Romancing Saga 3

Romancing SaGa 3 – Recensione

L’effetto nostalgia è sicuramente qualcosa di comune ad un grande numero di giocatori. Questo sentimento è esattamente quello che spinge alcuni ad indirizzare la propria attenzione su giochi che provengono da un’altra epoca della storia videoludica. Mentre ci sono molti sviluppatori indie che si ispirano fortemente a questi giochi per riproporre veri e propri tributi ai capisaldi di vecchi generi (vedi Alwa’s Awakening), o riproporli in una salsa più moderna (come Hollow Knight, o Salt & Sanctuary). Altri sviluppatori ben poco indie, come Square-Enix, possono vantare quegli stessi capisaldi nel proprio portfolio. Ed infatti, tra le molte remastered che ci sono state proposte ultimamente dallo studio nipponico, ecco arrivare su Nintendo Switch Romancing SaGa 3. Questa è la prima volta che arriva Romancing SaGa 3 in Occidente, ovviamente completamente localizzato. Perciò, questa è la prima volta che i giocatori occidentali, e soprattutto gli appassionati di JRPG (e specialmente quelli dal gusto retrò) possono mettere le mani su questo titolo decisamente insolito rispetto ad altri JRPG dell’epoca.

Romancing SaGa 3 può essere visto come una sorta di archetipo di Octopath Traveler. Infatti, esattamente come accade nell’ultimo gioco dei produttori di Bravely Default, il giocatore deve scegliere un personaggio fra 8 disponibili, ognuno dei quali ha una propria prospettiva personale sulle vicende della storia. Alcune tra le storie di questi personaggi sono particolarmente diverse fra di loro. In aggiunta, nel corso del gioco ci sono più di una ventina di personaggi che è possibile reclutare, ognuno con una sua biografia e personalità. Nonostante il passare del tempo si fa sentire, specialmente nel modo in cui la storia viene raccontata, Romancing SaGa 3 si presenta come un’esperienza poco lineare. Questo aspetto, ovviamente, attribuisce al gioco un fattore rigiocabilità sostanzioso, dato che il giocatore potrebbe voler vedere da un’altra prospettiva come i vari eventi si intrecciano.

romancing saga 3

Dopo un ‘breve’ prologo iniziale, Romancing SaGa 3 concede subito al giocatore la possibilità di poter girare liberamente per la mappa, visitando città, dungeon, e così via. Questo tipo di libertà, però, potrebbe risultare un po’ eccessiva, dato che il gioco non dà molte indicazioni su quella che è la destinazione da raggiungere. E qui il gioco dimostra gli anni che ha sul groppone, presentando una struttura non particolarmente ‘user-friendly’; al tempo stesso, proprio per questa sua natura non molto facile da digerire, Romancing SaGa 3 si rivela un tipo di esperienza in grado di regalare molte soddisfazioni. In ogni caso, è inevitabile che i giocatori non particolarmente avvezzi a JRPG di vecchio stampo, possano ritrovarsi ‘persi’ tra le pieghe di una struttura di gioco che mostra decisamente i segni del tempo.

Il sistema di combattimento pure risulta alquanto singolare. Le battaglie, come da canone, vengono scandite da una progressione a turni, ed il party del giocatore può essere composto per un massimo di 6 personaggi, ma 5 saranno quelli effettivamente attivi durante gli scontri. Questi non acquisiscono nuove abilità o aumentano di livello in modo ‘classico’. Al contrario, i vari potenziamenti e nuove abilità vengono sbloccati in base a quello che fanno durante le battaglie. C’è da dire che, a volte, non è molto chiaro il motivo per il quale un personaggio sblocca una determinata abilità, creando un po’ di confusione a volte. Quando la salute di uno dei personaggi giunge a zero, questi saranno rimossi dal party e bisognerà quindi reclutarli di nuovo. Inutile dire che se il personaggio principale muore, si andrà in contro al game over.

romancing saga 3

Dal punto di vista della storia, Romancing SaGa 3 narra di un evento apocalittico che accade ogni 300 anni. Due volte in passato questa apocalisse era stata sventata, la prima volta da un eroe che è diventato malvagio, Archfiend, e 300 anni anni dopo da un’altra divenuta poi dopo nota come Matriarch. Anche se dal punto di vista generale, la storia non si presenta particolarmente originale, Romancing SaGa 3 è un JRPG decisamente ben scritto, con personaggi memorabili e vicende che, una volta che hanno preso il via, diventano particolarmente avvincenti. Dal punto di vista del comparto artistico, Romancing SaGa 3 è la remastered di un gioco uscito per SNES, e si vede decisamente. Il lavoro di restyling sulla grafica a 16-bit si vede, e il gioco riesce a regalare visuali e mappe che sono un piacere per gli occhi.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, Romancing SaGa 3 non è un gioco particolarmente esigente, ed infatti su Nintendo Switch gira che è una meraviglia. Come al solito, la possibilità di poterlo giocare in portatile da a questa edizione del gioco un valore aggiunto che altre edizioni non hanno. Soprattutto, vista la natura retrò di Romancing SaGa 3, giocarlo in modalità portatile l’ho trovato essere il modo migliore per godersi questo storico JRPG.

romancing saga 3

In conclusione, Romancing SaGa 3 è l’ennesimo remaster scaturito dalla nostalgia dei giocatori di rivivere le grandi esperienze del passato. Tuttavia, questo gioco ha uno status particolare: questa è infatti la prima volta che Romancing SaGa 3 giunge in occidente, completamente localizzato. Rispetto ad altri JRPG dell’epoca, questo titolo riesce a discostarsi, soprattutto per la non-linearità della storia. Certo, la struttura di gioco mostra tutti gli anni che ha, e a volte risulta abbastanza ostica, specialmente per quei giocatori non abituati ad esperienze simili. Al tempo stesso, però, Romancing SaGa 3 è uno dei grandi JRPG dei vecchi tempi, uno di quei giochi che nonostante gli anni, hanno ancora qualcosa da dire. Le somiglianze con Octopath Traveler, a livello concettuale almeno, si vedono, e provare con mano uno degli archetipi dei JRPG, in questa nuova versione remaster, può sicuramente risultare interessante.

Romancing Saga 3
Romancing SaGa 3 – Recensione
PRO
Molto atipico
Storia interessante
Personaggi ben caratterizzati
CONTRO
La struttura di gioco mostra i segni del tempo
Può essere un po' ostico da mandare giù nelle fasi iniziali
7.5
Buon JRPG, che però mostra i segni del tempo