Creature in the Well

Creature in the Well – Recensione

Se c’è un tipo di videogioco che non ho mai visto “spolpato” così tanto dal mondo indie, è sicuramente quello del Pinball. Esistono tanti videogiochi con questo tema nel mondo, ma pochi hanno cercato di stravolgerlo completamente. Spesso viene utilizzato come “elemento di un qualcosa” (vedi Senran Kagura Peach Ball), ma oggi avremo finalmente l’occasione di scoprire un videogioco che prende questo concetto, lo trasforma e lo propone al pubblico con un approccio semplice ed efficace. Sto parlando di Creature in the Well!

Creature in the Well
Mamma mia, quanto è bello questo gioco di colori!

Creature in the Well mette il giocatore nei panni di un robot umanoide, ultimo ingegnere di una stirpe di androidi specializzati. Dopo qualche minuto di esplorazione dell’arido deserto che lo circonda, troverà un’enorme caverna tecnologica, e da qui inizieranno le sue avventure per rimettere  in funzione una serie di stanze…

Creature in the Well si propone al pubblico come un gioco d’azione-rompicapo nel quale – comandando un robot umanoide – bisogna rimettere in sesto delle aree, che verranno sbloccate durante il corso del gioco. Ognuna di queste aree è caratterizzata da un preciso numero di stanze/sezioni, le quali presentano spesso una serie di blocchi e delle palline. L’obiettivo del giocatore è quello di sfruttare le palline per togliere i blocchi, al fine di far apparire un nucleo che decreterà il completamento di quella determinata sezione del dungeon… ma come?

Il protagonista ha a disposizione due armi, le quali vengono richiamate tramite i pulsanti X ed Y. Con Y è possibile caricare le palline con una serie continua di attacchi, ed X permette di lanciarle nella direzione che si desidera. Più la pallina è stata caricata, maggiori sono i danni che riesce a fare ai vari blocchi proposti. Questo non serve soltanto per completare al 100% la stanza di turno, ma anche per aumentare l’Energia (che potete consultare guardando nella parte superiore dello schermo). Questa è fondamentale, dato che va spesa per sbloccare le porte che permetteranno di esplorare ulteriormente l’area di turno.

Creature in the Well
Come si fa a capire se una stanza è “completa” o meno? Basta guardare la mappa, che permette di capire se una stanza è stata ultimata al 100%. Se vogliamo trattare questo dettaglio in maniera letterale, ad ogni stanza bisogna distruggere tutti i blocchi fino a quando non appariranno dei blocchi che attraggono le palle. Quando questi blocchi saranno distrutti, la stanza sarà completata. Ricorda: Alcune zone nascondono dei segreti.

In Creature in the Well la struttura delle aree è molto particolare, per una serie di ragioni. A seconda della zona trattata viene fatto un uso diverso dei colori e delle meccaniche chiave proposte, ma soprattutto viene data al giocatore una certa libertà circa l’approccio proposto. Spesso – quando si trattano giochi con meccaniche puzzle – il giocatore è obbligato a passare l’area di turno. In questo caso non è così, anzi: il giocatore può raggiungere il “boss” dell’area completando pochissime stanze! Questo permette all’utente di non essere obbligato a completare una sessione che reputa difficile, agevolando quindi l’esplorazione del mondo di gioco. Ad incentivare questa “personalizzazione nel gameplay” ci pensano le armi. Creature in the Well propone un totale di 16 armi (8 per Strike Tools, 8 per Charge Tools) ed alcune di queste permettono un maggior controllo delle palline lanciate. Alcune permettono di avere a disposizione un mirino per aumentare la precisione, altre rallentano il tempo, altre ancora… non danno bonus, ma sono simpatici da usare!

Creature in the Well è un gioco tanto semplice quanto efficace, ma quali sono i suoi difetti? Non molti, a dirla tutta. Tralasciando l’assenza della lingua italiana, alcune sezioni di gioco risultano particolarmente ostiche se il giocatore non si potenzia o se non trova le giuste armi. Questo dettaglio – unito al fatto che le “sezioni ostiche” possono apparire con un ritmo irregolare – da’ al videogioco una strana sensazione di metroidvania-GDR che non ho apprezzato particolarmente. Ad aggravare questa situazione ci pensa anche il level design delle stanze. Da questo punto di vista non viglio criticare l’estetica proposta oppure lo stile di gioco richiesto… ma il fatto che alcune stanze siano troppo simili tra loro. Questo dettaglio non è il massimo della vita, dato che tende a dare al gioco una sensazione di ripetitività simile a quella che si può vedere nei roguelike. Probabilmente avrei preferito una maggior cura da questo punto di vista, ma per fortuna non danneggia eccessivamente l’esperienza.

Creature in the Well
Dato che può risultare difficile da comprendere, voglio farvi un esempio di “meccanica tristemente RPG-Metroidvania”. Ci sono stanze che sono veramente difficili – se non impossibili – se non si ha a disposizione il set di oggetti corretti. Magari è necessaria una precisa mazza, oppure potrebbe essere obbligatorio potenziare il proprio PG prendendo precisi oggetti che si trovano esplorando il mondo di gioco. Insomma, questi dettagli rendono danno al gioco la sensazione di avere a che fare con delle meccaniche RPG e – dato che alcuni “boss” sono abbastanza difficili senza un set adeguato – rende alcune sezioni molto specifiche simili ai Metroidvania. Certo, grazie alla natura del gioco è possibile oltrepassare la stanza per ritrattarla in un secondo momento, ma giocando ho avuto la sensazione che questo dettaglio non sia stato gestito benissimo. Si poteva fare di meglio? Certo, ma poteva anche andare peggio

Concludendo, cosa posso dire di Creature in the Well? Semplicemente, reputo il risultato finale ottimo, ma non eccezionale. Ho apprezzato tantissimo l’idea del team di sviluppo di proporre un gameplay tanto familiare quanto diverso dal solito (dato che unisce le basi del pinball con le meccaniche puzzle ed action). Il titolo risulta pulito a livello estetico e non risulta complesso seguire il ritmo di gioco. Oltre a questo, la possibilità di ottenere Energia all’infinito tramite una serie di semplici stratagemmi rende il gameplay veloce e pulito. Purtroppo il gioco non è perfetto causa alcune meccaniche non sempre eccezionali ed un approccio con le stanze efficace ma ripetitivo, ma il risultato finale è veramente soddisfacente. Creature in the Well è un videogioco che possono affrontare tutti, ma soltanto chi ha pazienza di spolparlo al 100% riuscirà a goderselo fino in fondo. Acquisto consigliato? Certamente… e se volete maggiori informazioni vi consigliamo di guardare il nostro video, in cui vi mostriamo – e parliamo – del gioco.

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Creature in the Well
Creature in the Well – Recensione
PRO
Creature in the Well stravolge il tema del Pinball, unendolo ad un gameplay action-avventuroso
Svariate armi da poter scegliere, e molte di esse hanno effetti unici
Esplorazione piacevole, grazie ad un accattivante design artistico
Ottima gestione dell'Energia, dato che permette al giocatore di gestire gran parte del gioco senza eccessive limitazioni
CONTRO
Molte stanze tendono ad essere uguali, dando al giocatore una sensazione di ripetitività
Difficoltà nella media... ma la gestione delle stanze più complesse richiama meccaniche RPG-Metroidvania tristemente inaspettate
Mancanza della lingua italiana
8
Insolito