Streets of Rogue

Streets of Rogue – Recensione

Sviluppato da Matt Dabrowski e pubblicato dal publisher indipendente tinyBuild, Streets of Rogue è un action GDR, fusione di più generi ampiamente consolidati nel panorama videoludico, che sfrutta sapientemente due delle tante caratteristiche presenti nel mondo indie: la pixel-art e il genere roguelike. Quest’ultimo prende elementi tipici dei giochi di ruolo e li fonde perfettamente tra meccaniche come la morte permanente, mappe casuali ed un design dell’HUD ben realizzato. Ad esempio, Skelly Selest – titolo da noi recensito – è appunto un gioco roguelike dungeon crawler molto simile, con piccole variazioni nella riproposizione della storia e sulle modalità disponibili già dall’inizio della nostra partita.

Nonostante risulti per definizione essere un action con meccaniche da gioco di ruolo, la ripetitività insita in ogni roguelike è sempre dietro l’angolo: ma il singolo sviluppatore ha voluto comunque costruire intorno al suo progetto delle fondamenta stabili, consolidate dal fatto che la storia, per quanto possa sembrare banale, sarà uno degli elementi migliori e più coinvolgenti dell’intera esperienza. Nonostante i canoni imposti dal genere siano stati rispettati, il gioco prova ad innovare, anche se pecca di longevità e scorre forse troppo velocemente, risultando dunque un titolo “mordi e fuggi” sbrigativo nella main-quest. Eppure non è tutto: sostanzialmente, cosa offre Streets of Rogue rispetto ad altri videogiochi dello stesso stampo? 

Streets of Rogue Recensione
La selezione degli oggetti (Reward – Items) avviene nell’hub centrale tramite il personaggio di classe “ladro”.

Storia & Stile Narrativo – La tenacia di un titolo molto coraggioso!

In una città soverchiata dai poteri forti e ridotta nel caos più totale muoveremo i primi passi tra l’anarchia, gli scontri diplomatici e la devastazione. Ogni abitante ha una missione: quella di comportarsi a seconda della propria classe di appartenenza. Non solo, gli verranno offerte tante occasioni anticonvenzionali, come ad esempio quella di hackerare un computer per farlo esplodere e poi rubare il contenuto della stanza. Può sembrare assurdo, ma tutto è possibile e ciò viene avvalorato dall’intenzione dello sviluppatore di rendere la mappa di gioco, generata proceduralmente, sempre diversa. Ad ogni missione, per classe scelta (ladro, guerriero, dottore e tanto altro) affronteremo un leggero caricamento della durata di alcuni secondi, necessario alla creazione del luogo, alla collocazione dei nemici e con alcune informazioni importanti per comprendere cosa fare. Il livello di personalizzazione e scelta del personaggi (arriveremo a sbloccare durante la partita tantissimi giocatori di classi diverse) è alto, calcolato nei minimi dettagli nell’estetica e nell’uso immediato delle abilità, e con una curva di apprendimento non eccessivamente complessa.

Il sistema che descrive e contiene i testi della storia è ben accurato, semplice e di facile comprensione. La localizzazione, come i più disparati titoli indie a basso budget, è solo ed esclusivamente in Inglese e qualche altra lingua, ma non la nostra. Ciò non snatura l’effettiva fruizione del titolo, che invece come detto si lascia seguire senza riscontrare problemi.

Le fasi iniziali sono scandite da un breve tutorial, con il leader della Resistenza che ci conduce attraverso una mappa di gioco apparentemente chiusa, formata da stanzoni e segreti da scovare. Il vostro ruolo fondamentalmente è quello di partecipare alla Resistenza, cercando di sottrarre il potere al ceto sociale più ricco, privandolo anche delle loro risorse al fine di far crescere il proprio gruppo di ribelli.

Il gioco offre una vasta possibilità di scelte con le quali influenzare il corso degli eventi e che ci spinge a ricreare scenari alquanto forti, come poter distruggere le abitazioni limitrofe, ospedali e quant’altro. Eppure è un mero tentativo di celare un’infinità di azioni che sono strutturate solo a metà per colpa della poca longevità del gioco e di un lieve accenno di ripetitività che viene smorzato dalla varietà di eventi e quest secondarie a vostra disposizione. La storia ha una narrazione buona, anche se non eccelsa, che segue comunque il videogiocatore nelle imprese dell’alter ego scelto. Non sono presenti colpi di scena e/o una maggior caratterizzazione del personaggio in chiave “Classe”.

Streets of Rogue Recensione
Alcune missioni richiedono il tempo per uccidere tutti i nemici presenti nella mappa per ottenere la risoluzione della missione.

Gameplay – Il concetto di morte permanente può limitare la vostra partita?

Affrontare un combattimento, hackerare un computer (azione molto frequente e che segue una sua story line predefinita, poiché legata all’informatico e il ricevere alcune informazioni importanti per sbloccare ulteriori elementi di gioco), distruggere un commando sono solo alcune delle possibilità a vostra disposizione. Il level design delle mappe procedurali offre una varietà di occasioni non troppo scontate, che però soddisfano nelle prime quattro ore necessarie per il superamento della storia principale. Tutto il resto del tempo che passerete in compagnia del gioco lo farete svolgendo le numerose quest secondarie che, però, non aggiungo niente di rilevante ai fini dell’esperienza legata alla corrispettiva trama, considerando anche che la varietà è solo sufficiente e le linee di dialogo si dimezzano in frasi già sentite diverse volte. In aggiunta, purtroppo la difficoltà non è selezionabile dal menù, dunque non avrete modo di testare altre modalità.

