Songbird Symphony - Recensione

Appena ho avviato Songbird Symphony ho avuto un sospiro di sollievo, finalmente davanti i miei occhi un gioco con alla base un’idea innovativa e per nulla banale, quasi uno squarcio nelle tenebre in questo momento di piattume videoludico. Questo gioco, che ha dietro un lavoro di ben due anni, è stato creato dalla Joysteak Studios, una piccola software house con sede a Singapore che con Songbird Simphony fa il suo debutto nel mondo videoludico e lo fa, parere personale, con il botto.

Sarà per il suo tenero protagonista oppure perché viene messa la musica in primo piano ma a me questo piccolo gioiellino mi è piaciuto molto e lo voglio sottolineare fin dall’introduzione cosa che per me è molto rara. Il gioco esce in contemporanea su Steam, PS4 e ovviamente la piccola Nintendo Switch lasciando, per ora, in disparte la Xbox One ma spero che presto arriverà anche per gli amanti di Redmond perché Songbird Simphony merita di essere quantomeno provato, almeno una volta… merita!

Mi sento un po’ il Mastrota di GameScore ma purtroppo, quando mi entusiasmo per un gioco, voglio sottolineare la bontà dello stesso perché molto spesso i campioni di vendite sono giochi noiosi e non meritevoli che magari stanno in cima solo per un passaparola erroneo mentre piccoli capolavori indipendenti vengono sempre più bistrattati e immolati all’altare del grande publisher. Fortunatamente l’editore PQube Limited, che crede nelle piccole software house, ha portato sulle nostre console molti progetti davvero interessanti come Cat Quest, PlataGO! Super Platform Game Maker e Shantae: Half-Genie Hero ed è proprio grazie a lui che a questi tre piccoli capolavori potremo aggiungere Songbird Symphony.

Un uccellino canterino perso in una pellicola Disney!

Appena avviato il gioco faremo immediatamente la conoscenza con il piccolo e giovane uccellino di nome Birb, abbandonato dalla sua famiglia e adottato da una coppia di pavoni che lo amano come un loro figlio. Il piccolo ha ormai l’età per abbandonare il nido ed esplorare il mondo circostante, affascinante ma anche ricco di pericoli, cercando di trovare le sue origini mai totalmente dimenticate.

Come ogni volatile che si rispetti, al piccolo Birb, piace molto cantare ma non disdegna neanche il ballo e ci troveremo completamente dentro ad un musical con molte sfide da affrontare al ritmo di musiche chiptune e dialoghi cantati con il testo che scorre in modalità karaoke e sarà difficilissimo resistere, spesso ci troveremo a cantare a squarciagola. Il nostro piccolo eroe ovviamente potrà saltare, spostare oggetti e planare da una piattaforma all’altra ma in ogni livello, il vero scopo, sarà attivare le parti che compongono la colonna sonora che di solito sono quattro; sentiremo così, con le nostre orecchie, come la canzone prende vita.

Non mancheranno dialoghi con molti strambi personaggi ma soprattutto delle vere e proprie battle canterine con alcuni di essi dove al termine riceveremo un giudizio a seconda delle note mancate o efficacemente riuscite; ovviamente il tutto sarà ripetibile per cercare di avere il massimo del giudizio. In Songbird Symphony la morte non è contemplata, non abbiamo nemici che ci vogliono far fuori ne pericoli esterni ma ci addentreremo in un magico mondo disneyano dove vige la pace e la serenità in un gioco che definire zen è forse troppo riduttivo.

La pace dei sensi!

Songbird Symphony ricorda i cari e vecchi giochi della Disney che venivano pubblicati negli anni ’90, piccoli capolavori che ancora oggi ricordiamo con affetto e che hanno segnato la nostra passione videoludica. Un gioco che racconta di pace, amore ed è completamente esente da violenza non risultando per nulla mieloso e cercando di passare un messaggio importante. A tutto questo aggiungeteci il fatto che vi sembrerà di entrare in un musical, un fantastico musical, fatto di musiche chiptune davvero ben eseguite che come un moderno compositore dovrete completare oltre a canzoni che potrete tranquillamente cantare grazie ai testi sovraimpessi a schermo che si illumineranno in stile karaoke.

La grafica è in stile 16 bit con buoni sfondi, delle ottime animazioni e effetti ben riprodotti che fanno da contorno a personaggi che hanno ognuno un proprio stile e caratteristiche uniche. Ovviamente al top e nel punto più alto della nostra classifica mettiamo Birb che nella sua semplicità risulta un protagonista ben riuscito ma soprattutto vi strapperà più di una risata nei suoi movimenti che sembrano coreografati dai due ballerini della vecchia pubblicità 892892.

Il gameplay è un riuscitissimo mix tra il genere platform e il rhytm game, immediato e divertente che ci metterà dinanzi all’esplorazione di paesaggi ottimamente ricreati ma soprattutto sfide di ballo semplicemente premendo a tempo i tasti indicati. I comandi sono precisi e non subiscono alcun input lag ed è un’ottima notizia per un gioco che in alcuni momenti mette il tempismo come caratteristica principale; lo stick sinistro ovviamente serve per muovere il piccolo Birb mentre i tasti sono dedicati uno al salto e uno a varie azioni. La longevità non è altissima e forse questo è l’unico difetto di Songbird Symphony che comunque regala una manciata di ore di puro relax e alto divertimento che non è poco.

Capitolo a parte per le musiche e la colonna sonora che sono il fulcro del gioco e sono create in un fantastico chiptune con motivetti che vi rimarranno nella testa per ore e ore e si diversificano di livello in livello non risultando mai uguali alle precedenti; Purtroppo manca completamente la localizzazione in italiano ma sinceramente i dialoghi sono pochi e facilmente traducibili. Songbird Symphony è un gioco che come avrete capito non può mancare nella vostra collection e che vi verrà incontro nei momenti di forte stress o nelle serate di maggior nervosismo… altro che camomilla o valeriana, la vostra soluzione è qui!