Bubsy Paws on Fire

Bubsy: Paws on Fire! – Recensione

Chi non ha mai sentito almeno una volta nella sua carriera da gamer il nome dello studio di sviluppo indipendente Choice Provisions (per gli amici Totally Choice) alzi la mano! Ecco, se mentre stai leggendo questa mia introduzione ti sei ritrovato con il braccio all’aria probabilmente quello dei runner game non è il tuo genere. La serie Bit. Trip Runner è (stata) uno dei più grandi esponenti di tale genere, apprezzato da una moltitudine di giocatori grazie alla sua innata capacità di coniugare – all’interno di uno stesso pacchetto software – un ottimo level design basato sul concetto ti tenere il tempo ed una caratterizzazione dei personaggi fuori da ogni schema. Una combo capace di donare alla storia alcuni personaggi inimitabili come Commander Video ed il Reverse Merman.

Quando uscì l’ultimo grande lavoro del team californiano, Runner3, non ebbi la possibilità di parlarvene su queste pagine in sede di recensione, ma se avessi potuto farlo vi avrei raccontato di un titolo sicuramente valido, ma che non è in alcun modo stato in grado di rendere giustizia a quel capolavoro immortale che fu in secondo capitolo della saga (Bit.Trip Presents… Runner2: Future Legend of Rhythm Alien). Il motivo è presto detto: esattamente come avvenuto con Trine 3, gli sviluppatori hanno ben pensato di tentare il rinnovamento della formula aggiungendo sezioni tridimensionali ad un titolo il cui gameplay personalmente non aveva alcun bisogno di ritocco, di fatto facendogli fare un piccolo passo indietro.

E questo ci riporta immediatamente al titolo oggetto di questa recensione: Bubsy: Paws on Fire!. Attraverso questo nuovo capitolo di una serie che non gli appartiene, Choice Provisions sancisce il suo ritorno alle origini con un nuovo runner game fortemente condizionato dal suo tratto distintivo. Allo stesso tempo, i ragazzi di Accolade Game cercano di rilanciare un brand che fino ad oggi era rimasto abbastanza fedele al classico genere platform, senza mai brillare.

Senza dilungarci troppo sulla trama, che si palesa solamente nell’incipit e nel finale dell’avventura, in Bubsy: Paws on Fire! ci ritroveremo ad aiutare Bubsy ed i suoi amici nel loro ennesimo tentativo di arrestare i piani malvagi di Oinker P. Hamm, il quale ha deciso di catturare ogni animale dell’universo per popolare il suo “Amazootorium”.

Bubsy: Paws on Fire!
Raccogliendo i suoi amati gomitoli, Bubsy va letteralmente “on fire”!

Diversamente da quanto avveniva fino ad oggi, questo nuovo capitolo con protagonista la famosa lince rossa aggiunge alle meccaniche puramente platform quelle dello scorrimento laterale automatico. Bastano davvero pochi secondi all’interno del mondo di gioco per avere la sensazione di essere dentro un titolo della serie Bit. Trip Runner al quale sono state semplicemente sostituite le skin dei diversi personaggi. Il che è sicuramente un bene per noi amanti dei runner game, vista la fiducia riposta in Totally Choice, ma è anche stato motivo di disappunto per i fan storici di Bubsy.

Detto questo, controller alla mano fortunatamente ci si accorge ben presto che dietro ad un comparto estetico che suona di già visto si nasconde una buona varietà sia in termini di gameplay che di level design. Innanzitutto l’intera avventura può – e deve – essere affrontata con ciascuno dei tre personaggi giocabili. Bubsy ha un approccio standard, che gli consente di saltare, planare ed eseguire uno scatto che funge anche da attacco; Virgil invece incarna lo spirito classico di Bit. Trip Runner, ed è in grado di eseguire il doppio salto ed accucciarsi per raggiungere zone altrimenti inaccessibili; Woolie, infine, si moverà attraverso l’utilizzo di una navicella volante grazie alla quale può sparare e dare vita a livelli in stile shoot ‘em up.

Bubsy: Paws on Fire!
Woolie aggiunge un pizzico di sfida alla formula, ed è davvero difficile riuscire a raccogliere tutto ciò che gli stage hanno da offrire ai collezionisti!