Prima di concentrarci sul gameplay vero e proprio, una menzione va fatta riguardo il multiplayer locale e online. A differenza della modalità single player, qui potremo resuscitare i compagni caduti e salvarli dal terribile permadeath. Qui, avrete anche a disposizione una lobby temporanea, dove personalizzare la partita assieme ad altri, oppure unirvi ad una già creata in precedenza; così facendo, però, dovrete comunque attendere la morte di qualcuno prima di poter cominciare il match vero e proprio. Le partite potranno essere gestite con un massimo di quattro giocatori e, in questa conversione per Nintendo Switch, il titolo propone una divisione dei comandi ben organizzata e con tantissime combinazioni modificabili nel sotto menù delle opzioni.

La componente fondamentale è proprio il gameplay: vario, strutturato per classi e con elementi di run ‘n’ gun davvero intriganti. La velocità del gioco è quasi estrema, raggiunge apici di vera e propria complessità, costringendovi a respingere i nemici con astuzia senza darvi mai realmente il tempo di farlo. Ogni personaggio, avrà come obiettivo alcune missioni a loro legate, che andranno svolte per poter salire di livello e sbloccare nuove abilità. Streets of Rogue, come avviene in altri titoli simili, segue un tipo di andatura per diversificare le meccaniche di gioco quali: il combattimento corpo a corpo, con le armi da fuoco e con oggetti da lancio. Ognuno di questi ha un rispettivo parametro, che si può visualizzare premendo il tasto – del pad e una barra visibile su schermo interamente dedicata al lancio di alcuni oggetti. La salute è recuperabile attraverso medkit o cure ottenibili distruggendo oggetti in giro per la mappa. Le monete ottenute vengono poi utilizzate per l’acquisto di Reward (items).

Prima di poter affrontare l’obiettivo della propria classe ed i nemici, il gioco ci propone un hub centrale come centro organizzativo della Resistenza. Da lì, compreremo oggetti, selezioneremo le abilità del personaggio o sceglieremo di giocare in cooperativa.

In quanto roguelike, la punizione più frequente è quella del permadeath, dunque quando moriremo dovremo ricominciare la missione dall’inizio, o semplicemente cambiare personaggio dopo essere stati riportati nell’hub centrale. Questo evento è praticamente impossibile da scongiurare, perché alla minima imprecisione tutto può saltare in aria (letteralmente). Se muoverete l’informatico o il ladro, una delle missioni sarà quella di riuscire a ottenere/rubare qualcosa di prezioso senza farsi notare dal nemico con qualunque mezzo; l’uso delle armi è dunque importante, così come la conoscenza delle singole abilità. Gli obiettivi non sono molti e risultano stucchevoli alla lunga, e purtroppo certe conseguenze sono probabilmente dettate dal fatto che il gioco è stato realizzato solo da una singola mente, senza un ulteriore supporto sui contenuti aggiuntivi dopo il completamento della storia.

Streets of Rogue
La personalizzazione dei personaggi in classi è fondamentale per la prosecuzione della storia.

Conclusione & Considerazioni Finali – Tra missioni, obiettivi e… bombe nucleari!

Streets of Rogue ricalca uno stile che ricorda i tempi ormai andati degli anni novanta, con colori sgargianti, musiche graffianti e di gran impatto, ed un pizzico di ironia pungente. Il comparto tecnico è ottimizzato per l’ibrida Nintendo, nonostante non siano stati implementati né i comandi di movimento dei Joy-Con né il touch-screen. Un vero peccato, considerando inoltre che il puntamento dell’indicatore per sparare dovrà essere mosso solo in sporadiche occasioni grazie solo ed esclusivamente mediante l’analogico destro, che purtroppo risulta mai preciso e rischia di mimetizzarsi facilmente nell’ambientazione circostante per via del suo colore sbiadito. L’estrema velocità del titolo può risultare, in alcuni momenti, destabilizzante e sconfortante, poichè dai ritmi serrati e senza esclusione di colpi. L’intelligenza artificiale (IA) non è delle migliori, ma svolge comunque il suo lavoro di creare dinamiche stuzzicanti.

La grafica in pixel art è sostanzialmente buona, piena di dettagli cromatici e accorgimenti nei riflessi e ombre. Lo sviluppatore si è veramente impegnato e ciò si vede. Tuttavia per quanto concerne l’audio, purtroppo le musiche non sono sempre calzanti, alcune sono ridondanti ed altre sottotono rispetto al contesto generale.

Concludendo, Streets of Rogue è un gioco che nel suo complesso enfatizza una tipologia specifica, quella del roguelike, mantenendo una struttura action GDR molto articolata ma senza risultare pedante. Le criticità sono infatti presenti nella longevità, nella mancata implementazione di alcune feature relative caratteristiche di Nintendo Switch e, soprattutto, in un comparto audio/tecnico che non grida al miracolo, limitandosi a fare  meno del dovuto e senza esaltare un gameplay che vorrebbe (e potrebbe) invero elevarsi nella sua complessità.

Streets of Rogue
La modalità in cooperativa è fantastica e disponibile fino ad un massimo di quattro giocatori contemporanei.

Streets of Rogue è in uscita su Nintendo Switch dal 12 luglio 2019 al prezzo di 19,99 euro! Dallo stesso publisher (tinyBuild) vi proponiamo anche la recensione di Graveyard Keeper!

Streets of Rogue
Streets of Rogue – Recensione
PRO
La storia è l'elemento migliore presente nel gioco;
Ottimo Gameplay;
Resa grafica e stilistica buona.
CONTRO
Rischia di essere ridondante e ripetitivo;
Poco longevo;
Musiche ridondanti.
7.7
Discreto!
Redattore