Maitetsu Pure Station

Maitetsu: Pure Station – Recensione

Noi di GameScore abbiamo parlato molte volte di Visual Novel, ed alcune di queste si sono rivelate particolarmente efficaci. Attraverso recensioni e gameplay abbiamo visto gran parte del potenziale di questo genere, ma il titolo che vedremo oggi risulta assai diverso. Maitetsu: Pure Station prende la semplicità di questo genere e sfrutta l’occasione per dare vita ad un gioco inaspettatamente tecnico e complesso, capace di coinvolgere gli amanti di questo genere. Scopriamo assieme le sue caratteristiche, e cerchiamo di capire a che pubblico è indirizzato. Attenzione, però: alcuni contenuti di questa recensione non sono adatti a minori o ad un pubblico sensibile!

Maitetsu Pure Station

Maitetsu: Pure Station è una Visual Novel che racconta le vicende di Sotetsu: un ragazzo che ha perso i suoi genitori in un incidente ferroviario. Durante il corso degli eventi, però, si ritroverà davanti una stana androide a forma di bambina chiamata Hachiroku. Sarà grazie a lei ed al suo legame con i treni che Sotetsu riuscirà a salvare il suo paese natale dalla costruzione di una fabbrica, la quale potrebbe provocare un inquinamento idrico.

Una delle caratteristiche chiave di questo specifico videogioco è la sua natura estremamente legata alla narrazione. Come ogni Visual Novel che si rispetti, anche in questo caso il giocatore viene invitato a leggere i vari dialoghi dei vari personaggi, ma questa volta il giocatore viene staccato dagli eventi. Così come avviene in A Winter’s Daydream, il giocatore non ha alcuna possibilità di interagire col mondo circostante. L’unica differenza, però, è che in Maitetsu: Pure Station le poche scelte disponibili sono cruciali per esplorare le varie narrazioni alternative. La storia di questo videogioco è estremamente lunga, lenta e complessa, e dopo aver affrontato la “Common Route” sarà possibile scegliere tre storie alternative, ciascuna basata su una delle protagoniste secondarie. Queste permetteranno di raggiungere finali diversi, ed una volta completata una di esse sarà possibile non solo esplorare le restanti storie, ma anche seguirne di nuove. In questo videogioco sono presenti un totale di 9 narrazioni (contando la “Common Route“), ed hanno durata variabile. Esplorarle tutte permette di sbloccare le restanti, e permetterà di aumentare i contenuti presenti in gioco.

Sono varie le ragioni che rendono Maitetsu: Pure Station un titolo degno di nota, nonostante l’interazione minimale. Questo perché il gioco è inaspettatamente tecnico… ma come fa una Visual Novel a raggiungere tale situazione? Facile: attraverso l’uso della sezione “Special“. Questa si raggiunge attraverso il menù principale, ed è divisa in tre sezioni. Dato che sono particolarmente interessanti, ho deciso di schematizzarle.

View CG/MV

La prima volta che aprirete questo gioco, tale sezione risulterà vuota. Questa si amplierà durante il corso delle partite, e saranno inserite alcune immagini animate del gioco (come quella in basso). Queste, però, sono letteralmente modificabili. Come conseguenza, potrete prendere queste immagini e spostare alcuni elementi dei personaggi mostrati come occhi, volto, posizione del corpo e molto altro. Questo può risultare molto interessante grazie all’enorme quantità di scene presenti, e tale sezione riuscirà ad incuriosire i giocatori più “tecnici”.

Maitetsu Pure Station
Nota bene: questo videogioco ha un doppiaggio giapponese completo. Questo significa che il 99% delle volte il testo sarà doppiato. Attraverso le opzioni è possibile modificare alcune opzioni, come il volume delle voci e la loro presenza/assenza.

BGM Appreciation

Questa è letteralmente un jukebox digitale, nel quale sono presenti le musiche e le canzoni del gioco. Anche questo elemento è particolarmente interessante, in quanto la quantità di contenuti generale è veramente alta. Tutto questo uso elevato di elementi permette di capire per quale ragione Maitetsu: Pure Station costi €35 circa.

View Story Background

Questa sezione è dedicata a coloro che sono particolarmente interessati ad avere acceso ai riassunti della trama. Attraverso una specifica catalogazione il giocatore può leggere velocemente alcune sezioni di quella specifica parte della storia. Se il giocatore vuole, è possibile accedervi… ma in tal caso non sarà possibile salvare. Per quanto mi riguarda questa sezione è molto utile se si vogliono rileggere alcuni eventi di gioco, ma se volete avanzare nella storia questa sezione non fa per voi.

Tips

In questo videogioco – nel quale sono presenti aerei, treni ed androidi a forma di bambine – è abbastanza normale sentirsi confusi e disorientati (anche perché molte volte la storia parte dal presupposto che il giocatore sia a conoscenza di determinati dettagli). Per ovviare al problema è presente questa sezione accessibile più o meno sempre, la quale permette di capire i vari elementi narrativi. La sua utilità si rivela soprattutto con l’implementazione delle Parole Chiave: quando nel gioco i personaggi dicono qualcosa di insolito o tecnico, sarà possibile leggere la sua descrizione nella sezione Tips attraverso l’uso di un solo pulsante. Questo risulta particolarmente utile, specialmente nelle prime fasi di gioco.

Maitetsu Pure Station
Così come altri elementi di questo gioco, anche i Tips andranno sbloccati col passare del tempo.

Maitetsu: Pure Station risulta quindi una Viual Novel estremamente corposa… ma quali sono i suoi difetti? Per quanto mi riguarda, tutto risiede nella gestione dell’adattamento per Nintendo Switch. Giocando il titolo su questa piattaforma, infatti, mi ha permesso di notare che il touch screen è stato usato in modo decisamente altalenante, e la gestione dei comandi in alcune sezioni del gioco possono risultare poco chiare. Va detto che è presente un manuale di gioco, ma il suo approccio è molto inusuale rispetto ad altri, e rischia di confondere leggermente i giocatori. Concludendo, non vi è un adattamento italiano ed il testo risulta piccolo in qualsiasi modalità, specialmente la sezione Tips.

Ci sarebbero altri dettagli degni di nota circa questo gioco, ma vorrei fermarmi qui. Concludendo, cosa posso dire di Maitetsu: Pure Station? Dopo aver completato quasi tutte le narrazioni alternative, posso dire che siamo di fronte ad un titolo inaspettatamente complesso in termini di contenuti. Giocandolo, infatti, si nota che la narrazione è estremamente interessante – a parte qualche elemento che può risultare esageratamente strano e sensuale – e ricca di elementi decisamente accattivanti. Come detto prima, il gioco presenta una quantità di contenuti niente male (come immagini, storie alternative e musica), che permette di capire come mai sia stato proposto ad un prezzo insolitamente elevato. Comunque sia, la versione per Nintendo Switch non spicca come vorrebbe, e la mancanza di un adattamento italiano danneggia particolarmente l’accessibilità verso questo titolo. Se siete amanti del genere credo che questo titolo possa fare per voi… ma attenzione: se fate fatica con l’inglese il prezzo di lancio potrebbe risultare esagerato.

Maitetsu Pure Station
Maitetsu: Pure Station – Recensione
PRO
Quantità di elementi nel gioco inaspettatamente elevata
Tante storie narrative differenti, ciascuna con diverse longevità ed approcci
Longevità medio-alta
Elementi visivi e musicali accattivanti
CONTRO
Nella narrazione, l'interazione col giocatore è decisamente nulla
L'assenza dell'italiano si fa sentire
L'adattamento per Nintendo Switch risulta altalenante
7.7
Bello