Little Town Hero

Little Town Hero – Recensione

Molti anni fa, quando doveva uscire il film “Avengers” (2012), avevo sentito che l’attore Edward Norton – colui che aveva interpretato Hulk nell’omonimo film del 2008 – aveva deciso di lasciare il ruolo in favore di Mark Ruffalo spiegando che “non voleva che il personaggio di Hulk gli si cucisse addosso“. Questo evento – per quanto possa essere o meno condivisibile – mi ha fatto spesso riflettere sull’approccio che ha Game Freak con i Pokémon. Siamo tutti d’accordo nel dire che quello è sicuramente il brand più importante per loro, ma difficilmente hanno rilasciato videogiochi che non facessero parte di quella saga e con una qualità simile. Negli anni scorsi abbiamo visto qualche loro progetto differente come Harmoknight e Tembo, ma pochi di questi sono stati capaci di avere un potente impatto. Per questo motivo ero molto curioso sullo sviluppo di Little Town Hero, e speravo con tutto il cuore che questo videogioco sarebbe stato in grado di togliere a Game Freak l’adesivo che ormai si sono attaccati per tanti, troppi anni. Ci saranno riusciti? Scopriamolo assieme!

Little Town Hero
Allenamenti con i soldati, malmenare i propri rivali, prendersi una strigliata dalla propria madre e buttare giù un mostro. Tutto normale insomma!

Little Town Hero narra le vicende degli abitanti di una piccola cittadina, la quale è caratterizzata da un sistema di regole decisamente particolare. Gli abitanti, infatti, sono obbligati a non lasciare il proprio villaggio! Questo va bene per tutti, ma a dirla tutta qualcuno non sembra d’accordo. Il protagonista, assieme al suo gruppo di amici, cercheranno di trovare un modo per esplorare il loro mondo… e nello stesso momento dovranno scoprire un oscuro mistero. Alcuni mostri stanno invadendo il villaggio, ed altri si nascondono nei panni di tenere creature. Non solo sarà importante eliminarle… ma bisognerà scoprire l’origine di questa nuova minaccia.

Little Town Hero si propone al pubblico come un semplice RPG, nel quale il protagonista – che chiameremo Axe – vivrà una serie di avventure che lo porteranno ad esplorare i misteri del suo villaggio. Axe avrà quindi la possibilità di esplorare il piccolo villaggio in cui abita, e col passare del tempo potrà aiutare chiunque incontri attraverso delle richieste secondarie. Indipendentemente da ciò, Axe sarà oggettivamente coinvolto in una serie di eventi che lo porteranno ad completare delle particolari richieste, che gli permetteranno di avanzare nella storia.

Mentre il giocatore avanza nella trama scoprirà non solo nuovi frammenti di storia, ma dovrà anche sconfiggere alcuni temibili avversari. È proprio in questi momenti che esce il vero nucleo di questo gioco: il combattimento.

Il sistema di combattimento di Little Town Hero è particolare, dato che riesce ad unire vari generi tra loro. I combattimenti – che presentano sempre una struttura 1 VS 1, si basano sul concetto di idee. Ad ogni turno, infatti, il giocatore avrà a disposizione un numero X di balloon chiamati Izzit. Questi sono vere e proprie idee su come agire in battaglia, ma non sono ancora realizzate. Per fare questo sarà necessario spendere un certo numero di “power” per trasformarle in Dazzit. Ogni Dazzit ha una statistica di Attacco ed una di Difesa, le quali vanno a scontrarsi col Dazzit dell’avversario. Se l’Attacco del proprio Dazzit supera la difesa del Dazzit nemico, quest’ultimo verrà distrutto.

Little Town Hero
In Little Town Hero non esiste un vero e proprio “livello” per il protagonista, ma si possono ottenere “Eureka Points” in base all’andamento degli scontri. Il giocatore potrà spendere questi punti per potenziare alcuni Izzit, e devo ammettere di aver apprezzato la scelta di dare Eureka Points al giocatore anche se perde lo scontro. In tal modo il giocatore riuscirà – in un modo o nell’altro – a vincere la battaglia!

La gestione dei Dazzit è cruciale nella fase di combattimento, dato che qualsiasi scelta può avvicinare il giocatore o meno alla vittoria. Questo perché esistono tre tipi di Dazzit: quelli rossi (dedicati alla lotta), quelli gialli (legati alle difese) e quelli blu (che attivano sempre effetti secondari). La combinazione di questi tre tipi di Dazzit deve permettere al giocatore di rompere tutti i Dazzit nemici, al fine di avere un “All Break”. In questo caso saranno presenti due opzioni. Se il giocatore non ha Dazzit rossi inutilizzati, otterrà un BP – utile per gestire meglio le Idee del protagonista in battaglia -… ma se ha la possibilità di usare un Dazzit rosso potrà attaccare direttamente il nemico, eliminando così la sua Energia. Come molti altri videogiochi, se l’Energia dell’avversario si esaurisce, il giocatore vince lo scontro.

