Non importa in che anno siamo, i metroidvania non passano mai di moda. Genere rimasto fondamentalmente inalterato negli anni, ha influenzato molto i vari sviluppatori della scena indie. Infatti, su queste pagine abbiamo trattato vere e proprie lettere d’amore al genere, come Alwa’s Awakening, o vere e proprie esperienze al cardiopalma in un’atmosfera che dire particolare sarebbe un eufemismo, come in Blasphemous. Il 29 Gennaio, gli sviluppatori italiani Digital Tales hanno rilasciato un metroidvania decisamente particolare, con una personalità particolarmente spiccata. Bookbound Brigade infatti, non solo si presenta subito con un artwork delizioso, ma anche la storia che fa da cornice al gioco vero e proprio spicca per originalità.
Roland Barthes, per usare una metafora, parlava di un ‘libro della letteratura’, dove erano racchiuse tutte le storie mai scritte. Tuttavia, questo libro, al contrario di quelli classici, poteva essere aperto in qualsiasi punto, perché gli accessi al mondo letterario sono numerosi. Senza soffermarci sul significato di questo, Digital Tales sembra aver preso questo concetto e l’ha utilizzato come pretesto per raccontare una storia. Immaginate se il ‘libro della letteratura’, o Tomo dei Tomi come viene chiamato nel gioco, venisse rubato. A quel punto, l’unico modo per salvare le storie dell’umanità è quello di chiamare la Bookbound Brigade. Come dice il nome stesso, questa brigata è davvero ‘legata’ come un libro.
Ovviamente, anche i membri della Bookbound Brigate fanno parte del mondo letterario. All’inizio, il giocatore controlla Robin Hood, Re Artù, Dracula, Sun Wukong, e Dorothy dal Mago di Oz. Nel corso dell’avventura, si recluteranno altri personaggi, fino ad un massimo di otto.
Dal punto di vista del gameplay, Bookbound Brigade si presenta come un metroidvania solido con qualche elemento platformer. Come da classico metroidvania, anche qui l’acquisizione di nuove abilità comporterà delle possibilità di movimento aumentate che consentono di raggiungere aree prima irraggiungibili. Per esempio, Dracula può aprire il suo mantello permettendo così di fare un doppio salto. Cosa ovviamente più interessante di questo gioco è la dinamica del personaggio controllabile, che in realtà sono 5 o più. Nel corso del gioco, si acquisiscono anche delle abilità che permettono di cambiare la formazione della squadra. Questo elemento risulta importante in alcune sezioni platform dove bisognerà cambiare formazione rapidamente in determinate circostanze.
Il combattimento, invece, è abbastanza semplice, anche se rappresenta l’aspetto più negativo di questo gioco. Il giocatore ha a disposizione solo un attacco, che si effettua premendo il tasto Y. Dato che controlliamo un letteralmente un mucchio di personaggi, attaccare significa farlo con tutti quanti. Questo avviene premendo ripetutamente il tasto d’attacco, così da eseguire quello che il gioco identifica come combo. Purtroppo, data la mole della brigata, a volte risulta difficile evitare tutti gli attacchi, dato che spesso e volentieri il giocatore sarà esposto da un lato.
Ma il problema vero con il gameplay è più sul piano tecnico che altro. La versione Switch infatti a volte soffre di un calo di framerate, e a volte i controlli non sono particolarmente reattivi. Così, nelle sezioni platform dove bisogna cambiare formazione rapidamente, o ancora peggio durante alcune boss battle dove il giocatore deve fare altrettanto, c’è possibilità di venire puniti per un errore che non è stato effettivamente commesso dal giocatore.
Tolto l’aspetto puramente tecnico che molto probabilmente migliorerà con qualche patch, sia l’aspetto artistico che sonoro sono realizzati splendidamente. Il mondo di Bookbound Brigade è vivo, pulsante, con molta personalità. Con lo stratagemma che ci si muove all’interno del mondo letterario, il giocatore incontrerà molti personaggi famosi dei romanzi, da Giovanna D’Arco a Don Chisciotte. Lo stile spensierato e colorato dei vari disegni e ambientazioni influenza pure il modo in cui la storia viene raccontata. Infatti, il tono è sempre molto leggero ed umoristico, e sono molti i momenti divertenti che questo gioco regala. Questo è anche dovuto ad una scrittura molto solida, capace di reggere il passo e di non scadere mai nel cringe.
Come accennato due paragrafi sopra, la versione Nintendo Switch di questo gioco soffre un po’ dal punto di vista tecnico. Dal punto di vista grafico, non c’è molta differenza fra giocare a Bookbound Brigade in portatile o nel dock. In ogni caso, poco cambia, dato che ogni tanto il gioco ha qualche singhiozzo. Tuttavia, personalmente ritengo che questo gioco dia il meglio di sé in versione portatile.
In conclusione, Bookbound Brigade è un gioco tutto italiano che fa della letteratura il suo concetto centrale, e la usa come stratagemma per raccontare una storia che riesce a catturare sin dalle prime battute. A questo punto ci pensa un gameplay non particolarmente innovativo, ma comunque in grado di regalare le classiche soddisfazioni da metroidvania. Mentre l’artwork in generale risulta decisamente delizioso, dal punto di vista tecnico il gioco mostra qualche punto debole. Questo specialmente se queste incertezze accadono in momenti concitati dove bisogna eseguire una determinata azione al momento giusto. In ogni caso, tolto questo piccolo dettaglio, con Bookbound Brigade ci troviamo di fronte ad un metroidvania indie con una personalità molto forte, con una quantità molto elevata di momenti folli e di battute così ridicole da risultare geniali. Certo, dal punto di vista del sistema di combattimento si poteva fare qualcosa di più, ma in generale, le dinamiche di gruppo sono gestite bene. A questo punto non c’è molto da attendere: se siete fan dei metroidvania e non ne avete mai abbastanza, tenete d’occhio Bookbound Brigade, gioco che non ha niente da invidiare ad altri indie metroidvania più blasonati.
