The Vanishing of Ethan Carter

The Vanishing of Ethan Carter – Recensione

The Vanishing of Ethan Carter è arrivato abbastanza di nascosto sull’eShop di Nintendo Switch, al punto che sono piuttosto convinto che molti di voi nemmeno se ne erano accorti. Una dinamica di pubblicazione che spesso mi lascia perplesso, specialmente quando il gioco in questione si porta appresso una gran quantità di premi come in questo caso, e che ritengo piuttosto pericolosa. Dopotutto sarebbe un vero peccato se all’opera dietro la quale si cela un nome tanto importante come quello di Adrian Chmielarz, uno dei più talentosi sviluppatori polacchi il cui lavoro ha portato alla fondazione di ben tre software house (tra cui proprio The Astronauts), ed una collaborazione con l’ancor più famosa THQ, non venisse data la possibilità di far parlare ancora di sé anche a distanza di oltre 5 anni dalla sua prima apparizione.

The Vanishing of Ethan Carter
La sentite l’oscurità mentre si insinua tra le righe di questa recensione?

The Vanishing of Ethan Carter è un’opera estremamente singolare, difficile da inquadrare e – soprattutto – giudicare al primo impatto. Io stesso ci sono cascato mentre lo provavo per poter scrivere questa recensione. I primi momenti passati in compagnia di Paul Prospero, il protagonista dell’avventura, saranno infatti fondamentali per determinare la vostra permanenza all’interno del vastissimo mondo di gioco, nel quale non è per nulla impossibile perdersi. Non solo, l’enorme libertà esplorativa data nelle mani del giocatore potrà rivelarsi un’arma a doppio taglio, destinata a scoraggiare coloro che tendono a correre dritti verso un obiettivo piuttosto che assaporare lentamente tutto quello che l’ambiente circostante ha da offrire. Ne consegue che The Vanishing of Ethan Carter non è un gioco per tutti e, seppure non sia propriamente un titolo di tale genere specifico, sarà maggiormente apprezzato da coloro che sono in grado di digerire i così detti walking simulator.

Una volta compreso ciò, anche se come il sottoscritto avrete ormai dedicato una buona mezzora per scorrazzare all’interno della zona rurale che vi accoglierà non appena avvierete la partita, non abbiate paura di entrare nel menu di gioco ed iniziare una nuova run. Posso assicurarvi che non solo ne varrà la pena, ma che riuscirete anche ad apprezzare maggiormente il messaggio che il team di sviluppo ha voluto costruire attorno alla sua creatura. Ricominciando tutto da capo vi renderete anche conto di aver lasciato alle vostre spalle una quantità indescrivibile di indizi e che, ancor più importante, potreste non aver colto il vero spirito dell’intera produzione.

The Vanishing of Ethan Carter
Gli indizi sono un elemento fondamentale per comprendere ogni minima sfaccettatura della trama di The Vanishing of Ethan Carter!

Descrivere la trama di The Vanishing of Ethan Carter potrebbe aprire a moltissimi spoiler, per questo cercherò semplicemente di inquadrare il contesto generale con il quale dare il via alle indagini sul grande mistero svelato dietro ad una trama mai banale e che si appoggia sulla ricerca costante di indizi disseminati lungo il percorso. Vestiremo i panni di un investigatore dell’occulto, il quale ha il potere di vedere gli spiriti e di rivivere gli avvenimenti del passato, chiamato a risolvere il caso della sparizione del giovane Ethan Carter. Il ragazzino, infatti, sembra essere svanito nel nulla assieme alla sua famiglia ed altri abitanti di Red Creek Valley in seguito ad un misterioso incendio. Quello che è strano è che a chiamare Paul Prospero sembra essere stato proprio Ethan, motivo più che sufficiente per convincere il detective a mettersi in marcia e raggiungere il villaggio per iniziare quanto prima le indagini.

Attraverso le abilità uniche del protagonista, sarà compito del giocatore prestare estrema attenzione a tutto quello che lo circonda, evitando di farsi distrarre troppo dagli splendidi panorami offerti dall’ambientazione ottimamente riprodotta anche in occasione di questa conversione per Nintendo Switch. Come dicevo in apertura, all’inizio potrebbe essere lecito non cogliere alcuni dei segnali che ci vengono forniti dal gioco, e la possibilità di proseguire ignari del fatto che stiamo tralasciando una parte fondamentale per comprendere al meglio la trama potrebbe presto ritorcersi contro di noi. Per fare un esempio concreto, la prima dimostrazione dei poteri di avviene attraverso il ritrovamento di una serie di trappole disseminate nel boschetto che ci accoglierà fin da subito; solo trovandole tutte saremo in grado di accedere ad un documento grazie al quale comprendere cosa sia successo precedentemente in quel luogo. Poco più avanti troveremo qualcosa di ancora più corposo, il primo di diversi cadaveri e numerosi indizi fondamentali per ricostruire le dinamiche della tragedia. Ancora una volta, il giocatore potrebbe tranquillamente proseguire, ma ovviamente non è questo lo spirito del gioco.

