Geforce NOW

Cosa pensiamo di GeForce Now e del cloud gaming

Quello che negli ultimi mesi era un semplice chiacchiericcio del web, ora è diventato realtà. Le nuove piattaforme virtuali basate sul cloud gaming si affiancano alle storiche e tradizionali piattaforme hardware rappresentate da console, pc e smartphone. Google è stata la prima a sdoganare la nuova tecnologia con Stadia, ma a parere nostro sarà proprio Nvida con il suo servizio GeForce Now a far conosce il cloud gaming ai videogiocatori, per via del piano in abbonamento gratuito attualmente già disponibile.

Che lo si chiami Stadia o Geforce Now alla fine si parla sempre e solo di gaming on demand, ovvero una tipologia di servizio online dove un videogioco viene eseguito su un server remoto e trasmesso direttamente al dispositivo dell’utente. Molti definiscono il cloud gaming come il “Netflix dei videogiochi”, in realtà è un paragone errato sotto più punti di vista. Come prima cosa, l’abbonamento richiesto dagli attuali servizi non permette l’accesso ai giochi in modo analogo a quanto fa Netflix con film e serie tv, limitandosi a fornire solo caratteristiche premium: come una risoluzione maggiore, caratteristiche grafiche opzionali ed altre features grafiche. Il secondo elemento che tutti purtroppo ignorano è che per Netflix (o servizi multimediali analoghi) tutti i contenuti video e audio vengono, si trasmessi dalla rete, ma processati ed eseguiti nativamente dal proprio hardware in locale. Mentre per i servizi di cloud gaming sarà il server ad eseguire il gioco, relegando al nostro hardware la sola codifica video, audio e di input dei comandi.

A loro volta però, Google Stadia e Nvidia GeForce Now si rivelano molto differenti tra loro. Il servizio di Google assomiglia tantissimo ad una console virtuale, con addirittura un suo controller ufficiale e sopratutto uno store proprietario (che non è il Play Store‎ di Android), da dove acquistare i giochi e creare una propria libreria digitale. Di contro GeForce Now non dispone di un proprio store, affidandosi alle già esistenti piattaforme pc come Steam, Epic Games, Origin e Uplay. Di fatto avremo a disposizione una macchina remota sulla quale accedere al proprio personale catalogo di giochi pc, per poi eseguirli in streaming su un qualsiasi dispositivo Windows, Mac, Android (dal 6.0 in poi) e su tutte le TV tramite i dispositivi della famiglia Shield sempre di Nvidia.

In sostanza con GeForce Now abbiamo la possibilità di provare l’esperienza del cloud gaming senza spendere un solo centesimo! A dirla tutta, sfruttando la propria libreria di giochi su Steam, possiamo accedere ad una quantità e varietà di titoli decisamente superiore da quanto offerto attualmente dalla controparte di Google. Ovviamente ci sono alcune limitazioni. Infatti, non tutti i giochi in nostro possesso saranno compatibili con GeForce Now. Inoltre, l’abbonamento a pagamento non permette di andare oltre la risoluzione 1080p, con ovvia delusione di chi è in possesso di una TV 4K, anche se in compenso troviamo la nuova tecnologia RTX dedicata al Ray tracing.

Quello che però ci ha stupito di GeForce Now è stata la possibilità di usufruire del servizio di cloud gaming nonostante la nostra inadatta connessione ADSL. Il nostro provider telefonico ci offre la sola connessione ADSL 20 mega, che in realtà tramite speedtest non raggiunge i 10 Mbps, avendo di buono il solo ping che si attesta spesso sui 25 ms. Con una situazione simile siamo riusciti a giocare in modo discreto a tutti i giochi in nostro possesso, con una risoluzione di 720p ed un frame rate visivamente inferiore ai 60 fps. Per alcuni potrebbero sembrare valori troppo bassi, ma vi assicuriamo che un Batman: Arkham Knight con tutti i settaggi al massimo è un gran bel vedere anche con una semplice risoluzione HD. Quello che realmente potrebbe far storcere il naso è la presenza saltuaria di stuttering e input lag, anche se nulla di eccessivamente drammatico.

Al netto dei vari problemi tecnici causati dalla connessione inadeguata, riteniamo comunque perfettamente fruibile giocare in queste condizioni con tutti quei titoli poco frenetici, riducendo al minimo quelli che potrebbero essere i fastidi causati dall’input lag. Ad esempio giocare con Mutant Year Zero: Road to Eden non è stato assolutamente un problema, così come non lo dovrebbe essere con qualsiasi gioco che prevede fasi a turni nel gameplay.

Per maggiori dettagli su GeForce Now e sulla nostra prova del servizio con connessione ADSL, vi invitiamo a vedere il nostro video a seguire:

Se anche voi state facendo le prime esperienze con i servizi di cloud gaming (PlayStation Now, Hatch, Google Stadia, Microsoft Project xCloud e ovviamente Nvidia GeForce Now), fateci sapere nei commenti come vi siete trovati e cosa ne pensate.

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Ultimo aggiornamento: 2023-12-15 at 04:40