Warparty

Warparty – Recensione

Warparty è uno strategico in tempo-reale (Real Time Strategy, RTS in inglese) dove l’azione è svolta seguendo dei turni prestabiliti. I maggiori esponenti sono i wargames. La realtà dei giochi strategici nasce da un principio ben saldo, e in un luogo avvezzo a noi comuni videogiocatori, ovvero davanti ad un Personal Computer; la componente fondamentale, che differenzia l’azione che si svolge in titoli simili, sono molteplici, poiché per poter avanzare durante la propria campagna, si dovrà costruire il proprio impero o esercito, espandendo così i possedimenti, lavoratori ed eventuali difese. Ciò pone una netta divisione al tipo di contesto che si andrà a rivestire: troverete, maggiormente, dei giochi di guerra, dove per avanzare bisogna evolversi, costruire e posizionarsi ancor prima che l’avversario – che sia l’IA o un utente in locale/online – faccia la mossa successiva. Un po’ simile agli scacchi, infatti non per questo viene definito come genere strategico, dove premeditare e conoscere le proprie risorse è sì essenziale, ma comprendere l’avversario è decisivo per la vittoria.

Giochi come Age of Empire (uno dei capostipiti del genere), Starcraft (molto competitivo), Command & Conquer, Stronghold, Dune II e così via. Elencarli tutti sarebbe eccessivo, oltre che divagante. Eppure, in alcuni titoli di questi, possiamo vedere come Warparty abbia appreso e trasportato delle meccaniche fortemente simili, senza pur stravolgerle o migliorarle; il punto consiste nel riprendere le risorse nel modo più corretto, e avanzando secondo dei parametri visibili. Una degli aspetti che ho apprezzato molto, è l’introduzione della Wiki nel menù, con tutte le abilità delle razze, le fazioni e gli aspetti positivi e negativi: una vera fonte essenziale, sopratutto per come è stata organizzata. Non è difficile perdersi, tutto ricade nel modo giusto ed i comandi – in questo aspetto – sono intuitivi.

L’ingresso per la prima volta nel gioco, appena avviato, è quasi plateale, con un racconto narrato da una voce inglese possente e apprezzabile: “Prima degli eventi di Warparty, un’antica razza di umani venne a conoscenza di un potere magico e lo chiamò potere Go’n in onore della propria tribù. I Go’n scoprirono diversi usi per questo potere: creare la vita, controllarla e porvi fine, oltre ad altre applicazioni, come la creazione e il controllo dei dinosauri.” La narrazione è intervallata da immagini che raffigurano le gesta delle tribù intente a dominare il potere ed i dinosauri, quest’ultimi sempre presenti anche nelle fasi successive del titolo; i disegni sono scuri, abbozzati come se fossero scolpiti nella pietra o in un arazzo.

Warparty
Tutorial iniziale – si inizia a dar vita ai “servi” che successivamente costruiranno la prima fattoria e la ricerca di risorse minerarie.

L’attività principale: il Gameplay e la gestione del proprio arsenale 

Il gioco, essendo uno strategico (anche gestionale, per via delle risorse da dover considerare) ci pone ad una scelta finalizzata a comprendere meglio il tutto: una schermata ricca di informazioni, con il tutorial che primeggia scarlatto. Ed è vitale quest’ultimo, anche per i non neofiti, perché vi introduce al puro gameplay che il titolo di Warcave ci sottopone. Vi troverete spaesati, inizialmente, se lo proverete seduti in un divano, a qualche metro di distanza dallo schermo. Le scritte sono piccole, decisamente troppo. Il testo non vi aiuta a comprendere cosa succede, a meno che voi non ascoltiate il sonoro in inglese (e vi assicuro che è ottimo). I movimenti, le scelte intorno alla mappa, saranno difficili da fare, e quindi sarete costretti a ripiegare a “metodi” più vicini. La soluzione è uno schermo in una scrivania, oppure direttamente il modalità portatile: lì è ancora piccolo, eppure avrete modo di distinguere i caratteri evidenziati del testo e come muovere il proprio esercito.

Passando adesso al vero gameplay, il gioco ci propone solo tre fazioni che saranno presenti in questo titolo strategico, rispettivamente: i Wildlanders – componenti selvaggi, con la padronanza di magie tecnologiche, i Necromans – tribù capitana da Shar, in grado di poter evocare gli Zombie – ed, infine, i Vithara – stregoni elementari -. I negromanti sono, oggettivamente, la tribù migliore presente e che, grazie al suo arsenale e la folta schiera di non-morti, può risultare devastante se raggiunti certi obbiettivi nella storia. Sì, perché esiste una modalità Campagna, che è stata quella successiva dopo aver testato il tutorial. Il gioco presenta una trama interessante, migliore delle mie aspettative; il fulcro centrale è conquistare o raggiungere i santuari, che grazie ad essi sarà possibile aumentare il proprio potere e porre fine all’assedio nemico. Bisogna, dunque, comprendere che un titolo strategico dispone di parecchi obbiettivi, ma quello più pratico è disporre i “servi” a raccogliere risorse: dislocate, queste risorse, tra fattoria, cibo animale (caccia), miniere e, per ultimi, i santuari.

