Modena Play

GameScore al Modena Play 2019 – La nostra esperienza

La scorsa settimana (per la precisione, il 5-6-7 Aprile 2019), noi di GameScore abbiamo avuto l’occasione di partecipare al Modena Play 2019: un evento enorme organizzato a Modena al fine di promuovere attività come i giochi da tavolo e giochi di ruolo. Io – G.Bislacco – ho deciso di raccontarvi la mia esperienza, mostrandovi sia alcune cose che ho scoperto, sia i prodotti che sono riuscito a portare a casa, anticipandovi in tal modo alcune future recensioni.

ProjectZ
ProjectZ: uno dei tanti prodotti che tratteremo in futuro

Una delle prime cose che ho voluto fare al Modena Play è stato chiacchierare con alcuni team di sviluppo che abbiamo trattato in alcune news precedenti. Mi sono addentrato negli oscuri meandri dello stand della Raven Distribution al fine di cercare gli ideatori di Household: il GDR più piccolo del mondo. Questo gioco di ruolo cartaceo mi aveva stupito per la sua particolare ambientazione, ma avevo qualche curiosità da voler spolpare con gli sviluppatori.

Dopo un po’ di ricerca (no, seriamente. Il Modena Play 2019 era enorme, e c’erano così tanti partecipanti che risultava difficile orientarsi!), sono riuscito a chiacchierare un po’ con i sviluppatori del GDR da tavolo, che mi hanno gentilmente mostrato le varie classi presenti nel gioco. Incuriosito, ho chiesto a loro “Potreste spiegarmi come il vostro progetto (Household) gestisce la fase di combattimento?”. Questa domanda non è casuale: spesso sento nominare il concetto di “combattimenti rapidi e semplici”, e dopo aver analizzato il GDR di The Witcher, ho iniziato ad approfondire ulteriormente tale aspetto.

Grazie agli sviluppatori ho scoperto che, a seconda della quantità di dadi che ottengono successo durante uno scontro, possono avvenire cose differenti. Dato che ogni arma ha un numero definito di danni da poter infliggere, è possibile sfruttare manovre o abilità secondarie al fine di rendere lo scontro “variegato“. per fare qualche esempio, è possibile intimidire il nemico oppure disarmarlo… ed in alcuni casi si può uccidere in maniera semplicemente automatica. Questo dettaglio mi ha sconvolto, dato che questo potrebbe centralizzare qualche meccanica. Fortunatamente, il team di sviluppo mi ha spiegato una cosa molto importante: “Questo gioco si basa sulla narrazione, e nessuno (tranne casi specifici) vuole morire. Questo può portare ad interessanti gestioni della trama, e questo mi ha semplicemente incuriosito. Di conseguenza, tutto ciò che ho scoperto su Household mi ha lasciato soddisfatto, e spero di portare a tutti voi la recensione di questo curioso prodotto.

Modena Play 2019
Tra le varie aree del Modena PLay 2019, ne era presente una intereìamente dedicata al modellismo. Alcuni dei progetti esposti erano semplicemente spettacolari… come questa ricostruzione del Fosso di Helm (Il Signore degli Anelli: le due torri).

Subito dopo sono passato dagli sviluppatori di Vulcania, i quali conoscerete già perché abbiamo analizzato il loro manuale base. Una volta salutati ho chiesto loro cosa ne pensavano del risultato della campagna Kickstarter e se hanno in mente una data di rilascio. La risposta è stata tanto semplice, quanto efficace. Il team di sviluppo di questo GDR Steampunk è rimasto piacevolmente soddisfatto del risultato, dato che sono stati superati molti obiettivi durante la raccolta fondi. Oltre a questo, hanno già una data d’uscita (seppur “leggermente” vaga): Lucca Comics & Games 2019!

Ovviamente il Modena Play 2019 non era solo dedicato ai Giochi di Ruolo… ma era anche un’occasione per partecipare a varie attività. Per la precisione, i vari partecipanti avevano l’occasione di partecipare ad una serie di giochi “classici” ed era possibile aiutare il Servizio Remida – CEIS Formazione per fare una ricerca al fine di dimostrare che i videogiochi di genere “azione” aiutano le persone a concentrarsi. Ovviamente io, in quanto videogiocatore, non potevo sottrarmi a questo test e, fra i vari giochi, ho deciso di provare “Legend of Kai“. Ho apprezzato questa ricerca e non vi nascondo che sarei curioso di sapere i risultati.

Modena Play 2019
A proposito di Vulcania… già che ero in giro, ho sfruttato l’occasione di salutare i disegnatori ufficiali del GDr steampunk: L’Atelier di Mastro Koboldo. Ho scoperto con piacere che abitano nella stessa zona degli sviluppatori del GDR da tavolo appena trattato… e mi hanno dedicato un po’ di tempo per fare a noi di GameScore una piccola dedica, che potete ammirare qui in alto. Questi illustratori propongono un sacco di materiale dedicato ai GDR cartacei, e per tale ragione vi consiglio di seguirli sui vari social. I loro disegni sono tanto semplici, quanto formidabili!

