The Dark Crystal: La Resistenza

The Dark Crystal: Age of Resistance – Tactics – Recensione

Un altro mondo. Un altro tempo. Un’altra era…

La raffigurazione del Fantasy nel tempo si è fortemente evoluta, fino a portare all’attuale epoca una dimensione quasi meno autoriale e basata su ciò che è stato precedentemente creato o strutturato, piuttosto che qualcosa di originale o fresco. Uscire dai cardini in questo contesto storico, dove troviamo molti generi e opere simili tra loro, è davvero un rischio, soprattutto quando il pubblico è così vorace ed in continua critica. Tuttavia, esiste una tipologia del Fantasy non per l’esattezza di nicchia che proviene da un movimento culturale  intramontabile, ovvero quello degli anni ‘80, e si tratta dell’epica storia fantastica. Un esempio più lampante può essere La storia infinita, The Labyrinth – Dove tutto è possibile o come in questo caso specifico dallo stesso autore dei Muppets The Dark Crystal, film diretto da Jim Henson. In tutti questi lungometraggi appena elencati c’è un grande elemento in comune, ossia l’utilizzo di figure animalesche o personaggi peculiari interamente realizzati e mossi con pupazzi animatronici, una tecnica esteticamente fantastica quanto dispendiosa di risorse. Non è un qualcosa realizzabile così facilmente, visto tutte le componenti robotiche da dover considerare e articolare. Ogni parte del corpo di questi pupazzi è animata con estrema precisione e conferisce all’opera da cui è tratta sicuramente un valore aggiunto.

L’immaginario collettivo di Dark Crystal inscenato prima nel 1982 dal film e poi dalla serie appunto “La resistenza” pubblicata lo scorso anno (2019) su Netflix, ha dato origine a dei personaggi e luoghi Fantasy che ad oggi sono diventati caratteristici. Basti pensare alla razza dei coraggiosi Gelfling (un misto tra gnomi ed elfi, insomma), che combattono tra le lande selvagge del pianeta Thra tra magie e forze oscure. Episodi che sono riusciti a convincere sia la critica che il sottoscritto, un ambizioso amante del Fantasy d’Autore e delle sue declinazioni. Tra l’altro, il primo lungometraggio che ha preso vita dalle sapienti mani di Henson mi è rimasto particolarmente nel cuore, sia per la mia giovane età (non l’ho visto per ovvie ragioni all’uscita, ma molto successivamente) sia per il tipo di emozione che è riuscito a farmi scaturire dentro. Un vero capolavoro di artigianato e suggestione, con marionette dalle forme bizzarre e con folta pelliccia. Un miscuglio che puoi solamente amare.

Si vociferava da ormai diverso tempo di un sequel del cult fantastico dal nome di The Power of the Dark Crystal, che poi è riuscito ad esprimersi nella forma e produzione di The Dark Crystal: La Resistenza, la serie prodotta come dicevamo poc’anzi da Netflix, nota società di contenuti in streaming a pagamento, e disponibile sin da subito con dieci episodi. Durante lo scorso E3 2019 di Los Angeles, nel Direct Nintendo, è stato annunciato a sorpresa il gioco in collaborazione con la serie ed il publisher En Masse Entertainment, The Dark Crystal: Age of Resistance – Tactics. Sviluppato nientepopodimeno che da BonusXP, lo stesso team dietro i titoli di Stranger Things (qui l’ultima recensione). Tactics, come dice il nome, è un gioco puramente RPG Strategico/Tattico ed è in uscita il 4 febbraio su Nintendo Switch. Dopo un’attenta analisi tra l’opera videoludica e quella filmica, siamo finalmente pronti per recensirlo.

The Dark Crystal: La Resistenza
Le vicende dietro all’incipit sono davvero interessanti e molto in linea con la serie principale.

Memoria Connessa

Anzitempo, ho trovato la storia dietro Dark Crystal davvero di difficile comprensione per via di tutti i nomi bizzarri dei personaggi, da memorizzare per distinguerli nell’ambiente. Con il passare del tempo, e soprattutto crescendo, ho avuto modo di rivederlo e capire veramente il significato dietro ogni nomenclatura. Ad esempio, nella ricerca che poi ha dato frutto alla stesura di questa recensione, sono venuto a conoscenza dei luoghi ispirati presenti nell’immaginario di Thra con location realmente esistenti nel nostro pianeta e che hanno invogliato a seguire la mente creativa dell’autore nonché regista ormai defunto da parecchi anni. Nell’attuale serie “La Resistenza”, che si colloca temporalmente prima degli eventi cult svolti dal coraggioso e ben educato dai mistici Jen, possiamo trovare molti elementi di regia simili all’opera omonima originaria, sebbene vi siano alcune migliorie sotto il punto di vista della scenografia e sceneggiatura. Non vanno comunque in contrasto le storie, bensì si completano con sapienza e organicità. L’aspetto più importante è sicuramente il poter rivedere ogni personaggio visto in precedenza e  con sfaccettature adesso molto più approfondite. Affascinante e curiosa inoltre la continua citazione all’autore per rendergli omaggio.