Warparty
Schermata iniziale (menu) – da qui potremmo scegliere le varie modalità di gioco, la migliore la schermaglia contro IA. Non è presente – Ancora – il multiplayer.

Oltre alla modalità Schermagli IA, il Tutorial e la Campagna, esiste inoltre la modalità sopravvivenza: ma in cosa consiste? Come si evince dal nome, in questa variante del gioco è vitale sopravvivere davanti ad altre tribù e dunque resistere alle varie contaminazioni esterne; i nemici vi assaliranno continuamente, voi invece sarete richiamati ad essere il più veloci possibili a creare una difesa impenetrabile e, nel contempo, andare all’offensiva. Schierare il proprio esercito tra cavalcatori di dinosauri, arcieri, sciamani e altro ancora è assai divertente, e mai un controsenso: ai livelli più alti, sempre contro l’IA, dovrete pensare bene due volte come gestire il tempo e le risorse. Altra nota positiva è la presenza del danno ambientale, poiché in base a dove sarete collocati nella mappa – ad esempio in inverno con la neve – i vostri guerrieri avranno delle limitazioni, facendo così scendere la loro salute se non vicini ad una fonte di calore.

Avanzando, invece, durante il corso del gioco, tra una creazione di un mausoleo ed una torre, vi verranno presentati due abilità passive da scegliere, che arricchiscono così il potere dietro all’esercito creato.

La Grafica è tutto in un RTS? Come viene gestita la mappa di gioco: c’è varietà? 

La grafica, in un RTS, non è completamente tutto, bensì assume un ruolo di rilievo quando le produzioni possono essere stellari, o comunque – nell’attuale generazione – i dispositivi scelti, oltre ad essere preferiti, sono i PC: con il mouse e la tastiera, giocare in completa fluidità e organizzazione è essenziale. Vedere ogni personaggio, che sia in gruppo o da solo, immerso in una mappa ben dettagliata, può rendere l’esperienza ancora più soddisfacente. Tuttavia nonostante, Warcave, siano riusciti a rendere i Joy-con fluidi e reattivi come le periferiche citate poc’anzi, che riescono nell’impresa, e gli spostamenti “rapidi” nella mappa non sembrano così legnosi e difficoltosi di quanto si possa immaginare, la grafica risulta retrograda, di una generazione passata. Ed è assai rilevante quando lo giochi in modalità portatile con un calo – giustamente – effettivo di risoluzione, rendendo l’interfaccia un po’ sgranata.

Per quanto concerne le mappe, sono diverse e con ambientazioni ricche e colorate, sebbene il tema sia collocato all’età della pietra e si presupponga sia tutto monotematico.

Warparty
Comandi di gioco – seppur con i Joy-con, non avrete la necessità di volere un mouse e la tastiera per giocare.

Conclusione & Considerazioni: Warparty è all’altezza delle aspettative come buon strategico in tempo reale per Nintendo Switch?

Traendo delle conclusioni e delle considerazioni del gioco, Warparty è un degno rivale dei titoli RTS usciti ultimamente, nonostante soffra di una grafica e un rendering delle mappe non all’altezza di questa generazione su Nintendo Switch. Non è qualcosa da imputare agli sviluppatori. Anzi, la semplicità, il comparto tecnico è solido e viene gratificato da una Wiki sempre disponibile, sin dall’inizio; non dovrete sbloccare nulla, è tutto alla vostra portata, e per un gioco del genere è qualcosa di estremamente lodevole. Il sottofondo musicale e compositivo è rilassante e incalzante durante le battaglie, dunque ottimo. Ed è perfino presente una scelta della lingua italiana per i sottotitoli.

Ciò che risulta essere negativo è imputabile al feeling da mouse e tastiera. Purtroppo, pur avendo creato una conversione buona, si nota che il titolo era stato pensato per PC. Ma tutto sommato è godibile, decisamente tanto ed è consigliato per chi è un appassionato dei wargames e degli strategici, oltre ad amare i dinosauri come tema portante. Giochi simili, sono davvero di nicchia, e raramente vedremo i “casual gamer” cimentarsi in partite che possono durare anche tre ore intense; non è alla portata di tutti, eppure per chi è abituato (reduce dei vecchi computer nei primi anni 2000) trova spazio e divertimento.

Warparty
Warparty – Recensione
Warparty rientra a pieno titolo tra le migliori esperienze RTS (Real Time Strategy, RTS in inglese) strategico in tempo-reale presenti per la console ibrida Nintendo Switch. La sua versatilità, consente al giocatore più esperto - e non - di cimentarsi in grandissime battaglie d'assedio nell'età della pietra, con dinosauri, sciamani e magie di ogni tipo; davanti, invece, ad un televisore del salotto, distante qualche metro da esso, avrete non poca difficoltà a leggere e vedere il vostro esercito di Mika muoversi nel perimetro circostante. Purtroppo, titoli simili, prediligono una vista isometrica dall'alto, omini piccoli ed un mouse e la tastiera, per agevolare le azioni da compiere. Ma non abbiate paura, l'esperienza di gioco finale è comunque ottima, essenziale per gli amanti del genere.
PRO
CONTRO
8
Ottimo!