Call of Juarez: Gunslinger

Call of Juarez: Gunslinger – Recensione

Il gioco che stiamo per trattare è un videogioco che sicuramente avrete già sentito nominare anni fa, ma c’è un dettaglio che lo riguarda che molti non conoscono. Call of Juarez è una saga sparatutto iniziata nel 2006 che ha proposto un totale di quattro capitoli che, assieme, hanno trattato il mondo del vecchio West in maniera diversa fra loro. Il capitolo che andremo a recensire parlerà proprio di questo mondo… ma riuscirà ad essere divertente? Scopriamolo assieme!

Call of Juarez: Gunslinger
La narrazione di questo videogioco è molto particolare. Essendo la “manifestazione” del racconto del protagonista, la storia e l’ambiente possono letteralmente trasformarsi. Un dettaglio interessante, che risulta assai simpatico

Siamo nel 1910, ed un cacciatore di taglie chiamato Silas Greaves (personaggio non esistito realmente) entra in un saloon. Molti lo acclamano e gli offrono da bere, e per ringraziarli inizia a raccontare tutto quello che gli è successo. Il giocatore sarà quindi trasportato nel passato, ed interpretando Silas dovrà riuscire a raggiungere i propri obiettivi affrontando pericolosi briganti e personaggi storici del calibro di Butch Cassidy e Billy the Kid.

Call of Juarez: Gunslinger è ambientato nel vecchio West tra la metà del 1800 e gli inizi del Novecento. Interpretando il cacciatore di taglie Silas Greaves il giocatore dovrà usare le proprie abilità di mira e pazienza per sconfiggere ogni avversario nelle vicinanze, al fine di raggiungere l’obiettivo di turno. Di conseguenza, il gameplay è piuttosto semplice: il giocatore deve raggiungere l’obiettivo senza morire.

Silas è un ottimo pistolero, e questo si può notare attraverso la sua adattabilità nella gestione delle armi. Il giocatore, infatti, potrà utilizzare pistole semplici, fucili ed armi da precisione al fine di affrontare tutti gli avversari, i quali cercheranno di nascondersi mentre crivelleranno il giocatore. Attraverso l’ambiente circostante sarà necessario nascondersi e colpire al momento giusto, al fine di raggiungere la fine senza sperperare troppo le proprie munizioni. Con ZL si potranno mirare i bersagli sfruttando anche i sensori di movimento, e questo permetterà di assicurarsi di bersagliare il nemico. Ogni avversario ha una resistenza più o meno elevata, ma un colpo alla testa (chiamato Headshot) lo eliminerà subito, ed in tal modo sarà possibile aumentare il punteggio a fine capitolo.

Call of Juarez: Gunslinger si propone come un classico sparatutto in prima persona, ma ci sono alcuni dettagli da tenere in considerazione. Partiamo da quello più legato al gameplay: l’Esperienza. Giocando, infatti, il giocatore otterrà Esperienza eliminando i vari nemici, ed in tal modo potrà accedere a vari potenziamenti. Questi si dividono in tre categorie, e permettono di ottenere bonus come aumento dei proiettili oppure maggior precisione e danno. Il proprio personaggio potrà diventare abbastanza forte da poter sconfiggere anche gli avversari più imprevedibili, e sarà un ottimo modo per riaffrontare il titolo nella “New Game +“.

Il secondo pregio di Call of Juarez: Gunslinger è l’ambientazione. Come detto precedentemente, il giocatore si ritrova nel Vecchio West tra l’Ottocento ed il Novecento, ed incontrerà molti personaggi storici di quell’epoca. Tutto questo aumenta ovviamente l’immedesimazione, ma saranno le Pepite della Verità a rendere il tutto particolarmente emozionante. Questi sono veri e propri collezionabili, utili per esplorare la storia di quel periodo storico attraverso aneddoti e vicende. La ricerca di queste pepite non ha solo un valore narrativo e storico, ma è anche il miglior modo per esplorare il mondo di gioco. Esso, infatti, è spesso lineare… ma se il giocatore proverà ad esplorare ogni singolo passaggio potrebbe scoprire dettagli interessanti.