Il combattimento di Little Town Hero presenta spesso questa struttura, ma in alcuni casi il gioco “evolve”, proponendo la sua forma più completa. Quando bisogna affrontare determinati avversari – specialmente i mostri – ad ogni fine turno darà possibile “lanciare un dado” che indicherà un valore Z. A seconda di questo valore Axe potrà letteralmente spostarsi in battaglia, raggiungendo nuove aree. Queste sono spesso contrassegnate da una piccola icona, e permetteranno al giocatore di ottenere vari vantaggi. In alcune zone, per esempio, è possibile chiedere aiuto agli abitanti, in altre si potranno combinare i Dazzit con l’ambiente per ottenere effetti speciali, in altri luoghi ancora si avrà l’occasione di imparare Izzit speciali, che vi faciliteranno lo scontro. Questo insieme di attività non solo è legato al titolo di questo videogioco (dato che l’Eroe viaggia per la piccola città mentre combatte per ottenere aiuti), ma da’ al gameplay stesso qualcosa di speciale ed inusuale. Il sistema di combattimento non è quindi un vero e proprio RPG, ma una sorta di gioco da tavolo puzzle nel quale si usano le proprie abilità strategiche per raggiungere la vittoria. Il risultato finale mi ha ricordato per certi versi SteamWorld Quest, ed ho apprezzato questa scelta.

Quali sono i difetti di Little Town Hero? Vari, a dirla tutta. Partiamo dalla lingua. Il gioco di Game Freak presenta solo le lingue Inglese e Giapponese, ed in molti casi il testo è strettamente legato al lessico. Non è raro, infatti, trovarsi di fronte ad un linguaggio informale ed amichevole, legato al parlato comune inglese. La trama risulta comunque facile da seguire, ma devo ammettere che in alcune sezioni di gioco ho fatto fatica ad orientarmi. Tralasciando questo caso, la gestione della sezione Quest nel menù di gioco non mi è piaciuta molto a causa della sua natura confusionaria, ed i combattimenti risultano spesso inutilmente lunghi sotto certi punti di vista. Se tralasciamo la parte in cui il giocatore deve gestire i vari Izzit-Dazzit, le fasi di spostamento area e di scelta da parte del nemico dei vari Dazzit risultano a lungo andare “lunghe”, ed in alcuni casi non mi sarebbe dispiaciuto velocizzare i tempi. Per quanto riguarda le musiche, invece, non ho nulla da dire. Little Town Hero vede la partecipazione di Toby Fox (che conoscerete sicuramente per Undertale e Deltarune) nella sezione musicale, ma non ho trovato tante sinfonie spettacolari. Certo, alcune sono degne di nota, ma per quanto mi riguarda non ho sentito lo stesso impatto di alcune delle musiche presenti nei giochi precedentemente citati. Come ultima cosa, ci tengo a segnalare che sono presenti piccoli difetti tecnici. Il gioco, infatti, scatta in alcuni punti specifici dell’avventura, la musica può avere problemi simili ed il personaggio può “scivolare” sul terreno per mezzo secondo. Sono difetti poco fastidiosi che potrebbero essere risolti con una patch, ma ci tenevo a segnalarveli.

Little Town Hero
Okay, questa è una informazione decisamente interessante! Ah, già: con questa foto avete la possibilità di vedere tutta l’area di gioco. Bisogna ammettere che è piccola, ma allo stesso tempo è carina e vivace.

Concludendo, cosa posso dire circa Little Town Hero? Sono contento che Game Freak abbia voluto provare qualcosa di un po’ diverso rispetto al solito, dato che il gameplay base non è per niente male. Se tralasciamo il sistema di combattimento siamo di fronte ad un RPG con una trama semplice ma efficace, ma appena si da’ uno sguardo agli scontri il risultato finale è decisamente convincente. La meccanica Izzit-Dazzit da’ al titolo una buffa sensazione di Puzzle Game, e la gestione dell’esplorazione della zona durante lo scontro aggiunge un pizzico di gioco da tavolo. Il tutto è condito da una buona dose di RPG, che fa decisamente il suo lavoro. Comunque sia, bisogna anche notare che non è esente da difetti. Little Town Hero presenta un sistema di combattimento interessante ma lungo e basato – su certi aspetti – alla fortuna, alcuni dettagli potevano essere gestiti diversamente e l’approccio dal punto di vista tecnico non è il massimo della vita. Il risultato, quindi, è quello di un videogioco con del potenziale e che propone qualcosa di curioso… ma non riesce a spiccare come vorrebbe. Acquisto consigliato, ma preferisco lasciare a voi la scelta se aspettare o meno uno sconto.

Little Town Hero
Little Town Hero – Recensione
PRO
Sistema di combattimento niente male...
Narrazione semplice e facile da seguire (a parte alcuni dettagli legati al linguaggio informale)
Ambiente di gioco ben curato, con personaggi interessanti e simpatici
Ritmo di gioco scorrevole, grazie alla gestione degli "Eureka Points"
CONTRO
... ma a lungo andare può risultare più lungo del necessario
Assenza della lingua italiana
A livello tecnico sono presenti delle imperfezioni
Alcuni dettagli potevano essere gestiti diversamente
7.6
Curioso!