Prima di trattare cosa sono riuscito a portare a casa, vorrei focalizzare la vostra attenzione su un tema: lo spazio. Come ben sapete è una tematica veramente molto recente (giusto qualche giorno fa è stata mostrata la prima fotografia di un buco nero) e doveva essere un argomento centralizzante per tutta la durata della fiera. Ad essere sincero, però, non ho apprezzato la gestione della tematica. La sensazione di “spazio” era molto fievole, e le uniche cose che ho trovato sono state una tuta da astronauta ed un Librogioco appiccicato su un muro. Di conseguenza, ho avuto la sensazione che la tematica dello spazio fosse molto superficiale, e questo mi ha dato un po’ dispiacere. Ammetto che non ho avuto l’opportunità di partecipare a tutte e tre le giornate, quindi potrei aver perso qualche evento… ma in generale mi sarei aspettato qualcosa di più.

Modena Play 2019
L’arrivo di Darth Fener/Vader e dei suoi colleghi ha stupito tutti quanti. Il rumore secco dei loro passi mi ha letteralmente spiazzato.

Da queste manifestazioni spesso porto a casa qualcosa, e stavolta sono riuscito a prendere ben tre giochi + 2 espansioni! Dato che i prodotti che ho acquistato sono molto diversi fra loro, ho deciso di trattarli con calma.

Dai pressi dello stand di Raven Distribution, ho acquistato il gioco da tavolo “Jumanji. Arrivato in Italia da “Editrice Giochi“, si tratta di un gioco da tavolo che vuole rispecchiare quello presente nell’opera di Chris Van Allsburg del 1981 (il quale ha dato le basi per il film del 1995). In questo gioco da 2-3-4 giocatori sarà necessario raggiungere la fine del percorso affrontando vari pericoli, che ostacoleranno l’avanzare dei giocatori. Vi anticipo che il gioco non è assolutamente tecnico, e si basa principalmente sul lancio di dadi e sulla velocità. Comunque sia, è un gioco essenzialmente competitivo-cooperativo, e potrebbe rivelarsi utile per affrontare partite “mordi-fuggi”.

Jumanji

Secondo prodotto che ho deciso di portare a casa è Project Z. Edito da Warlord Games, si tratta di un genere che non abbiamo mai trattato: il Wargame (chiamato anche “trasposizioni storiche”). Questo tipo di giochi da tavolo si basa principalmente sull’uso di tante miniature ed enormi ambientazioni al fine di affrontare determinate missioni, che cambiano da gioco a gioco. In questo caso i giocatori devono affrontare delle orde di zombie, e non sprecheranno l’occasione per massacrarsi a vicenda. Questo progetto utilizza non solo i dadi, ma anche una serie di “regole avanzate”, che coinvolgono molte carte da gioco. Al fine di potenziare una possibile recensione, ho acquistato l’espansione “Male Survivors” ed il mazzo di carte del gioco. Continuate a seguirci, perché questa sarà l’occasione per esplorare assieme un nuovo tipo di giochi!

L’ultimo gioco di cui vi porterò la recensione è Bomarzo. Acquistato presso Giochix.it, si tratta di un gioco da tavolo strategico che obbligherà i giocatori a gestire un feudo. Ambientato nell’omonimo comune italiano, è un progetto tanto nostrano, quanto interessante… peccato che mancano dei pezzi. Ebbene sì, cari miei lettori: la mia versione di Bomarzo non aveva svariati contenuti, e questi non mi permettevano di poter giocare al prodotto! Ho già contattato gli sviluppatori tramite il loro sito ufficiale, e durante la recensione scoprirete quale sarà la fine di questa buffa storia.

Bomarzo
Brrr… Gli occhi dell’Orco di Bomarzo mettono una certa tensione.

Concludendo, cosa posso dire della mia esperienza al Modena Play? Sono stato molto contento di aver avuto l’opportunità di incontrare alcuni dei team di sviluppo che sto seguendo, e mi ha fatto piacere vedere la quantità di attività proposte che – purtroppo – non ho potuto esplorare appieno. Comunque sia, sono rimasto soddisfatto di questo viaggio, anche se devo ammettere di non aver percepito il tema centrale di questa fiera: lo spazio. Spero di avere in futuro l’opportunità di partecipare di nuovo a questa fiera, e per adesso auguro a tutti voi una buona continuazione di giornata/serata… ma ricorda: il nostro viaggio al Modena Play 2019 non è ancora finito, anzi. Questo è solo l’inizio, perché in futuro avremo tanti articoli, news e recensioni da condividere con voi. Come diceva qualcuno: “Il viaggio… continua!“.