Radiation City – Recensione

Una serie tv che sta facendo un gran successo ed è sulla bocca di tutti in questo periodo è Chernobyl, un racconto in cinque puntate che ci porta al tragico giorno del 26 aprile 1986 quando tutto il mondo si fermò con paura e timore ad osservare il disastro avvenuto in Ucraina; il reattore numero quattro della centrale nucleare V.I. Lenin esplode durante un test scoperchiando il nocciolo, liberando una quantità immane di grafite e facendo avviare un pauroso incendio che provocherà una nuvola spaventosa di materiale radioattivo.

Radiation City
Una bella giornata di sole…. tra desolazione e radiazioni!

A causa del vento e di altri fattori atmosferici, la nuvola viaggerà su molti paesi portando ad un’evacuazione senza precedenti che consegnerà molte città come Pripyat alla desolazione e all’abbandono ed inoltre farà cadere nella paura tutta l’Europa. Da sempre quest’evento ha stuzzicato la morbosa fantasia delle persone, d’altronde la cronaca nera è da sempre la più letta, portando alla nascita di molti film pensati dopo quel disastro come l’horror Le colline hanno gli occhi ma anche molti videogames come la serie S.T.A.L.K.E.R.

Oggi però parleremo di Radiation City, un gioco che ci porterà dopo quarantanni proprio nella città di Pripyat ed è frutto del lavoro di Atypical Games, software house con sede in California, che ci dona un’avventura survival open world con forti tinte horror. Tutto ciò è nato principalmente per dispositivi mobili Android e iOS e arriva sulle nostre Nintendo Switch grazie anche alla natura mobile di quest’ultima che si presta alle conversioni dei giochi nati per gli store Apple e Google regalandoci una softeca sempre più vasta. Sicuramente l’ambientazione è particolarmente d’ispirazione alla software house californiana che ha in seguito pubblicato anche Escape From Chernobyl che aspettiamo presto sulle nostre console made in Kyoto.

Radiation City
I mutanti attaccheranno spesso in branco… aiuto!

A spasso per Pripyat… brividi lungo la schiena!

Appena avviato Radiation City ci troveremo letteralmente immersi nella storia e faremo conoscenza con il nostro protagonista che sta sorvolando a bordo di un velivolo la città abbandonata di Pripyat alla ricerca della sua amata che si è persa all’interno della cittadina fantasma. Ovviamente non tutto può andare bene ed il nostro aereo si abbatte al suolo a causa delle forti radiazioni lasciandoci doloranti ma non domi e pronti a perlustrare tutta la zona consci del nostro obiettivo finale.

Radiation City
Le atmosfere sono ottime., anche l’ansia costante… ma quanti bug!

Prima di tutto dovremo raccogliere tutto ciò che troviamo vicino ai rottami visto che molte cose ci serviranno in maniera vitale e poi potremo andare avanti tra lande desolate e paesaggi da brividi. In tutto questo non saremo soli e incontreremo spesso mostruose creature deformi ed affamate che cercheranno di farci fuori in tutti i modi ed abbatterle sarà davvero difficile visto che molte volte ci attaccheranno in branco. Le armi che potremo usare contro i mutanti, inoltre, sono davvero risibili e improvvisate come il piede di porco che troveremo inizialmente; non sarà facile trovare fucili da cecchino e AK47, troverete invece armi per il corpo a corpo in gran quantità.

I mutanti non saranno l’unica cosa a cui dovremo stare attenti, infatti, il livello di radiazioni, è ancora al massimo in zona e potremo difenderci tramite l’uso di maschere a gas, abbigliamento adeguato o pillole anti radiazioni stando sempre attenti a non riempire l’inventario visti i pochi slot a nostra disposizione. Se tutto ciò non bastasse, anche la barra dell’energia è da osservare sempre e costantemente visto che una volta terminata, il nostro protagonista si muoverà lentamente e avrà meno forza per gli attacchi, energia che potremo recuperare tramite cibo e acqua da assumere.

Radiation City
Mmmm forse meglio scappare… si volaaaaa!

Una conversione con molte pecche…

Radiation City da il meglio di se per quanto riguarda il lato survival immergendoci realmente in una situazione di pericolo e costante angoscia dovuta anche alla presenza di nemici famelici ma pecca abbastanza nel lato tecnico. Infatti, seppur la città di Pripyat è stata ricreata nei minimi dettagli e percorrerla è un piacere, la conversione del titolo non è stata curata nello stesso modo maniacale e presenta molti bug grafici, pop in e qualche sporadico rallentamento che ne pregiudicano il risultato finale. Oggetti che da soli si alzano dal terreno come in preda a chissà quale eccitazione, nemici bloccati davanti muri misteriosi e armi letteralmente sepolte in qualche mobilia; insomma un vero peccato visto che Radiation City propone comunque una risoluzione di 1080p e un’ottima atmosfera.

Il gameplay è semplice ed immediato, un sapiente mix tra meccaniche survival e action che vi faranno passare qualche ora di terrore. I comandi sono facili da assimilare con la levetta analogica sinistra dedicata al movimento del protagonista e i tasti adibiti ad alcune azioni ma anche qua abbiamo alcune pecche date da una conversione non ottimale e che forse necessiterebbe di alcune patch. Radiation City da il meglio di se in modalità portatile con un buon supporto al touch e un frame rate sicuramente più stabile della versione docked quasi a dichiarare la propria anima “da viaggio” che rimane anche in questa conversione per la piccola Nintendo Switch.

Radiation City
Sparare si, ma occhio alle munizioni!

Buona la trama che ben si dirada con il passare delle ore ed è totalmente comprensibile grazie anche alla presenza dei sottotitoli in italiano, davvero ben fatti. Molto buono il sonoro che ci immerge al cento per cento in una cappa ansiolitica da cui sarà davvero difficile uscirne con alcuni effetti che contribuiranno al massimo a donarci molti jumpscare.

Davvero un peccato questa conversione mal curata, fatta in fretta e furia, piena di bug e altre amenità che rendono il tutto davvero non proponibile in versione docked  e che minano l’esperienza in parte anche in portable. Mi auguro che la software house corregga gli errori attraverso alcune patch perché fondamentalmente, Radiation City, meriterebbe di essere giocato e speriamo che la cura messa per riprodurre la città fantasma di Pripyat sia usata per correggere le lacune presenti.

Radiation City – Recensione
PRO
Atmosfera cupa e claustrofobica
La città di Pripyat è riprodotta alla perfezione
Sottotitoli in italiano presenti
CONTRO
Tanti, troppi bug
In versione docked risulta ingiocabile
5.5