!