AER Memories of Old

AER Memories of Old – Recensione

Quando si parla di Daedalic Entertainment è quasi automatico pensare alle avventure punta e clicca. Il team tedesco, infatti, si è fatto una gran reputazione a riguardo grazie ad ottimi titoli come la serie Deponia ed il forse meno conosciuto Silence. Quello che forse molti di noi non sanno è che questa talentosa software house da un pò di anni a questa parte sta allargando i propri orizzonti, abbandonando la propria zona di comfort ed abbracciando progetti piuttosto variegati in qualità di publisher. In questa interessante manovra rientra proprio il gioco del quale vi parleremo oggi, frutto del lavoro dei ragazzi di Forgotten Key, arrivato abbastanza inosservato all’interno del sempre più vasto Nintendo Switch eShop.

AER Memories of Old è un’avventura leggera, priva di qualsiasi forma di ostacolo, che riesce ad intrattenere quel tanto che basta per far vivere al giocatore qualche ora spensierata passata ad esplorare un mondo formato da isole volanti, che non aspettano altro se non il nostro passaggio per narrarci la loro storia. Nintendo Switch è forse la piattaforma migliore per vivere questa esperienza, grazie alla portabilità che ne ha fatto la fortuna e che in questo caso specifico ci permetterà di godere al meglio di una colonna sonora trascinante ed un comparto grafico in stile low poly per nulla avido di risorse e dunque splendente anche se fruito sul piccolo schermo della console.

AER: Memories of Old
La libertà di volo offerta da AER: Memories of Old ci permetterà di godere dei diversi luoghi da una visuale sicuramente interessante!

AER Memories of Old fa parte di quel filone di titoli nei quali la narrazione avanza lentamente attraverso pochi dialoghi con gli NPC che incontreremo di rado e le numerose testimonianze scritte disseminate nei vari isolotti sui quali decideremo di atterrare durante il nostro peregrinare. Il nostro nome è Auk, ed a quanto pare siamo uno dei pochi esseri mutaforma rimasti in vita dopo che degli avvenimenti del passato hanno portato alla distruzione del pianeta così come eravamo soliti ricordarlo. La giovane protagonista potrà dunque sfruttare questo suo potere per trasformarsi in uccello e spiccare il volo ogni volta che lo vorrà, raggiungendo così qualunque luogo rimasto sospeso nel cielo, con l’obiettivo di mettere luce a ciò che è successo ed evitare che il mondo precipiti definitivamente nell’oscurità.

Oltre a questa caratteristica, che di fatto caratterizza la produzione di Forgotten Key, Auk è dotata di una lanterna magica, attraverso la quale è in grado di interagire con meccanismi antichi e – soprattutto – di osservare gli ultimi attimi di vita della precedente civiltà ormai estinta. Ed è proprio grazie all’utilizzo di tale strumento, combinato alle nostre capacità di volo, che saremo in grado di rivivere in autonomia una storia sicuramente particolare, ma che necessita di una buona dose di dedizione per essere sviscerata nella sua interezza. Affrontare AER Memories of Old con troppa leggerezza, infatti, ci porterà dritti ai titoli di coda in una manciata di ore, ma lo farà lasciandoci troppi interrogativi e dunque il desiderio di ricominciare tutto da capo.

AER: Memories of Old
Grazie alla nostra fedele lanterna potremo rivivere gli ultimi istanti dei nostri antenati. Chissà cosa successe in questi luoghi ora apparentemente pacifici…

I primi attimi in compagnia di Auk saranno sicuramente spiazzanti. Non appena potremo prendere il volo ci renderemo conto che il sistema di controllo della versione volante della giovane ragazza è estremamente semplice ma necessita di qualche istante per essere metabolizzato. Non preoccupatevi, dunque, se non appena spiccato il volo la prima volta vi ritroverete a schiantarvi in continuazione; ben presto diventerete dei provetti piloti e vi si aprirà un mondo fatto di piacevoli viaggi attraverso cieli sconfinati, isole colorate e antiche rovine. In qualunque istante, mediante la pressione doppia del tasto “A”, sarà possibile dare il via alla trasformazione e raggiungere – aiutati da una utilissima bussola – ogni luogo vorremo. Molte isole non offriranno nulla di concreto, se non qualche piacevole scorcio sul mondo di gioco, mentre in altre si celeranno utili informazioni sulla storia e/o piccole caverne nelle quali recuperare le tre chiavi indispensabili per accedere agli altrettanti templi che fungono da semplicissimi dungeon.

