River City Girls

River City Girls – Recensione

Ci sono momenti della vita in cui sentite di dover guardare il mondo che mi circonda e – in maniera filosofica – iniziate a chiedervi le domande esistenziali della vita umana: Chi siamo? Da dove veniamo? Ci sono altri esseri viventi in questo universo… oppure è solo “un immenso spreco di spazio”? Devo ammette che anche io mi sono ritrovato in una situazione del genere ma, ahimè, con una domanda poco filosofica: “River City Girls è un bel gioco… oppure un errore fatale?”. Scopriamo assieme da dove nasce tale ragionamento, e qual’è la risposta a questo quesito.

River City Girls
Forza, ragazze: un’altra giornata di botte ci attende!

Prima di iniziare la recensione, direi di passare alle basi. Cos’è River City Girls? Il nuovo progetto di WayForward in collaborazione con Arc System Works è un nuovo videogioco facente parte del mondo di River City, saga nata nel periodo del NES e caratterizzata dal genere picchiaduro a scorrimento, nel quale il personaggio deve sfruttare l’ambientazione per avanzare e per massacrare ogni avversario che lo circonda. Questo capitolo riprende esattamente quel gameplay, ma con una trama diversa dal solito: mentre Kyoko e Misako – due studentesse fidanzate con Kunio e Rikistanno seguendo una lezione, ricevono un messaggio dove si scopre che i loro amori sono stati rapiti. Senza pensarci tre secondi si lanceranno fuori dalla scuola, al fine di cercarli. Questo li porterà a dover malmenare molte persone, e ad un certo punto scopriranno l’esistenza del sovrannaturale…

River City Girls mette il giocatore nei panni di Kyoko e Misako, le quali dovranno esplorare la città per ritrovare i loro fidanzati. Come da tradizione della saga, saranno costantemente attaccate da furfanti e nemici, e per tale ragione dovranno difendersi. Col pulsante Y si possono fare attacchi leggeri, mentre con X si eseguono gli attacchi pesanti. Inizialmente sarà difficile combinare queste mosse, ma col passare del tempo le protagoniste impareranno nuovi attacchi attraverso due modi: aumentando di livello oppure acquistando mosse nel Dojo. Ogni volta che un nemico viene sconfitto, può rilasciare esperienza che permetterà di potenziare Kyoko e Misako quando queste passano di livello, donando loro maggior vita e stamina (la quale permette di eseguire attacchi speciali tramite il pulsante A).

Il gameplay di River City Girls si basa sull’esplorazione del mondo di gioco ed il raggiungimento di determinate aree per avanzare la storia, ma ci saranno svariate cose da poter fare nell’intermezzo. Quando i nemici malmenati vengono sconfitti, rilasceranno del denaro che potrà essere utilizzato nei negozi per acquistare equipaggiamenti e consumabili, ed alcuni di questi potrebbero chiedere pietà alle protagoniste. Se queste ingaggiano uno scontro ravvicinato con questi nemici e si decide di premere L, l’unità nemica diventerà un’alleata, e combatterà a fianco del giocatore. Questa meccanica amplia la rigiocabilità del titolo, dando una sensazione di collezionabile alla “catturali tutti” (anche se in questo caso sarebbe meglio dire “picchiali tutti“).

River City Girls
Un attimo. Quel sorriso, quegli equipaggiamenti… Kyoko? Misako? Ci state nascondendo qualcosa?

Il gameplay è decisamente semplice da spiegare e comprendere (comprese meccaniche come l’utilizzo di oggetti nel scenario, parate, schivate ed altro), ma quali sono i veri punti di forza di questo videogioco? Oltre ad un design grafico azzeccato e ad un pizzico di “effetto nostalgia” tramite richiami ai capitoli più celebri della saga, credo che il più grande pregio di questo gioco sia il comparto musicale. River City Girls propone tantissime musiche – cantate e non – che sono spesso azzeccate con l’ambiente proposto. Sono musiche che riescono ad accompagnare il giocatore durante l’esplorazione, ed è un piacere ascoltarle senza sosta. Molte di queste sono fantastiche, ma quella che ho apprezzato di più è la canzone proposta nell’intro del gioco, grazie al suo ritmo veloce e carico che si sposa moltissimo con la saga di River City. Ottimo il doppiaggio inglese, che riesce a dare maggior carisma ad alcuni personaggi.

