Valley

Valley – Recensione

Il genere dei Walking Simulator porta questo nome perché, quasi con intento denigratorio, si vuole evidenziare la quasi assenza di un gameplay che consente altro oltre al semplice camminare. Pensiamo a giochi del calibro di Firewatch, Fe, o addirittura Journey: più che andare in giro sperimentando con diversi tipi di movimento, non c’è altro da fare. È la parte narrativa a fare da padrona, la quale viene comunicata con estrema delicatezza e con modi unici solo al medium videoludico. Nell’Agosto del 2016, uscì per PC Valley, gioco che definire walking simulator è riduttivo e, come anticipato, quasi denigratorio. Valley è un gioco d’avventura che mette l’accento sulla storia e sulla capacità aumentata di movimento del protagonista. Quasi un walking simulator potenziato, potremmo dire, ma ripeto, questa definizione non da giustiza a quello che la produzine Blue Isle Studio rappresenta.

valley

Per circostanze che non sto a raccontare qui per evitare spoiler, il giocatore si ritrova all’improvviso in questa valle dove entra in possesso dell’oggetto fondamentale di tutto il gioco: la tuta L.E.A.F (Leap Effortlessly through Air Functionality). In questa zona, si facevano esperimenti riguardo ad un arma misteriosa che avrebbe dovuto sfruttare il Lifeseed, oggetto semi-mitologico che il nostro protagonista era partito per cercare. Comincia così la storia di Valley, che ci vede sfrecciare per paesaggi misteriosi grazie alle capacità della tuta L.E.A.F. Questo tipo di equipaggiamento era stato sviluppato dai militari apposta per consentire a degli scout di esplorare la valle e di scoprirne i misteri. Tutto è connesso, e questo espediente narrativo ci fornisce l’opportunità di muoverci per una mappa in maniera che raramente si era vista prima. Nonostante qualche piccola incertezza sul sistema di controllo, il modo in cui ci si sposta da una collina all’altra, si salta dopo aver preso velocità scendendo da una discesa, o si dondola appendendosi con un rampino a dei ganci, regalano qualche ora di divertimento puro.

valley

Nel corso dell’avventura si raccoglieranno dei potenziamenti che aumenteranno le capacità della nostra tuta ‘delle meraviglie’. Come accennato, la possibilità di fare il doppio salto, un rampino, o delle ‘scarpe’ magnetiche, sono solo alcune delle possibilità di movimento che Valley mette a disposizione del giocatore. Tuttavia, aspetto più interessante della tuta è la sua abilità di vita e morte. Infatti, sarà possibile riportare in vita piante o animali morti, e al tempo stesso questa vita gli può essere tolta. Altrettanto interessante è il fatto che chiunque indossi la tuta L.E.A.F. è praticamente immortale: nel momento in cui il possessore dell’armatura dovesse morire, la tuta assorbirebbe l’energia della valle circostante per riportare in vita il suo proprietario. Il prezzo da pagare per questo è ovviamente che la valle comincia a perire. Nostro compito allora è quello di ridare vita alla valle, così che questa ritorni prospera – ma soprattutto perché ci consente di continuare a giocare. Per portare a termine questi miracoli o anche solo per eseguire uno dei movimenti ‘avanzati’ viene consumata una barra di energia. Questa può essere recuperata raccogliendo delle sfere luminose sparse in giro per la mappa, ricaricandosi a delle apposite stazioni, o sconfiggendo i nemici: esseri eterei misteriosi che ci bersaglieranno fino a che non li elimineremo. L’energia che avremo a disposizione aumenterà nel corso del gioco grazie a dei nuclei energetici che, una volta raccolti quattro, ci sbloccheranno uno slot aggiuntivo.

In Valley sono presenti anche dei collezionabili, sotto forma di medaglioni e ghiande. Questi ci serviranno per sbloccare alcune porte, le quali comunuqe ai fini della narrativa portante non hanno molta importanza. Altro tipo di collezionabili sono delle note che troveremo in giro per la valle e per gli edifici militari che visiteremo. Come intuibile, queste forniscono qualche informazione aggiuntiva sulla storia di Valley, la quale già di per sé è incredibilmente interessante, ma soprattutto ben raccontata. Oltre al livello della scrittura che è molto alto, Valley riesce a raccontare la sua storia senza togliere niente al piacere di saltare di qua e di là per questi spazi aperti.

valley

Unica pecca di questo gioco è il comparto tecnico. La grafica è piacevole, però il frame rate è ballerino in più di un’occasione, e i controlli non sono sempre precisi, specialmente in modalità portatile. Questo è derivato dal fatto che i Joy-Con non sono molto precisi, ma il problema è facilmente risolvibile usando il Pro Controller. La risoluzione pure non è il massimo, ma il comparto artistico riesce a fare la sua parte e fa passare texture non bellissime o fondali leggermente sfocati in secondo piano, grazie alla suggestione che questa valle misteriosa crea. Altrettanto azzeccato è il comparto sonoro, con musiche molto orecchiabili e che in certe situazioni accompagnano a meraviglia le acrobazie del giocatore.

Per concludere, Valley è un bel gioco d’avventura che porta la meccanica del movimento su un’altro livello. Essendo parte centrale dell’esperienza, le capacità della tuta L.E.A.F. riescono a rappresentare magistralmente il concetto alla base di questo gioco. Certo, nel giro di 3 ore si finisce il primo walkthrough, ma l’esoscheletro è un ‘gimmick’ che da solo vale tutto. La versione Switch non presenta differenze da quella uscita per altre piattaforme nel 2016 – se non vogliamo contare quelle dal punto di vista tecnico. Di conseguenza, chi ha già provato le meraviglie della tuta L.E.A.F. può tranquillamente passare oltre e cercare altri indie di cui l’eshop Switch è pieno. Chi invece non ha mai sperimentato il titolo dei ragazzi di Blue Isle Studios, la versione Switch può rappresentare una scelta valida. Certo, ci sono alcune incertezze tecniche, ma l’esperienza in generale è davvero divertente e riesce a mantere il ritmo alto dall’inizio alla fine. Qualcosa in più si poteva chiedere per questo port, magari anche dal punto di vista della localizzazione, mancando una traduzione italiana: una fetta di giocatori italiani può avere difficoltà a seguire gli avvenimenti della storia – anche e soprattutto in luce del fatto che i testi a schermo sono presenti in maniera cospicua.

Valley
Valley – Recensione
PRO
Meccanica della tuta L.E.A.P. incredibilmente divertente
Comparto artistico molto ispirato
Colonna sonora sempre puntuale e che si sposa bene con le azione del giocatore
CONTRO
Comparto tecnico a volte carente
Per questo port si poteva fare qualcosa di più
7.9
Avvicente e divertente, un po' incerto sul lato tecnico