L’utilizzo di diversi personaggi ben distinti tra loro ha permesso agli sviluppatori di realizzare livelli piuttosto versatili senza dover ricorrere all’utilizzo di bivi, come per esempio quelli di Runner3 che spesso confondevano il giocatore. La stratificazione degli stage, però, rende di fatto meno chiara la lettura nei casi in cui non si andasse a tentare di raccogliere i numerosi collezionabili, che fungono sia da stimolo per i completisti incalliti (i quali troveranno un elevato livello di sfida) sia da requisito per sbloccare i livelli bonus. Questi sono gli unici che affronteremo in 3D, con la visuale alle nostre spalle, impersonando l’armadillo Arnold intento a sfrecciare a tutta velocità lungo ambientazioni sotterranee che – però – sono prive di qualsiasi forma di ostacolo capace di farci perire.

Di stage da affrontare ce ne sono in gran quantità, sono quasi 100, e vi si accede attraverso una mappa di gioco lungo tre grossi mondi, alla fine dei quali ci attende il classico boss di turno. Per poter affrontare ciascun livello ci verrà richiesto di possedere un certo numero di “segnalini vittoria”, ed è per questo motivo che giocare nei panni di tutti i personaggi sarà fondamentale. Purtroppo, queste modalità di accesso permetteranno anche ai giocatori più svogliati di saltare a piè pari alcuni quadri, e dunque per coloro che non sono soliti spolpare ogni singolo contenuto di un titolo la scarsa longevità potrebbe essere un elemento importante in sede di valutazione.

Bubsy: Paws on Fire!
Dai Arnold, almeno per una volta cerca di raccogliere quei dannati cristalli!

Tra i difetti principali di Bubsy: Paws on Fire! vi è sicuramente l’elevata ripetitività di fondo alla quale andranno in contro tutti coloro che non cercano il punteggio perfetto. Vi basti pensare che i livelli bonus (i quali comunque garantiscono l’ottenimento di un “segnalino vittoria”) possono essere superati senza nemmeno toccare il controller, anche se con un basso punteggio ovviamente. Anche a livello puramente estetico ciascuno dei tre mondi si basa su un design sempre uguale a sé stesso, e dunque assieme alla colonna sonora che varia di rado, potrebbe essere difficile affrontare lunghe sessioni di gioco ininterrotte.

Apprezzati invece i dialoghi e l’autoironia generale, tipica dei lavori di Choice Provisions. E’ grazie a questo che i caricamenti a volte più lunghi del dovuto ci donano qualche sorriso; tra i più apprezzati riporto “Buon compleanno! (Non leggere se oggi non è il tuo compleanno.)”. Peccato che la localizzazione italiana nasconda qualche ingenua sorpresa, come per esempio la poca chiarezza nel tutorial iniziale quando questo ci invita a “spingere” per premere un pulsante ed a “premere” per tenerlo premuto a lungo.

Bubsy: Paws on Fire!
Il design dei nemici è chiaramente ispirato allo stile inconfondibile di Totally Choice!

Tirando le somme vi propongo il punto di vista da parte di un amante dei lavori di Choice Provisions piuttosto che di un fan storico di Bubsy. Nonostante la mediocrità di molti elementi messi insieme per dare vita a Bubsy: Paws on Fire!, ho trovato il gioco piacevole da portare a termine e con un livello di sfida comunque accessibile a tutti. E’ un titolo che consiglio a chiunque? Certamente no, e questo a causa della sua capacità di dare il meglio di sé solamente ad una fetta specifica di giocatori, ossia coloro che cercano il punteggio perfetto e che, soprattutto, sono alla ricerca di un buon runner game. Se non ricadete in questa tipologia specifica di utenza, oltre a non trovare giustificazione in un prezzo di acquisto di ben €24,99, potete tranquillamente abbassare di una unità il voto che trovate qui sotto.

Bubsy Paws on Fire
Bubsy: Paws on Fire! – Recensione
MODUS OPERANDI: Ho giocato a Bubsy: Paws on Fire! grazie ad un codice gentilmente offerto dagli sviluppatori, portando a termine l'avventura in modo leggero in circa 5 ore. Sicuramente la mia sete di collezionabili mi riporterà presto all'interno dell'avventura, cosa che purtroppo pochissimi altri giocatori sentiranno di voler realmente fare.
PRO
CONTRO
6.9
Chi non muore si rivede