Untitled Goose Game

Untitled Goose Game – Recensione

Spesso e volentieri mi capita di fantasticare sui processi di creazione che hanno portato piccoli team indipendenti a dare vita alle loro idee all’interno del videogioco che ho per le mani in un determinato momento. In alcuni casi specifici, come quello relativo al titolo del quale vi parlerò in questa recensione, mi è quasi possibile immedesimarmi negli sviluppatori durante i loro numerosi brainstorming con i quali hanno definito ogni singolo elemento del gioco, dal semplice concept iniziale fino ai tecnicismi più disparati. Giocando ad Untitled Goose Game, nato dal genio dei quattro ragazzi di House House, mi sono più volte immaginato il giorno in cui decisero di realizzare un videogioco con protagonista un’oca, provando spesso una vera sensazione di orgoglio nei loro confronti. Ammettiamolo, costruire attorno ad un animale ben caratterizzato una qualsiasi forma di intrattenimento è un’impresa quasi titanica, perché il risultato finale potrebbe tendere tanto al capolavoro assoluto quanto al trash puro.

Untitled Goose Game ambisce innegabilmente alla prima delle categorie, e grazie alla bontà della sua idea di fondo è riuscito addirittura ad attirare l’attenzione di alcune istituzioni Australiane (House House è una software house con sede a Melbourne), che ne hanno attivamente supportato lo sviluppo. Dopo tre lunghi anni di lavori, e l’aiuto del publisher Panic, Untitled Goose Game è finalmente arrivato sulle nostre Nintendo Switch (e sul Epic Games Store) pronto per far divertire tutti i fan che non vedevano l’ora arrivasse questo momento.

Untitled Goose Game
Povero illuso, non lo sai che le oche non sanno leggere i cartelli?

Untitled Goose Game vuole essere un puzzle game nel quale il giocatore prende il controllo di un’oca dispettosa intenzionata a mettere a soqquadro una piccola cittadina abitata da alcune persone che non vorrebbero fare altro se non godersi la propria giornata. Se gli sviluppatori non hanno voluto pronunciarsi circa il nome del loro gioco, ne tanto meno su quello della sua unica protagonista, noi di GameScore (inteso come io e l’esperto in nomi propri G.Bislacco) abbiamo deciso all’unanimità che l’oca della quale vi narreremo le vicende risponderà solamente a coloro che la chiameranno “Alberta”.

Alberta, in quanto oca, è un animale estremamente buffo e che solamente passeggiando su e giù per l’ambiente di gioco è in grado di strappare un sorriso a coloro che la osservano dall’altra parte dello schermo. Controllare i suoi movimenti è relativamente semplice; il tutto avviene attraverso l’utilizzo di una manciata di tasti, che ci permetteranno di farla correre, accucciare furtiva, interagire con i numerosi oggetti disseminati nel territorio e persino sbattere le ali in segno di sfida. Oltre a tutto questo è ovviamente possibile far starnazzare Alberta a ripetizione, azione che non è solamente pensata per dare una “voce” al suo personaggio ma le consentirà anche di spaventare i poveri umani, che reagiranno di conseguenza a seconda della situazione.

Untitled Goose Game
Hey tu, ti chiedo scusa per ciò che ti ho fatto prima, ecco un pensierino per farmi perdonare!

Untitled Goose Game nasce sicuramente da un’idea molto semplice, ma che è stata ottimamente implementata realizzando un sistema di progressione capace da un lato di lasciare al giocatore una più possibile ampia libertà d’azione, e dall’altro di veicolare i numerosi dispetti realizzabili in questo ambiente sandbox al fine di assegnare compiti specifici e possibilmente il più divertenti possibile. E’ così che ci si sposta da una zona alla successiva solamente dopo aver portato a termine un determinato numero di azioni, tutte accessibili attraverso un pratico blocco note ed automaticamente spuntate man mano che vengono completate.

Nell’arco della manciata di ore necessaria a svolgere gli obiettivi legati alle singole aree ci ritroveremo a rubare cappelli, rompere scope, lanciare oggetti in acqua e mettere in moto azioni più complesse che richiedono l’interazione con gli umani, sempre pronti a respingere Alberta qualora questa si avvicini troppo a loro. Fortunatamente per nessuna delle parti coinvolte è possibile farsi del male, ma in più di un’occasione ho captato il desiderio di vedere oca al forno servita per cena!

Se inizialmente Untitled Goose Game è divertente e spensierato, ben presto ci si renderà conto che per progredire nell’avventura è necessario impegnarsi più del previsto per comprendere sia il mondo di gioco sia il modo in cui i diversi NPC reagiscono alle nostre provocazioni. Generalmente il livello di sfida non è mai troppo basso, e questo a causa del desiderio di stimolare il più possibile il giocatore senza proporgli enigmi estremamente banali. Alcuni dei compiti da portare a termine, comunque, possono essere risolti in più di un modo e per questo la sperimentazione sarà la migliore arma utilizzabile per progredire tra i cinque scenari offerti dal gioco.

