La recensione che oggi vi propongo ha una storia buffa quanto travagliata. Tangle Tower, il gioco che stiamo per trattare, vede le sue origini nel 2014, con Detective Grimoire. Pubblicato verso il 2014 su PC e Mobile grazie ad SFB Games, si trattava di un gioco investigativo con elementi punta e clicca con elementi rompicapo, capace di intrattenere i giocatori con un design essenziale ma inaspettatamente fluido. Oggi, però, non sono qui per parlarvi di quel videogioco, ma del suo seguito. Dopo averci rivelato le nuove potenzialità di questo team di sviluppo grazie a Snipperclips, la mia curiosità era salita alle stelle e per tale ragione ho deciso di fiondarmi in questa curiosa avventura. Dopo aver passato ore ed ore a capire il mistero di questo luogo, sono giunto ad una conclusione: Tangle Tower è un videogioco spettacolare, ma soltanto se si accettano i suoi compromessi. Proviamo a capire assieme il perché di questa motivazione!
Tangle Tower narra le vicende del Detective Grimore e della sua collega Sally, i quali raggiungono una casa dalla forma buffa chiamata Tangle Tower. Qui, infatti, è avvenuto un omicidio inspiegabile: Freya Fellow è stata trovata morta davanti al quadro che stava dipingendo, il quale sembra tenere in mano un coltello intriso di sangue. Il tutto avrà una svolta inquietante quando si scoprirà che la stessa Freya stava dipingendo col sangue, ed il fatto che si trovi eccessivamente vicino al quadro fa presagire l’esistenza di qualcosa di soprannaturale. I due investigatori dovranno setacciare tutta la casa per capire cosa stanno succedendo, e nel mentre si accorgeranno che qualcosa non quadra. Il tutto avverrà in un solo, unico giorno.
Tangle Tower è un videogioco punta e clicca investigativo nel quale si impersonano i due protagonisti della storia: Grimoire e Sally. L’obiettivo è quello di trovare la soluzione del caso, ma non sarà particolarmente semplice a causa degli abitanti – che sembrano tutti innocenti – e dei vari enigmi che appariranno. La coppia di protagonisti dovrà quindi usare abilità e cervello per superare le varie avversità.
Il mondo di gioco è diviso in “zone”, che rappresentano le varie aree della casa. Tramite i comandi di gioco, il giocatore può spostarsi da zona a zona, controllare i propri oggetti e toccare un qualsiasi elemento dello scenario per permettere ai protagonisti di interagire con esso. Questo permetterà al giocatore di esplorare al meglio il mondo circostante, e qualche volta si potranno ricevere indizi oppure enigmi. Tangle Tower propone una decina di indovinelli che richiederanno abilità ed attenzione da parte dei giocatori. Alcuni di essi saranno semplici, ma altri potrebbero risultare curiosamente ostici!
Il gioco, però, non si limita solo alla raccolta di indizi oppure al superamento di prove. Sarà infatti necessario interrogare tutte le persone presenti nella villa, al fine di ricavare da loro maggiori informazioni. Cliccando su di loro, infatti, il giocatore potrà chiedere loro testimonianze, opinioni sugli altri abitanti e mostrare loro prove. Tutto questo permetterà al giocatore di avanzare nella trama, al fine di completare l’indagine.
Qual’è il punto di forza di questo videogioco? Per quanto mi riguarda, è il comparto estetico, e si vede una grossa evoluzione rispetto il capitolo precedente. In questo videogioco i colori dell’ambientazione e dei personaggi risultano accesi, di forte impatto. Questo, unito ad un doppiaggio veramente efficace e ad un’animazione dei personaggi fluidissima, rende questo videogioco una gioia per gli occhi e per le orecchie. Ottime le musiche di sottofondo, che riusciranno ad intrattenere il giocatore senza risultare ridondanti.
Sfortunatamente, anche qui sono presenti dei difetti, e stavolta sono tanti. Partiamo da quello principale: la gestione di alcuni indovinelli. Di per sé il gioco propone prove di bassa-media difficoltà (ed è accettabile, dato che è stato deciso di abbassare la difficoltà in favore alla narrazione), ma in alcuni casi specifici la difficoltà aumenta in maniera inaspettata. Questo avviene perché il gioco, nel voler lasciare un alone di mistero su cosa bisogna fare, risulta comunque poco chiaro. Al fine di coinvolgere voi lettori, vi chiedo di guardare la foto qui in basso. Come potete vedere, in questo enigma sono presenti quattro orologi, che vanno girati per formare dei numeri. Come potete ben vedere il 3 è sull’orologio a sinistra, ma l’indizio dice che è a destra. Questo perché l’indizio non è riferito alla posizione dell’orologio, ma a quella delle lancette. Giustamente qualcuno di voi potrebbe dire “potevi arrivarci”, ma il problema è che in questi casi ho avuto la sensazione di non essere in grado di fidarmi dell’aiuto proposto, tanto che inizialmente ho creduto che ci fosse un errore di gestione dell’enigma. Ora che ve ne ho parlato difficilmente compierete il mio stesso errore, ma ho preferito avvisarvi.
C’è un altro dettaglio da tenere in considerazione: la longevità del gioco. Tangle Tower è un titolo che si può tranquillamente finire in 2-3 ore senza bisogno di aiuti, ma c’è un problema: nei cinque “capitoli” presenti, solo il primo è veramente corposo di cose da fare. Gli altri, purtroppo, sono molto più corti e con un ritmo eccessivamente più rapido del primo. Se all’inizio dovrete cercare gli indizi per risolvere la prima fase, dalla seconda in poi avrete già tutto quello che vi serve per procedere come dei missili. Oltre a questo, devo ammettere che non sono riuscito ad apprezzare il finale. L’ho trovato eccessivamente sbrigativo e con pochissime spiegazioni, tanto che in uno specifico punto del gioco ho avuto la sensazione di essermi perso una grossa parte della storia. Inoltre, i vari personaggi presenti vengono sviluppati bene ma allo stesso tempo poco sfruttati. Credo che il miglior esempio di tutto ciò sia Pikuniku: un gioco dall’inizio interessante ma dal finale eccessivamente veloce, incapace di spingere al massimo le proprie potenzialità.
Concludendo, dopo aver risolto il mistero che si cela a Tangle Tower posso dire che abbiamo davanti un gioco estremamente ben curato, ma che poteva fare di più. I personaggi proposti sono diversi e ben caratterizzati, e le animazioni – unite ad un design artistico e ad un doppiaggio fenomenale – rendono il prodotto impossibile da sconsigliare. Gli enigmi sono di buon livello, ed il giocatore difficilmente si ritroverà bloccato indipendentemente dalle sue abilità. Comunque sia, alcuni aiuti risultano inaspettatamente controproducenti, il ritmo diventa eccessivamente rapido e la stesura degli ultimi eventi non è convincente come vorrebbe. Alla fine non siamo di fronte ad un videogioco brutto, ma la sua incapacità di spiccare mi obbliga a metterlo in un limbo, fra il distinto e l’ottimo. Ora però tocca a voi lettori rispondere ad una domanda: dopo tutto quello che avete letto, vale la pena acquistarlo al prezzo lancio di 16,79 €? A voi la scelta.