Felix The Reaper

Felix The Reaper – Recensione

Non è la prima volta che vi parliamo di un videogame nel quale il tema della morte sia la colonna centrale dell’avventura, ed in ognuna delle precedenti occasioni abbiamo sempre avuto modo di apprezzare la delicatezza con la quale il team di sviluppo trattasse le vicende narrate per portare sulle nostre console una storia emozionante ed allo stesso tempo divertente. Spulciando nel mio curriculum qui su GameScore potete trovare numerose mie recensioni a riguardo, durante la stesura delle quali mi sono trovato da entrambe le parti della medaglia, vestendo i panni sia del tristo mietitore sia di un qualche individuo intenzionato a scongiurare tristi avvenimenti da questo generati. Pensate a Last Day of June, dove la potenza dell’amore ci richiama a fare il possibile per salvare la vita della donna che amiamo, o il particolarissimo The Sexy Brutale, ambientato in un Casinò nel quale l’obiettivo del prete protagonista è quello di impedire al personale di uccidere tutti gli ospiti presenti nel complesso. Dal lato completamente opposto ho anche avuto il piacere di narrarvi delle assurde vicende di Grim Fandango, dove il mietitore Manny farà di tutto per ritrovare la sua dolce Meche dopo averne perdute le tracce, o l’ancor più stravagante Flipping Death, in cui Penny viene scambiata per la sostituzione che la stessa morte aveva richiesto per potersi finalmente concedere una meritata vacanza sulla Luna.

Tutto questo ci porta a Felix The Reaper, nuovo titolo firmato Kong Orange ed edito da Daedalic Entertainment, una commedia romantica che ci racconta i retroscena della vita della morte. Ancora una volta il tema così delicato viene portato in divertimento grazie ad alcune trovate geniali che ne alleggeriscono l’impatto sul giocatore e, soprattutto, gli permettono di dare vita ad un intelligente puzzle game che vi assicuro è bene non sottovalutare affatto.

Felix the Reaper
Come si fa a non innamorarsi di questo bel bocconcino…

Felix ha un ruolo che non sembra proprio essergli stato cucito addosso; il suo lavoro lo obbliga a far visita agli individui per i quali il destino ha deciso che la loro vita dovesse giungere al termine, con l’obiettivo di manipolare il tempo e gli eventi per far sì che la morte si abbatta su di loro con tutta la sua spietatezza. Quello che però rende Felix assolutamente inadatto a questo tipo di professione presso il Ministero della Morte è da un lato la sua cotta segreta nei confronti di una delle dipendenti del Ministero della Vita (Betty), dove i dipendenti per ovvie ragioni devono portare a termine compiti diametralmente opposti ai suoi, unita ad una assoluta vitalità che lo contraddistingue dai suoi colleghi. Felix letteralmente non riesce a stare fermo, e passa le giornate in compagnia della sua adorata musica sparata in cuffia muovendosi come se il mondo fosse una grande pista da ballo. Tutto questo ovviamente non è visto di buon occhio dai piani alti, ma il nostro buffo protagonista non è proprio in grado di ignorare questo richiamo, e la bravura con la quale svolge il suo mestiere riesce a far tollerare questa sua particolarità.

I primi momenti in cui affiancheremo Felix in quello che è un tutorial a tutti gli effetti saremo catturati dalla sua vivace personalità, che sfocia in animazioni al limite della perfezione in grado di strapparci un sorriso anche nei momenti più impegnativi durante i quali stiamo cercando di capire come risolvere l’enigma di turno. Come anticipato Felix the Reapper è un fine puzzle game che cerca di sfidare il nostro intelletto proponendoci una serie di situazioni stravaganti all’interno delle quali dovremo guidare il mietitore ballerino per permettere alle sue azioni di innescare una catena di eventi il cui ultimo anello deve corrispondere alla morte del nostro obiettivo. Detta in questo modo sembra un’esperienza semplice e rilassante, ma non abbiamo fatto i conti con quelle che sono le leggi che regolamentano i nostri movimenti.

La musica è un puro accompagnamento, per cui non sarà un elemento in grado di condizionare i nostri spostamenti come per esempio avviene in Crypt of the NecroDancer o in un qualsiasi rhythm game. Quello che invece ci obbligherà a pensare molto bene come procedere è la conformazione del terreno, formato da una grande scacchiera sulla quale non ci si può muovere in diagonale, ed il fatto che Felix non può in alcun modo esporsi al sole. Bisognerà dunque tenere bene a mente queste due regole fondamentali durante tutto l’arco dei cinque capitoli che costituiscono l’avventura, ciascuno dei quali rappresenta un compito specifico che ci viene assegnato, e dunque pensare a tavolino ogni mossa per muoverci nell’ombra che noi stessi avremo generato sfruttando gli elementi ambientali presenti sul posto.

Felix the Reaper
Hey Felix, ti sembra il caso di ballare sul luogo di lavoro?!?