Untitled Goose Game
Un esempio di to-do list, relativa alla prima area di gioco!

Come dicevamo l’avventura offerta da Untitled Goose Game non dura moltissimo, e la quantità di ore che passeremo all’interno del villaggio dipenderà principalmente dal nostro stile di gioco. Tra tutti i giocatori quelli che trarranno maggior beneficio da questo simpatico puzzle game saranno proprio coloro che amano sperimentare e perdersi in sessioni di gioco dedicate al dolce far nulla. Dopotutto la quantità di cose da fare non si limita solamente a quelle riportate nel blocco note, ed una volta giunti ai titoli di coda scopriremo di poter intraprendere un nuovo viaggio che questa volta non ci limiterà l’accesso a ciascuna zona ma ci permetterà di attraversare fin da subito tutto il paese grazie a numerose scorciatoie prima inesistenti.

È forse da questo momento che Untitled Goose Game svela la sua essenza, e lo fa assegnandoci nuovi obiettivi decisamente più complessi e che andranno a coinvolgere l’intero villaggio, per esempio chiedendoci di rubare un oggetto a qualsiasi NPC e portarlo ad un mercatino dell’usato per far sì che quest’ultimo venga obbligato a ricomprarselo.

Untitled Goose Game
Indovinate dov’è Alberta 😀

Giocando all’opera firmata House House devo ammettere che mi sono tendenzialmente divertito per tutto il tempo che ho passato assieme ad Alberta, anche se in certe occasioni comprendere come proseguire è stato talmente complesso da richiedere quasi un approccio più serioso al gioco. Niente di impossibile, certo, però è giusto che sappiate che non sarà semplice terminare tutti i compiti senza una buona dose di astuzia e che dunque non tutti potrebbero digerire questo particolare videogioco.

In tutto questo ci mette anche lo zampino un sistema di controllo che a volte rende complicato eseguire alcune azioni frenetiche, come ad esempio afferrare oggetti al volo e fuggire a zampe levate, obbligandoci a qualche sezione trial and error di troppo. Anche qui niente di grave, anzi l’animazione di Alberta obbligata ad abbandonare il suo bottino dopo essere stata colta sul fatto è un qualcosa di talmente ben realizzato che qualche volta ci avvicineremo troppo agli umani anche per il solo gusto di attivarla e farci una sana risata.

Untitled Goose Game
Guarda mamma, sono finita in televisione!!!!

Alla fine, tutto in Untitled Goose Game è buffo ed ironico, sicuramente anche grazie al suo comparto estetico minimale realizzato in stile low poly e all’accompagnamento sonoro che si affida solo ed esclusivamente ad un pianoforte per rimarcare le situazioni più concitate. Largo spazio invece agli effetti ambientali, con particolare enfasi sugli starnazzi di Alberta, i quali variano addirittura a seconda di ciò che questa tiene in becco. Le animazioni dell’oca sono state riprodotte in maniera quasi maniacale e anche solo farla passeggiare o nuotare in qualche corso d’acqua è un’azione capace di mettere il buon umore.

Si chiama Untitled Goose Game perché “gioco bellissimo in cui impersoni un’oca e vai in giro a seminare il panico in mezzo a gente che vorrebbe solamente godersi la vita” sarebbe stato troppo lungo, ma probabilmente questo titolo avrebbe incarnato alla perfezione lo spirito del gioco. Consigliato a coloro che vogliono perdersi a sperimentare in un mondo sandbox pieno di spunti simpatici, e forse un po’ meno a chi si limiterebbe solo ed esclusivamente agli input forniti dal blocco note. Se amate quel tipo di ironia tendente al nonsense sappiate che acquistando questo gioco avrete per le mani una vera e propria chicca del panorama indipendente, avete tempo fino al prossimo 4 ottobre per farla vostra ad un prezzo scontato del 25%.

Untitled Goose Game
Untitled Goose Game – Recensione
MODUS OPERANDI: Ho giocato a Untitled Goose Game grazie ad un codice gentilmente offerto dal publisher, passando gran parte del tempo a ridere a crepapelle a causa delle innumerevoli gag che si possono ricreare in questo paese pieno di persone che vorrebbero solamente essere lasciati in pace. A termine avventura è possibile continuare a dare sfogo alla natura sandbox del titolo, interagendo con gli abitanti ed osservando le loro reazioni ai nostri dispetti continui!
PRO
CONTRO
8.5
GOOSE SIMULATOR
Amministratore, Caporedattore, PR, Webmaster