L’essenza vitale di Thra è racchiusa all’interno di un magico cristallo, il Cristallo della Verità, il quale è protetto e custodito da Aughra, che nel gioco risulta essere anche la nostra narratrice e guida. Un gruppo di tre Gelfling crea la ribellione, nata per fronteggiare l’esercito dei perfidi Skeksis che per diverse ragioni sono riusciti a rubare il potere del cristallo. Tactics ci proietta direttamente tra le vicende della serie con protagonista Rian, senza però seguire pedissequamente la trama come abbiamo imparato a conoscere, aggiungendo e approfondendo così alcuni aspetti legati ai personaggi. Da considerare che il gioco non dona i giusti strumenti per i neofiti per affrontare l’avventura senza problemi, quindi rischiate di incappare – se non avete visto la serie – in spoiler e incomprensioni nelle fasi avanzate. Nella prima ora, l’opera ci mette dinanzi una trama abbastanza semplice e non troppo ingarbugliata: dovrete convincere i vostri alleati che i “non-Thra” stanno escogitando un piano malvagio per distruggere e impadronirsi di nuovi poteri dell’essenza della verità. Non sarà un viaggio alquanto semplice, poiché disseminato di avversari che intendono ostacolarvi e di amici che non comprendono il valore di questa ennesima impresa. La regia e così le inquadrature, per quanto studiate, non arrivano ad eguagliare l’opera “La Resistenza”, rischiando di stancare nella formula dopo diverse ore di gioco.

Purtroppo le animazioni non sono così fluide quanto sperato. Non ci troveremo davanti delle piccole marionette in animatronic, bensì dei poligoni con le fattezze simili ai personaggi originali ma con diverse sbavature nei movimenti: una attenta ottimizzazione avrebbe sicuramente giovato nel creare un design maggiormente caratteristico. The Dark Crystal: Age of Resistance – Tactics soffre di compenetrazioni e bug minori che fortunatamente non minano l’esperienza. Purtroppo le animazioni non sono così fluide quanto sperato. Non ci troveremo davanti delle piccole marionette in animatronic, bensì dei poligoni con le fattezze simili ai personaggi originali ma con diverse sbavature nei movimenti: una attenta ottimizzazione avrebbe sicuramente giovato nel creare un design maggiormente caratteristico. The Dark Crystal: Age of Resistance – Tactics soffre di compenetrazioni e bug minori che fortunatamente non minano l’esperienza. Nella versione pre-release da noi testata è presente un bug serio relativo solamente a poche lingue (italiano compreso) e già noto agli sviluppatori. BonusXP ha inoltre dichiarato di diramare una patch risolutiva  disponibile dal day one. Proprio per tal motivo ho notato la mancanza nelle opzioni la possibilità di cambiare la localizzazione e quindi lasciare solo quella predisposta dal sistema di default.

The Dark Crystal: La Resistenza
La personalizzazione singola dei personaggi è strutturata molto bene, seppur non del tutto approfondita. I ruoli possono essere scelti a seconda del ramo delle abilità acquisito.

L’essenza della verità

La varietà dei personaggi (in totale 16) è uno degli elementi del gameplay che restituisce al giocatore una maggiore personalizzazione all’interno dell’avventura. Storie che si intrecciano alla perfezione, in un ambiente che si suddivide in cinque grandi aree. Un gioco molto immersivo e tattico, dove ad ogni protagonista è possibile aumentare i parametri numerici e le abilità da poter usare durante i combattimenti. Essendo un RPG strategico, oltre all’equipaggiamento da scegliere o comprare nei negozi, sono disponibili delle abilità dedicate esclusivamente alla classe di appartenenza. Le classi sono davvero tante e si racchiudono brevemente in una quindicina di varianti da selezionare per la nostra squadra di eroi. Le aree di combattimento sono parecchie, sebbene non molto vaste o complesse. Il level design è studiato per una difficoltà sempre crescente e che si adatta anche alla scelta data all’inizio del gioco, ovvero con la selezione di una di queste opzioni: modalità storia, normale o difficile. La morfologia delle location ottiene dei bonus o malus in base a dove il personaggio può collocarsi, come ad esempio entrare in una palude conferisce lo status di avvelenamento. Il movimento è quello tipico degli strategici a turni: enormi quadrati dove il personaggio può muoversi seguendo le abilità intrinseche e svolgere le azioni come l’attacco o terminare il turno. In alto a sinistra su schermo è presente un’interfaccia che indica la timeline dei turni da seguire.

