Tamagotchi

Tamagotchi – L’evoluzione a portata di mano

Ormai lo sapete tutti, i Pokemon sono diventati un fenomeno di massa, conosciuti e apprezzati da tutti… o quasi! Il loro successo è dovuto ai giochi di carte collezionabili, serie animate, film… ma soprattutto dai videogiochi! Grazie al Game Boy sono diventati il franchise mediatico più redditizio di tutti i tempi. All’epoca non esistevano smartphone con applicazioni a tema, qundi la domanda sorge spontanea: se volevamo portare con noi i propri mostriciattoli? Beh, esistevano dei dispositivi  un po’ analoghi , che simulavano la vita di queste creature; il più famoso di tutti è il Tamagotchi!

Creato in Giappone nel 1996, è un gioco di simulazione virtuale, basato su dei piccoli animaletti domestici; grandi quanto un portachiavi. Quando uscirono nel resto del mondo, diventò rapidamente una delle più grandi mode degli anni ’90 e primi 2000.

Questi piccoli dispositivi, grandi come un portachiavi, furono introdotti nel mercato mondiale sotto forma di “uovo“; l’interfaccia era visualizzabile in un piccolo schermo LCD retroilluminato e tre semplici tasti fornivano l’interazione.

La semplicità e il facile utilizzo furono i punti cardine di questo apparecchio elettronico.

Tamagotchi models
Il Tamagotchi cambiava solamente nei colori… il software era uguale per tutti!

Pensate che nel 2017 sono stati raggiunte oltre 82 milioni di unità vendute. Tuttavia, la storia dietro a questi esserini, è rimasta la stessa: i Tamagotchis sono una piccola specie aliena che hanno deposto il loro uovo sulla Terra… spetta al giocatore raccogliere quell’uovo e far crescere la creatura fino all’età adulta. Ovviamente se vogliamo farla crescere intelligente e in buona salute, dovremmo dedicarle molte attenzioni!

Il gameplay variava notevolmente tra vari modelli ma i compiti erano pressoché simili; dovevamo dargli da mangiare, fare della attività fisica (con dei minigiochi o con del movimento grazie al contapassi del dispositivo), ripulirlo dalla cacca per evitare malattie, fargli il bagno e addirittura curarlo dalla depressione. Nel piccolo schermo c’erano 8 funzioni selezionabili:

  • Forchetta e Coltello – dare da mangiare al piccolo alieno;
  • Lampadina – accendere o spegnere la luce (si usava quando andava a nanna);
  • Mazza da Baseball – attività di gioco con minigiochi;
  • Siringa – curare le malattie e infezioni;
  • Paperella – fare il bagno e pulirlo dalla cacca;
  • Bilancia – consultare peso e dati del mostriciattolo;
  • Voce – sgridare o insegnare cose nuove;
  • Due faccine – Interagire con altri Tamagotchsi.

Durante gli anni 90, i bambini portavano spesso a scuola, i loro animaletti da accudire… se non riceveva le cure adeguate poteva morire in meno di mezza giornata. Questo causò una notevole distrazione dai compiti scolastici in molti giovani. Infatti molte scuole ne hanno proibito l’uso in classe.

Se siete un po’ nostalgici, potete trovare ancora nel web, chi lo vende ma attenti a non imbattervi nel più raro e costoso Tamagotchi mai visto. Si tratta della prima serie commercializza da BANDAI (1996-1997), ancora integro e sigillato nella scatola. La cifra per acquistarlo fa girare la testa; stiamo parlando di circa 2000$ dollari! Con costi di spedizione e dogana per 500$ dollari… adesso mi chiedo: ma la persona che lo vende è consapevole del prezzo o vuole semplicemente lucrare? Penso che la risposta sia chiara no?! Voi che ne dite?

Un reperto raro e moooolto costoso…

Pensate che all’epoca queste cose rappresentavano una grande novità, per gli apparecchi elettronici e tale popolarità ha permesso ai Tamagotchi di farsi strada su diverse piattaforme di gioco.

In Italia era distribuito da Giochi Preziosi… ve lo ricordate?

Alcuni titoli, in stile party, sono apparsi sulle principali console come Nintendo 64, Sega Saturn , Wii e Nintendo DS. E non solo, oltre ai videogame hanno invaso addirittura film, serie animate e anime.

Ecco il primo titolo Tamagotchi uscito per Nintendo DS…

Un fenomeno che ha spianato la strada, all’arrivo dei Pokemon, diventati icone della cultura pop.