Ciascun livello viene scorporato in piccoli compiti da portare a termine, generalmente è necessario prendere un determinato oggetto e posizionarlo in un punto specifico della mappa, per avvicinarsi lentamente al fatidico momento in cui la povera vittima passerà a miglior vita. In tutto questo saremo in grado sia di raccogliere alcuni elementi ambientali per sfruttarli a nostro vantaggio, se necessario anche impilandoli uno sopra l’altro (allungando di conseguenza l’ombra generata da questi), sia di utilizzare una meridiana per far muovere a nostro piacimento la direzione del sole per consentire al paffuto protagonista di procedere verso il suo obiettivo. Non mancano teletrasporti e pulsanti con i quali aumentare la sfida, che si presenta tosta fin dal primo livello e, ad essere onesti, ci è sembrata seguire una curva di difficoltà decisamente irregolare.

Non è affatto semplice metabolizzare le meccaniche che stanno alla base del gameplay di Felix the Reaper, e per questo non è da escludere che in più di una occasione ci si ritroverà in difficoltà su come proseguire. In questo aspetto il gioco si dimostra abbastanza generoso, offrendo un sistema di aiuti che ci suggeriscono di volta in volta qual’è l’azione da svolgere per avvicinarci all’uscita dello stage. Purtroppo, non sempre questi suggerimenti si dimostrano risolutivi, quindi in alcune circostanze è quasi più semplice ricominciare da capo e pensare meglio a come procedere. Al termine di ogni sotto-stage verremo premiati con un numero variabile di teschi a seconda di quante volte siamo stati esposti alla luce, alla quantità di rotazioni che abbiamo fatto fare al sole e al numero di passi che sono stati compiuti muovendosi lungo il percorso. Raccogliere tutte queste medaglie non solo ci farà sentire dei provetti mietitori, ma ci concederà anche l’accesso ad alcune piacevoli sfide aggiuntive. Se in tutto questo non vi sentirete sufficientemente stuzzicati dalle situazioni pensate a tavolino dagli sviluppatori, sappiate che ogni livello offre anche una prova alternativa nella quale dovremo rivisitare l’ambiente di gioco per andare alla ricerca anche di tre medaglioni sapientemente posizionati sul terreno.

Felix the Reaper
Ogni volta che eseguiremo una delle azioni fondamentali per proseguire il gioco non mancherà di dimostrarcelo con un pò di festeggiamenti!

Inutile dirvi come la formula di Felix the Reaper si sposi alla perfezione con la natura ibrida di Nintendo Switch, che ci permette di prendere parte alle partite mordi e fuggi da questa offerte. Sull’ibrida Nintendo l’opera di Kong Orange si comporta in maniera egregia, senza alcuna esitazione o bug di sorta. L’unico dispiacere è quello di non poter sfruttare il touch screen della console, che si sarebbe prestato come perfetta modalità di controllo del gioco in modalità portatile. La sua mancanza si sente ancor più se consideriamo che la gestione della telecamera non ci è sembrata delle migliori, con l’analogico destro dedicato contemporaneamente sia alla rotazione che allo zoom. Non sono stati rari i momenti nei quali ci siamo trovati in difficoltà per ripristinare una visuale che ci permettesse di leggere al meglio la scena, e avremmo sicuramente apprezzato se una qualsiasi delle due azioni fosse stata assegnata ai tasti dorsali.

Nel complesso comunque Felix the Reaper è un vero e proprio gioiellino, con un comparto estetico semplice ma molto curato, nel quale traspare sia un eccezionale character design sia animazioni ed effetti in grado di valorizzare ogni singolo elemento presente su schermo. Anche a livello sonoro il lavoro svolto è eccezionale, con accompagnamenti musicali sempre adatti alle circostanze ed in grado di aggiungere brio all’azione. Apprezzabile la volontà di permettere al giocatore di scegliere in qualsiasi momento il sottofondo musicale, attraverso un pratico menu che ne valorizza gli autori mostrando una loro breve biografia.

Felix the Reaper
Ops! Ottimo lavoro!

Alla fine Felix the Reaper potrebbe essere un gioco in grado di appassionare tutti i tipi di giocatore, in particolare quelli che amano maggiormente le produzioni dove il livello di sfida è tarato verso l’alto. I ragazzi di Kong Orange sono riusciti a confezionare un perfetto mix di puzzle e divertimento, nonostante le poche meccaniche messe in campo per alimentare il suo particolare gameplay, dove il tutto viene accompagnato da una trama interessante e sicuramente stravagante. C’è da avvisarvi che il prezzo del biglietto non è dei più economici, stiamo pur sempre parlando di €24.99, ma riteniamo comunque il lavoro svolto meritevole di entrare a far parte dell’immenso parco titoli di Nintendo Switch (a anche delle altre piattaforme sulle quali il gioco verrà reso disponibile). Se volete dare fiducia al paffuto Felix tutto quello che dovrete fare è sincronizzarvi sull’eShop a partire dal prossimo 17 ottobre, noi nel frattempo rimaniamo in attesa delle sue prossime avventure.

Felix The Reaper
Felix The Reaper – Recensione
MODUS OPERANDI: Ho potuto provare Felix the Reaper in anteprima grazie ad un codice gentilmente offerto per la recensione, svolgendo tutti i livelli della storia e cercando di raccogliere quanti più teschi possibili. Ho trovato il gioco decisamente più complesso del previsto, ma questo non mi certo ha impedito di divertirmi anche grazie all'ottima caratterizzazione del protagonista del gioco.
PRO
CONTRO
8
Felix the rapper