The Vanishing of Ethan Carter
Durante la ricostruzione degli avvenimenti saremo in grado di percepire gli spiriti di coloro che un tempo erano in vita. Un potere davvero singolare quello del nostro Paul Prospero!

The Vanishing of Ethan Carter è impostato come un open world, nel senso più letterale possibile del termine: un vasto mondo di gioco nel quale il giocatore può vagare a proprio piacimento alla ricerca di indizi ed elementi chiave legati alla trama. Esattamente come viene recitato in apertura “questo gioco è un’esperienza narrativa che non ti conduce per mano” e dunque è fondamentale rimboccarsi le maniche e cercare di non farsi sfuggire alcun dettaglio celato nei meandri di Red Creek Valley.

Cercando di discostarsi laddove possibile dalle semplici dinamiche dei walking simulator, il titolo cerca in più di un occasione di far rivestire al giocatore un ruolo attivo nel dipanare la trama, attraverso fasi investigative ben congegnate che si attivano non appena finiremo nei pressi di uno dei (ahimè) tanti cadaveri sparpagliati nel grande bosco che fa da sfondo alle vicende. Non solo, sarà anche possibile scoprire altri avvenimenti secondari che contribuiranno al raggiungimento di un finale alternativo.

The Vanishing of Ethan Carter
Nonostante non sia allo stesso livello delle versioni per le piattaforme concorrenti, anche su Nintendo Switch The Vanishing of Ethan Carter riesce a difendersi discretamente!

Come avrete capito di carne al fuoco ce n’è davvero molta, ma nonostante questo The Vanishing of Ethan Carter non tende a dilungarsi troppo ed è dunque possibile terminarlo in una manciata di ore a seconda delle abilità del giocatore. Questo non è necessariamente un male, in quanto siamo di fronte ad una sorta di film interattivo (non necessariamente lineare) che se portato per le lunghe potrebbe finire per stancare. Certo, forse il prezzo di €19.99 sarebbe potuto essere stato leggermente limato per avvicinare quanti più giocatori possibili a questa particolare opera videoludica, ma come al solito lascio al lettore decidere quanto questo fattore debba influire sul giudizio complessivo.

Quello che invece posso dire dopo aver portato a termine l’avventura è che la versione Switch, nonostante permetta di fruite del gioco anche in modalità portatile e dotati di cuffie, non aggiunge niente di più all’esperienza già presente altrove. Certo, siamo di fronte alla versione Redux – completamente riscritta per supportare l’Unreal Engine 4 – ed il porting è sicuramente stato ben eseguito, nonostante il motore di gioco mi sia collassato tra le mani causando un paio di crash piuttosto inspiegabili (per fortuna esistono numerosi checkpoint), ma la sensazione generale è che per poter garantire delle prestazioni adeguate parte del realismo fondamentale per ricreare un’atmosfera immersiva sia andato perduto a causa dei diversi compromessi adottati in fase di conversione. Il tutto appare sempre piacevole alla vista, certo, ma considerando la grande importanza del comparto grafico in questa tipologia specifica di produzioni e la presenza di versioni notevolmente pompate grazie al supporto al 4K mi viene più facile consigliarvi di valutare questa riedizione solamente se non in possesso di altre console all’infuori di Nintendo Switch.

The Vanishing of Ethan Carter
The Vanishing of Ethan Carter – Recensione
The Vanishing of Ethan Carter è indubbiamente un gioco speciale, che poggia le sue fondamenta su un comparto narrativo di notevole fattura, il quale viene avvalorato da un motore grafico sicuramente importante ma che su Nintendo Switch fatica a brillare come sulle altre piattaforme. Nonostante questo, coloro che possiedono solo l'ibrida Nintendo possono assolutamente valutare l'acquisto del gioco, ma è importante essere consapevoli che per giungere fino ai titoli di coda senza la sensazione di essersi lasciati qualcosa alle spalle è fondamentale rimboccarsi per bene le maniche.
PRO
CONTRO
7.4
Una famiglia nei guai!