Il gameplay di AER: Memories of Old può essere suddiviso in due momenti ben distinti, ossia quello del volo e quello dell’esplorazione a terra. Se nel primo la libertà di movimento è massima, anche se non di rado potrebbe essere facile perdere l’orientamento e non sapere bene dove andare (è fondamentale cogliere tutti gli indizi in quanto purtroppo non sempre è presente un sistema che ci indichi chiaramente l’obiettivo corrente), nel secondo ci ritroveremo semplicemente a superare basilari fasi platform in luoghi mai troppo vasti e piuttosto lineari.

AER: Memories of Old
L’intera avventura verrà scandita dalle visite che faremo a questi tre templi sacri.

Anche se il fulcro dell’idea sulla quale si basa AER: Memories of Old è sicuramente il volo, la componente ludica in senso stretto è possibile ritrovarla solamente all’interno dei tre templi sacri che dovremo necessariamente visitare per poter accedere al santuario nel quale va a concludersi la nostra breve avventura. Questi offrono qualche fase platform ben progettata, ma che non richiederà mai troppo impegno da parte del giocatore per poter essere affrontata. Anche i piccoli enigmi che di tanto in tanto ci vengono offerti non sono progettati per farci spremere le meningi ma piuttosto per spezzare il ritmo di gioco che altrimenti potrebbe risultare estremamente monotono.

Alla semplicità dei puzzle ambientali si affianca una completa mancanza di qualsiasi forma di pericolo che potrebbe portare la protagonista ad un game over. Il giocatore non dovrà dunque mai preoccuparsi di calibrare attentamente le proprie mosse, non è previsto nemmeno un danno da caduta, e l’unica cosa a cui deve pensare è farsi trascinare dalla narrazione. L’unico vero nemico del giocatore, presente solo durante le fasi a terra, potrebbe essere imputato alla gestione manuale della telecamera, che inspiegabilmente riesce a seguirne i movimenti solamente quando questo spicca il volo.

AER: Memories of Old
Gli spazi al chiuso sono forse quelli meglio caratterizzati, in quanto arricchiti da moltissimi dettagli.

AER: Memories of Old è dunque un progetto ambizioso ed in grado di intrattenere il giocatore nelle circa 3 ore necessarie per portare a termine l’avventura. La longevità del gioco è indubbiamente il primo dei suoi pochi difetti. Questo mi affermazione non è frutto di un semplice fattore numerico, ma è anche conseguenza dell’aver colto una certa dose di potenzialità inespressa da parte del sicuramente inusuale setting di gioco. Dotare l’avventura di qualche forma di collezionabile, magari legato alla storia, avrebbe certamente stimolato maggiormente l’esplorazione. Senza tale stimolo, infatti, risulta veramente poco incisivo atterrare su ogni isola volante, che si trasforma così in un semplice orpello per il comunque ben costruito mondo di gioco. Assieme a questi, avrei visto molto bene anche la presenza di qualche piccola sfida legata al volo, grazie alla quale magari giustificare maggiormente la nostra permanenza in cielo.

Da apprezzare invece la presenza dell’italiano, che però stranamente va selezionato manualmente accedendo alle impostazioni al primo avvio, ed un porting ben eseguito che non lascia spazio alla minima esitazione da parte del motore di gioco.

AER: Memories of Old
Una stupenda aurora boreale fa da sfondo ad un momento importante della trama del gioco.

In conclusione, AER: Memories of Old è un progetto sicuramente valido ma che si scontra con un rapporto longevità/prezzo (3 ore/€19,99) che potrebbe mettere in crisi gran parte dei giocatori. Il mio consiglio è senza ombra di dubbio quello di tenere sott’occhio la produzione firmata Forgotten KeyDaedalic Entertainment poiché questa è sicuramente valida ed in grado di farci viaggiare attraverso uno splendido mondo di gioco, ma se non avete fretta di metterci le mani sopra l’attesa di uno sconto è sicuramente da prendere in considerazione.

AER Memories of Old
AER Memories of Old – Recensione
PRO
Libertà di esplorazione massima...
Interessanti fasi platform e piccoli enigmi...
Piacevole stile grafico in stile low poly
Colonna sonora trascinante
CONTRO
... che a volte ci porterà a perderci nel mondo di gioco
... anche se per nulla complessi
Mancanza di collezionabili o quest legate al volo
Longevità migliorabile e prezzo da rivedere
7.2
un gioco leggero