Valfaris

Valfaris – Recensione

Circa due anni fa, quindi quasi agli esordi della piccola di casa Nintendo, Switch, ho avuto l’opportunità di provare e recensire un folle titolo che ci riportava con la mente a titoli del NES come Castlevania o Ninja Gaiden; platform puri che con la loro difficoltà erano in grado di spremere il videogiocatore a dare sempre il massimo e stare in tensione continua pena un pronto game over che faceva lanciare il joypad per terra o fuori dalla finestra. Questo titolo si chiama Slain: Back from Hell, frutto del duro lavoro ma soprattutto della fantasia di Andrew Gilmour che con questo gioco ha reso omaggio ai titoli anni ’90 dando comunque una propria personalità e caratterizzazione all’insieme e inondandolo di rosso porpora rendendo la violenza visiva la vera protagonista.

Valfaris
Valfaris si presenta bene fin dalla schermata iniziale!

Non si discosta di molto dal predecessore, anzi sembra quasi un seguito spirituale, questo Valfaris, nuova creazione della software house creata proprio da Gilmour, la Steel Mantis Games, che grazie anche alla collaborazione con Thomas Jenns torna a farci respirare atmosfere dark miste a sapore di platform 8/16 bit. Sfido a non pensare fin dalle prime battute di Valfaris che è chiara l’ispirazione di titoli come Ninja Gaiden con cui condivide la difficoltà per certi versi frustrante che in un crescendo fa arrivare il videogiocatore a volerne di più, quasi a diventare un masochista videoludico, per poi esultare irrimediabilmente al termine del livello che ci ha fatto penare ma lo ricorda anche in alcuni passaggi in cui l’omaggio risulta ancora più chiaro e forte.

Valfaris, edito da Big Sugar Games, arriva in versione digitale su tutte le console: PS4, Xbox One, Steam e Nintendo Switch sia in versione standard che in Deluxe Edition con la quale riceverete anche la colonna sonora e un artbook digitale; la versione fisica è invece esclusiva di PS4 e Switch che potranno contare anche sulla versione Signature Edition con tanti contenuti esclusivi come la colonna sonora su cd, due spille in metallo, un booklet con gli artwork del gioco, alcune cartoline ed ovviamente il gioco in cartuccia… e voi quale acquisterete?

Valfaris
La parola d’ordine è sempre la stessa… viuuuulenza!

Sangue, sangue a catinelle!

Perché quello che è certo è che Valfaris va acquistato, soprattutto se avete sopra i trent’anni e avete superato le grandi epoche dove i platform erano all’ordine del giorno ed erano fonte di grandi viaggi d’immaginazione; Valfaris vi farà tornare a quei tempi grazie anche ad una storia semplice ma che riesce a catturarci dal primo all’ultimo minuto. Infatti viene narrata la storia di una fortezza, un tempo vero e proprio paradiso terrestre dove la gente viveva in pace ed armonia, incredibilmente scomparsa dalle carte stellari galattiche, pianeta rispondente al nome di Valfaris.

Valfaris
Atmosfere dark e cupe sono le vere protagoniste!

Un figlio di quella terra di nome Therion, coadiuvato dalla fida assistente, parte alla ricerca del suo paese e, una volta trovato, scopre che il paradiso ha lasciato il posto all’inferno, le tenebre hanno sconfitto la luce e toccherà a lui abbattere il male che affligge Valfaris riportandolo all’antico splendore. Fortunatamente non dovremo farlo a mani nude e potremo contare su molte armi che durante la nostra avventura potremo potenziare o cambiare a nostro piacimento; le armi base come pistola laser e spada avranno un energia infinita mentre quelle secondarie e più letali avranno bisogno di maggiore energia che dovrà essere sempre ricaricata grazie alle varie kill che effettueremo.

I nemici che cercheranno di farci la pelle sono davvero svariati e ognuno agirà in maniera diversa, noi dovremo provare ad ucciderli tutti e ci riusciremo anche contrattaccando ai loro attacchi grazie ad uno scudo energetico, anch’esso dipendente da una buona dose di energia. Ovviamente il nostro Therion è molto atletico e potrà scalare, saltare e correre con un occhio particolare sempre a dove atterreremo perché basterà un salto mal calibrato per arrivare ad un pronto e veloce game over. Per non ricominciare completamente il livello troveremo in giro molte divinità grazie alle quali potremo salvare ma soprattutto ci caricheranno sia la salute che l’energia, davvero essenziali in questo Valfaris, che più avanti sembrerà sempre più uno spietato roguelike.

Valfaris
Usiamo la pistola o la spada? Andiamo di pistola va!

Un platform che assomiglia ad un roguelike!

Valfaris così come il precedente Slain: Back from Hell o lo si ama o lo si odia, non esistono vie di mezzo, ma verrà sicuramente apprezzato maggiormente dalla vecchia generazione videoludica ovvero quella cresciuta a pane, joypad ed imprecazioni… quei ragazzi che non riuscivano a salvare, che dovevano lasciare la console accesa per terminare il gioco, abituata alle cattiverie delle software house che sembrava godessero nel vedere le console rotte a suon di pugni.

Valfaris
Splatteroso questo Valfaris!!!

Il gameplay proposto da questa ultima creazione di Steel Mantis Games è proprio quello cattivo e puro tanto in voga negli anni ’90 che seppur immediato e con comandi semplici e alla portata di tutti, è adatto solo a chi ha i nervi saldi e riesce ad andare avanti senza danneggiare la Switch anche se gli sviluppatori hanno indorato la pillola inserendo molti punti di salvataggio sparsi nel gioco. La grafica è tutta completamente in pixel art, davvero ben fatta, con buonissimi effetti e con animazioni di grande effetto soprattutto durante le kill ricche di particolari (non è raro vedere parti di corpo che ancora zampillano sangue); il tutto è ovviamente proposto in Full HD 1080p nella modalità docked che si abbassano a 720p in portable con un frame rate che mi è risultato molto stabile e con pochi abbassamenti.

La trama non è eccezionale ma riesce comunque a regalare una motivazione per il prosieguo di Valfaris anche nella sua semplicità; inoltre il tutto è in italiano e questo la dice lunga sulla cura che il team mette nello sviluppo e nella localizzazione dei suoi giochi soprattutto di quest’ultimo che oltre la lingua del bel paese può vantare su altre quindici lingue accontentando davvero tutti. Musiche e sonoro sempre al top ma ormai siamo davvero abituati bene con questa software house con comunque sempre una predisposizione al genere Metal, anche qui ben presente e con brani ben sviluppati. La longevità è buona e da segnalare che con un futuro aggiornamento verrà regalata la modalità Full Metal con nemici ancora più cattivi e potenziamenti più blandi… una modalità davvero da brividi. La difficoltà è bella alta e non per tutti e l’unico neo di Valfaris è proprio questo, potrebbe portare molti alla frustrazione totale ma se veniva reso più morbido avrebbe perso irrimediabilmente tutto il suo fascino.

Valfaris
Valfaris – Recensione
PRO
Violenza e sangue... in pixel art!
Musiche sempre al top e ben eseguite
Italiano presente... ma anche altre 15 lingue!
CONTRO
Davvero cattivo come i platform anni '90
A tratti frustrante
7.5
Nervi saldi...