Let's Sing 2020 - Recensione

Negli anni passati, soprattutto in concomitanza del grande successo firmato Nintendo grazie all’innovativa Wii, ci fu un vero e proprio avvento di una miriade di party game che inondarono il mercato del videogames. Tutti in casa ne avevamo almeno uno, non era raro vedere chi faceva yoga o giocava a tennis tra le propria mura domestiche, ma quello che fece più successo in fatto di vendite fu sicuramente Guitar Hero.

Il gioco in questione permetteva, grazie al suo bundle, di suonare una chitarra composta da cinque tasti e un centrale, da premere in corrispondenza delle note segnalate a video, ricreando dunque delle famose canzoni. Dopo Guitar Hero arrivò anche Band Hero che ci donava anche basso, batteria e microfono per ricreare un vero e proprio gruppo musicale ma è proprio l’ultimo strumento ad avere avuto dei giochi ad esso dedicato.

Let's Sing 2020 — Marshmello & Anne-Marie hanno creato una canzone davvero orecchiabile!

A volte dimenticato, a volte sopravvalutato, ma il microfono è la vera anima dei party game che vedono nel karaoke il vero apice del divertimento in compagnia. Troppo spesso i giochi, che vedevano nel microfono il vero protagonista, sono stati bistrattati e velocemente destinati all’oblio: Singstar è definitivamente morto, a meno di risorgimenti improvvisi, e l’unica creazione che ancora fa compagnia ai provetti cantanti è Let’s Sing della software house francese Voxler.

Questa saga, che vide nascere il suo primo capitolo nel lontano 2012 proprio per Nintendo Wii, può contare su ben otto capitoli, compreso questo Let’s Sing 2020 che debutta su Nintendo Switch e PS4 scontentando di fatto solo l’utenza Microsoft e quella PC orfane di un capitolo ufficiale.

Questo genere non dovrebbe essere sopravvalutato e fa bene Voxler a crederci; è divertente sia da solo che in compagnia e può animare intere giornate… sempre che la vostra voce regga immune ad ore di canto.

Io canto, le mani in tasca e canto…

Questo genere basa tutta la sua forza sulla tracklist che non deve essere povera di brani storici sapientemente mixati con le hit del momento ma soprattutto deve saper offrire una buona base inclusa con il gioco per poi espandersi con gli ovvi pacchetti da scaricare tramite dlc.

Let’s Sing 2020 vanta ben trenta brani ma tendenti principalmente ai brani più freschi lasciando scontenti chi ama i grandi classici o artisti di maggior peso. C’è la malinconica Wolves di Selena Gomez, la travolgente No Roots di Alice Merton, la ballade Shotgun di George Ezra, la dance di One Kiss firmata dal duo Calvin Harris/Dua Lipa e molte altre ancora… tutte queste canzoni faranno la felicità degli under trenta.

Per i più vecchietti sono a disposizione la mitica Wannabe delle Spice Girls che si presta a cantate di gruppo, l’immortale e difficilissima The Show Must Go On dei Queen, la romantica Angels di Robbie Williams, il rock dei Linkin Park con Numb e poche altre; c’è quindi un’assenza di gruppi storici e canzoni immortali per quanto riguarda la musica che conta, gli evergreen che non devono mancare mai e che purtroppo, in questo capitolo, latitano.

Ovviamente poi quello che per me è un difetto, per un’altra persona con magari gusti musicali totalmente differenti dai miei, potrebbe essere un pregio di non poco conto ed è comunque un qualcosa che può essere compensato grazie all’uscita di dlc a pagamento che mai come in questo caso, sono giustificati.

La cosa che mi fa storcere il naso, soprattutto per la storia, la grandezza ed il peso che la musica italiana ha nel mondo, è la mancanza di brani nostrani sia sulla tracklist ufficiale che sui dlc a pagamento ed è un vero peccato visto che la versione francese e tedesca contengono molti brani dei paesi a loro destinati.

Dateci le canzoni italiane!

Gameplay che vince non si cambia; anche Let’s Sing 2020 non rivoluziona quanto di buono già visto nei precedenti capitoli ed in altri giochi del genere. Abbiamo un menu’ semplice ed intuitivo dove potremo scegliere le varie modalità, i brani da affrontare e ovviamente configurare il nostro microfono (usb e tramite app dedicata).

Le modalità sono tutte abbastanza divertenti: la Classic, che permette fino a quattro giocatori di cimentarsi su alcuni brani iniziali, cercando di arrivare ad acquisire il maggior punteggio possibile sbloccando così altri brani e le versioni strumentali di quelle già presenti; la World Contest, in cui potremo gareggiare contro il resto del mondo cercando di scalare le classifiche e diventare i migliori del pianeta; la Mixtape 2.0, in cui dovremo affrontare i brani sapientemente mixati tra loro e a scelta casuale; la Feat in cui potremo duettare con un nostro partner reale o virtuale e quello che conterà maggiormente sarà il grado di sintonia con l’altro ed infine la Jukebox che ci metterà di fronte ad una serie di brani da cantare in relax.

Ovviamente non manca il nostro profilo, con un personaggio da scegliere che ci rappresenterà, dove potremo analizzare tutti i progressi e capire dove possiamo migliorare o semplicemente se la nostra intonazione è degna dei migliori al mondo.

La grafica è davvero ben fatta, curata e lineare, cosa importantissima per un gioco del genere che non ha bisogno di chissà quali effetti ma semplicemente di molti colori e pulizia. Non ho riscontrato lag o problemi di latenza ma, ad essere sincero, non sono riuscito a trasformare il mio smartphone in un microfono con l’app proprietaria del gioco, problema che sembra essere comune per chi ha questa versione del gioco.

Un vero peccato insomma così come il fatto di non aver inserito un vero e proprio multiplayer online che avrebbe reso questo Let’s Sing 2020 un vero must have per gli amanti del genere; invece sembra che tutto è stato fatto per effettuare il compito cercando di arrivare alla sufficienza o poco più.