Gli alleati sono contrassegnati da un’icona blu, i compagni da cercare in giallo ed i nemici con dei piccoli triangoli rossi. Questo è molto importante da comprendere, poiché nei luoghi di scontro è facile perdersi e non riuscendo a distinguere le diverse fazioni. Inoltre la timeline dei turni si dimostra, anche in questo caso, un punto focale dell’intero combat system e regola qualunque titubanza che potreste riscontrare, specialmente nelle prime battute del gioco (se inesperti del mondo strategico a turni).

Oltre alle canoniche battaglie a turni alleati contro nemici o mostri, nel gioco sono presenti degli scontri parzialmente ibridi e che aggiungono, seppur di poco a quanto già appreso dai precedenti scontri, delle meccaniche di gameplay nuove. Ad esempio, nel raggiungere il personaggio di Brea nella biblioteca (prima della cerimonia dei Decima), dovremo andare alla ricerca di alcuni tomi importanti per scoprire come offrite i propri onori ai mistici Skeksis. Questi libri vengono riconosciuti dai nostri protagonisti come dei nemici ed in quanto tali vanno colpiti solo con gli attacchi base, mentre nel resto della location si muovono dei mostri che vogliono impedirci di conoscere la verità. Una soluzione, aggiunta anche in altri contesti simili, che purtroppo non variano il gameplay e quindi non danno quel guizzo in più sperato. Piuttosto, saremo costretti a combattere continuamente senza avere dei propri stacchi con minigiochi o quant’altro. Attenzione però, tutto ciò  non si tratta di un problema, bensì di una mancanza decisamente gradita per intervallare momenti di puro gameplay a qualcosa di più frivolo, cercando di focalizzare comunque il nostro scopo nel conoscere la trama e nuovi risvolti diversi rispetto alla serie su Netflix.

The Dark Crystal: La Resistenza
Le abilità sono tante ed i movimenti sono soggetti alle azioni che noi svolgiamo nella mappa. Seguire la timeline sopra a sinistra è fondamentale e da tenere in costante aggiornamento.

Il compromesso del cristallo

The Dark Crystal: Age of Resistance – Tactics è un buon RPG strategico con parecchi compromessi da dover tenere sempre a mente. Le soluzioni aggiunte nel gameplay non sono molte, le battaglie offrono sicuramente degli spunti interessanti, però nulla di così sconvolgente, in fin dei conti. Invece ciò che risulta essere molto più curioso è lo svolgimento della storia, di alcune quest secondarie e l’intreccio dei personaggi. Graficamente è gradevole e non ci sono evidenti cali di qualità per tutta l’avventura. Il design dei nemici è convincente, così come la personalizzazione dei personaggi. Le armi invece non migliorano l’estetica, bensì aumentano o diminuiscono i parametri a livello numerico. Il comparto audio/musicale è magistralmente ed epicamente fantastico, con soluzioni sonore in orchestra molto simili alla serie. Ho trovato le musiche decisamente in linea con il contesto proposto, dove all’apice dell’avventura trovano un maggior significato anche nelle sequenze finali dimostrandosi così, in definitiva, sempre coinvolgenti ed emozionanti.

In conclusione, “La Resistenza – Tactics” di Netflix e En Masse Entertainment è un discreto gioco tattico che purtroppo non aggiunge niente di nuovo sotto il punto di vista del gameplay, però innova soprattutto nella storia e negli intrecci dell’ambiente visionario Fantasy di Dark Crystal. Con oltre ad una ottantina di scontri diversi nelle cinque regioni di Thra per potersi sbizzarrire. Un valido esponente del genere, forte di una buona longevità e rigiocabilità, oltre che per la presenza della campagna in new game +, in attesa di poter finalmente vedere il seguito nella seconda stagione.

The Dark Crystal: La Resistenza
Sono presenti scontri contro boss o mini boss secondari, tutti molto avvincenti e che variano – seppur di poco – il ritmo normale dell’intera struttura di gioco.

The Dark Crystal: Age of Resistance – Tactics è disponibile su Nintendo Switch al prezzo di circa 16,70 euro!

The Dark Crystal: La Resistenza
The Dark Crystal: Age of Resistance – Tactics – Recensione
PRO
Riprende fedelmente storie e personaggi;
Graficamente gradevole...;
Musiche fantasticamente epiche;
Combat System molto classico e con una buona costruzione;
Tantissime battaglie.
CONTRO
Alcune compenetrazioni sono fastidiose;
... ma con alcune sbavature nelle animazioni;
Varietà solo nella seconda metà del gioco;
Ci saremmo aspettati sicuramente qualcosa di più nel versante del gameplay.
7.2
In attesa della seconda stagione!