Call of Juarez: Gunslinger
Call of Juarez: Gunslinger presenta una curiosa animazione in “cel-shading”, che rende il prodotto “fumettoso”. Da notare la presenza di alcune sezioni di timeskip, che hanno lo scopo di dare al titolo una sensazione molto simile ai classici film western.

Come ogni opera West che si rispetti, anche in questo caso sarà possibile affrontare veri e propri duelli. Questi possono essere considerati come un minigioco nel quale il giocatore deve tenere sott’occhio il proprio avversario, al fine di eliminarlo. Attraverso il control stick destro si continua a mirare il volto del nemico, mentre con l’analogico sinistro si muove la propria mano. Appena l’avversario estrarrà l’arma sarà necessario premere la giusta sequenza di pulsanti al fine di sparare per primi, evitando così di morire. In questo modo si esegue una “Uccisione Onorevole, che aumenterà ulteriormente il punteggio.

Quali sono, però, i difetti di quest’opera firmata Techland? Partiamo dall’Intelligenza Artificiale. La maggior parte dei nemici di questo videogioco, infatti, tende a seguire un pattern molto preciso, ed anche se sono precisissimi tendono a rimanere fermi in un punto, diventando facili bersagli del giocatore. Secondo, ed ultimo, dettaglio da sottolineare è la mancanza di una varietà d’impatto. Se tralasciamo la narrazione e tutto ciò che comporta, infatti, il gioco tende ad essere poco variegato. Oltre alla modalità Storia (la quale non presenta sempre una grandissima varietà di situazioni) il giocatore può affrontare modalità Arcade ed i Duelli… ma anche se sono abbastanza ricche di contenuti non risultano accattivanti. Una maggior varietà avrebbe permesso al titolo di risultare particolarmente interessante e rigiocabile, ma nel momento in cui saranno state prese tutte le Pietre della Verità ci saranno poche altre motivazioni per riprendere il gioco in mano. Vorrei concludere sottolineando che non ho nulla da dire per quanto riguarda la conversione su Nintendo Switch, dato che il gioco risulta fluido e senza troppi problemi di frame rate. Comunque sia, potrebbe essere una buona idea modificare le opzioni di gioco, dato che non escludo che molti di voi potrebbero trovare le impostazioni predefinite semplicemente “inefficaci”.

Concludendo, dopo quasi sei anni dalla sua prima pubblicazione Call of Juarez: Gunslinger raggiunge le console Nintendo. Il titolo, per quanto semplice e con una varietà di contenuti abbastanza bassa rispetto ad altri titoli dello stesso genere, punta sul giocatore singolo proponendo una narrazione interessante, la quale viene condita con fatti storici che incuriosiranno molte persone ad approfondire le vicende narrate. Il gioco risulta spesso fluido e adatto a tutti grazie ad un gameplay semplice che accontenta tutti, dagli amanti degli Headshot a chi vuole soltanto lanciarsi sugli avversari. Va detto che ci sono vari difetti da tenere in considerazione, ma il prezzo di lancio (€19,99) è accettabile. Call of Juarez: Gunslinger è un videogioco adatto agli amanti del West ed a chi apprezza il genere, e con la sua semplicità potrebbe persino avvicinare i novizi. Acquisto consigliato.

Call of Juarez: Gunslinger
Ritornando al discorso delle “citazioni ai film West” e simili, il giocatore avrà la possibilità di rallentare il tempo per colpire con maggior precisione i bersagli (Pulsante L) e, se si riempie la barra a destra che raffigura un teschio, sarà anche possibile schivare il “proiettile fatale” di turno, con un risultato simile a quello che si può vedere in Matrix.
Call of Juarez: Gunslinger
Call of Juarez: Gunslinger – Recensione
MODUS OPERANDI: ho giocato il titolo in questione grazie ad un codice download ricevuto gentilmente dal team di sviluppo. Ho completato il gioco in una decina d'ore cercando di ottenere quante più Pepite della Verità possibili, ma sono convinto che la durata oscilla in base a quanto si voglia cercare di andare in profondità. L'approccio base è sicuramente interessante ed accattivante, ma va comunque evidenziata una varietà generale bassa, che non permette al titolo di spiccare appieno. Rimane comunque un bel titolo, consigliato a tutti quanti.
PRO
CONTRO
7.8
Good job