Quali sono, però, i difetti di River City Girls? Ammetto che mi dispiace dirlo, ma questa volta vi consiglio di tenervi forte, perché questo progetto – per quanto accattivante – soffre di svariati problemi.

Partiamo dal problema più grande: l’adattamento italiano. Quando accenderete il gioco troverete River City Girls in inglese, e dovrete andare nelle impostazioni per cambiarlo. In quel preciso momento vi accorgerete che l’adattamento nella nostra lingua è “inefficiente”. Fin da subito è possibile vedere un adattamento “alla Google Translate” (per farvi qualche esempio facile facile, la scelta del personaggio si trasforma in “Conferma Carattere / Iscriviti”, e tutte le scene con effetto manga non ha ricevuto alcun adattamento italiano). Mai mi sarei aspettato di avere a che fare con un problema simile con un videogioco di WayForward, ed il problema principale è che alcuni dettagli di questo adattamento rendono il gioco decisamente difficile da seguire. Alcune frasi sono incomplete e spesso i personaggi si riferiscono alle donne con i pronomi maschili. Va detto che – fortunatamente – non tutto il gioco soffre di questo problema – ma gran parte dell’adattamento italiano andrebbe assolutamente rivisto. Tralasciando questo dettaglio, quali sono gli altri problemi da segnalare? Dal punto di vista tecnico, è difficile capire le hitbox di alcuni attacchi, i comandi possono risultare legnosi ed imprecisi e le mosse combinate da parte di alcuni avversari possono risultare micidiali. Questo perché, come molti altri picchiaduro, il PG non ottiene l’invulnerabilità ai colpi fino a quando non rimbalza sul terreno. Questo, però, può permettere ai nemici di combinare i loro attacchi per causare ai giocatori danni inimmaginabili, capaci di svuotare la vita in un momento. Tale dettaglio si nota soprattutto col terzo boss del gioco, in cui i suoi attacchi provocano danni elevati grazie a questo sistema. Nulla che renda impossibile il gioco, sia chiaro… ma rende alcune sezioni più frustranti del necessario.

Credo di aver detto tutto ciò che potevo su River City Girls senza spoiler, e per tale ragione direi di fermarmi qui. Concludendo, River City Girls rilancia la saga con un gameplay dall’estetica mozzafiato e con un comparto sonoro strabiliante… ma che traballa dal punto di vista tecnico. Alcuni dettagli rendono l’avventura più snervante del necessario, e l’adattamento italiano non aiuta granché. Siamo di fronte ad un titolo estremamente efficace che regalerà a molti giocatori ore ed ore di combattimenti da fare, ma il risultato finale non è abbastanza soddisfacente da potermi dire che abbiamo a che fare con un ottimo titolo, e spero che il team di sviluppo riprenda in mano questo gioco per aggiustare le sue lacune. Così come ho fatto con RemiLore, credo ci sia una sola cosa da poter dire: Argh!

River City Girls
Per gli amanti delle sfide, sappiate che River City Girls sarà pane per i vostri denti. Propone due difficoltà di gioco, e già a difficoltà normale il gioco non scherza. Se siete con un amico e volete rendere il tutto più “hard”, potete impostare il fuoco amico (o, come dice il nostro adattamento, “Arma di Fuoco”)
River City Girls
River City Girls – Recensione
PRO
Gameplay semplice ed in continua evoluzione, grazie ad un sistema di livellamento ben gestito
Rigiocabilità medio-alta, grazie agli oggetti ed ai nemici reclutabili
Comparto grafico e sonoro strabiliante
CONTRO
L'adattamento italiano va assolutamente rivisto!
I comandi non sono sempre precisi
La gestione delle combo degli attacchi nemici tende ad essere snervante, soprattutto in determinati casi
7.2
Argh!