Etna Comics 2019

Johnny Galecki, le parole rilasciate a Etna Comics 2019

Uno degli ospiti importanti della nona edizione del festival internazionale del fumetto e della cultura POP di Catania, in breve Etna Comics, è stato senza ombra di dubbio l’attore statunitense Johnny Galecki. Tutti sappiamo che il buon Galecki è famoso a tutti noi per aver interpretato l’amatissimo Leonard Hofstadter in The Big Bang Theory, serie tv americana che ha chiuso i battenti proprio nel corso del 2019. Nella conferenza stampa effettuata proprio a Etna Comics, non sono mancate le domande, e le attesissime risposte, circa l’ultima stagione di questo strepitoso show.

C’è un aneddoto particolare, legato allo show di The Big Bang Theory, sviluppato nel set che ricordi in questi anni?

Una delle tradizioni che è nata nel corso di The Big Bang Theory era fare un’abbraccio, un po’ come fanno le squadre sportive, poco prima di iniziare le riprese. Tutto è nato come uno scherzo nella pima puntata, per poi diventare una sorta di superstizione. Nell’ultima puntata è stato un momento molto serio e triste, qualche lacrima è scesa.

In un episodio di The Big Band Theory, recandoti al Comicon, ti sei perso nel deserto con il resto dei personaggi. Nella vita reale, andando a manifestazioni come Etna Comics o altre, ci sono episodi divertenti che hai vissuto in prima persona? 

Siamo andati in circa 8/9 Comicon in totale, ricordo che il primo anno in cui noi attori siamo stati invitati, non sapevamo che tipo di impatto avremmo avuto con i fan. Siamo partiti tutti insieme da Los Angeles per arrivare al Comicon di San Diego e lì, il produttore dello show, Chuck Lorre ci disse che c’era una sala con una capienza di ben 7.000 posti che ci attendeva. Ci siamo presi un colpo! Non riusciremo mai a riempire l’intera sala, era un’idea terribile. Alla fine però, nel momento in cui siamo entrati in questo luogo, non solo la sala era gremita di persone, ma abbiamo saputo della presenza di fan che hanno passato la notte in tenda, apposta per avere la certezza di ottenere l’accesso. Tuttavia, in altri Comicon ho ben pensato di indossare un maschera per poter girare liberamente!

Il 16 maggio è andata in onda l’ultima puntata di questo incredibile show, possiamo dire che quel giorno è cambiata la tua vita?

Yes! È stato un momento molto importante. Noi del cast nel corso di questi anni ci siamo sempre chiesti come sarebbe stato quando tutto sarebbe finito. In ogni caso, è stato molto emozionante, ci siamo lasciati andare con abbracci e lacrime. È stato tutto molto bello e per questo ringrazio gli sceneggiatori!

Ti sei avvicinato al mondo del fumetto grazie al personaggio di Leonard, o eri già un appassionato?

Collezionavo fumetti da ragazzino e disegnavo parecchio nel tempo libero. Prima di The Big Bang Theory però, non ero mai stato a una fiera dedicata a questa passione. Devo dire che apprezzo parecchio tutto ciò.

Secondo te, dopo più di 10 anni di The Big Bang Theory è diventata un po’ ingombrante la figura di Leonard nel tuo quotidiano?

Non mi dà fastidio essere associato a Leonard perché è una persona fantastica, è una persona buona e i suoi fan, infatti, gli dimostrano sempre amore e affetto. Penso che sia molto diverso per tutti gli attori che interpretano un villain per esempio. Per quanto mi riguarda adoro Leonard, anche perché grazie a lui ho avuto modo di avere tante esperienze meravigliose.

Ritiene che Chuck Lorre abbia già scritto tutto quello che aveva in mente o avrebbe potuto far continuare lo show?

Credo che la serie non sia finita perché siano finite le idee, perché ne avrebbero tante altre. L’impressione è che fosse giunta l’ora della fine per la serie. Tutti abbiamo voglia di affrontare e cimentarci in qualcosa di nuovo. Stiamo comunque parlando di una serie di successo, una serie che tuttora riesce ad attrare un gran numero di spettatori, non c’è nulla da aggiustare.