Pato Box

Pato Box – Recensione

Tra i tanti giochi arrivati sulla nostra Nintendo Switch, pochi sfruttano il motion control e quei pochi che lo fanno hanno alcuni difetti che ne limitano la propria fruibilità. Tutto ciò è davvero un delitto vista la natura ibrida dell’ultima nata in casa Kyoto che permetterebbe anche di divertirsi all’aria aperta con creazioni video ludiche che sfruttino in qualche modo, ed il più possibile, il movimento del corpo.

Tranne Ubisoft e Nintendo con i loro famosi Just Dance, Mario Tennis e le nuove IP Fitness Boxing e Arms (che viene aggiornato regolarmente), pochi sviluppatori indipendenti si sono inoltrati in questo arduo sentiero che però da un margine garantito di vendite a patto di tirar fuori dal cilindro un buon prodotto che faccia divertire. Ci ha pensato Bromio, una software house molto talentuosa con sede in Messico, che ha sviluppato la sua prima creazione in modo molto personale e particolare, Pato Box.

Pato Box
Ciao bambolina… che ne dici di fare a pugni io e te???

Dapprima ha visto il suo debutto su Steam, Playstation 4 e Ps Vita per poi arrivare finalmente sulla piccola Switch con delle feature molto interessanti e che lo rendono un titolo sicuramente da provare. Durante la creazione di Pato Box posso immaginare, visto il risultato finale, che il pensiero degli sviluppatori è andato su due giochi: Punch Out e MadWorld.

Il primo, grande successo di Nintendo creato da Genyo Takada di cui abbiamo avuto un capitolo recentemente e un cameo su Smash Bros che vede Little Mac tra i lottatori, lo ritroviamo nel gameplay e nelle meccaniche di gioco mentre il secondo, vero capolavoro dei Platinum Games uscito sempre per la Wii, ci metteva di fronte ad un gioco maturo con una grafica particolare che ricordava il film Sin City, lo ritroviamo proprio nella scelta stilistica, simile e al limite dell’omaggio.

Pato Box
Camminare per le sale di questi mondi in bianco e nero è davvero affascinante

Un’anatra con i pugni nelle mani…

Appena avviato Pato Box potremo decidere tra una serie di incontri a scelta, che all’inizio saranno in numero limitato visto che dovranno essere sbloccati, o la modalità storia che ci permetterà in primis di imparare i comandi e successivamente di godere di una storia semplice ma al contempo performante per invogliarci a proseguire.

Pato Box
Il cuoco ammazza anatre… mmmmh… a noi!!!

Saremo catapultati nei panni di Primo, uno strano atleta dal corpo muscoloso e umano ma dalla testa di anatra, assoldato dalla multinazionale Deathflock che organizza incontri e di cui lui è l’atleta migliore. Ogni sera riesce a intrattenere il pubblico grazie ad ottimi incontri fin quando una sera, il nostro atleta, viene drogato e salendo sul ring in uno stato alterato, resterà inerme di fronte alle percosse dell’avversario che ci batterà velocemente. Non ci resterà che indagare all’interno della multinazionale per scoprire chi c’è dietro questo episodio affrontando vari nemici inviati da qualche entità misteriosa per farci fuori, evitando trappole di ogni tipo e godendo di cut-scene che via via faranno luce su quest’oscura faccenda.

I nemici che affronteremo sono vari e particolari, ognuno con i suoi punti deboli ma al contempo con i loro punti di forza e non ne troveremo uno simile all’altro, facendoci cambiare ogni volta l’approccio all’incontro che non dovrà mai essere uguale per non arrivare ad un veloce e doloroso KO. Per quanto il nostro protagonista sia surreale, grazie ad una storia che ci aiuta ad essere empatici nei suoi confronti, impareremo a volergli bene e non vedremo l’ora di far fuori tutti i suoi nemici, uno ad uno.

Pato Box
Hai appena perso tesoro… siamo noi le vere regine!!!

Finalmente il motion control… ma quanta imprecisione!

Pato Box stupisce sia per le meccaniche di gameplay sia per la grafica sui generis ma quello che mi ha colpito di più è sicuramente il coraggio di usare finalmente il motion control su una console che ne ha fatto il suo cavallo di battaglia insieme alla portabilità; se si ha la possibilità perché non usarli?

Graficamente, come dicevo, Pato Box propone una grafica in puro stile fumetto con predominanza del bianco e nero ed una pulizia di fondo davvero ammirevole. Tutto è ben ricreato, dagli sfondi ai personaggi, che seppur con una certa semplicità riescono a meravigliare il videogiocatore con buoni effetti e ottime animazioni. Tutto gira ovviamente in docked a 1080p mentre in portable vengono garantiti i 720p e in tutte le modalità il frame rate è granitico e non soffre del benché minimo rallentamento in un gioco che fa della velocità il suo mantra.

Pato Box
Show must go on??? Non ce la faccio… troppi ricordi!

Il gameplay è ottimo e ricalca quello già visto su Punch Out con il nostro protagonista visualizzato di spalle e l’azione che si svolgerà dinanzi ai nostri occhi, tutto è molto facile e le meccaniche sono adatte a tutti i videogiocatori. Molto interessante l’aggiunta di alcuni puzzle game che ci regaleranno un momento di relax tra un incontro e l’altro. Per i comandi potremo sfruttare sia i Joycon con il motion che il Joypad Pro ed io sinceramente ho preferito la seconda configurazione. Purtroppo il motion soffre di una precisione incostante che spesso influirà sulla partita in maniera devastante ed inoltre il gioco prevede un tempismo perfetto che è difficile davvero da proporre tramite il nostro movimento, ancor di più nello schivare i colpi; una maggiore accuratezza nei comandi avrebbe fatto salire a dismisura il giudizio di Pato Box.

Ottima la presenza dei sottotitoli in italiano che ci aiutano a capire l’intera trama che seppur nella sua semplicità mi ha davvero stupito per i continui colpi di scena. La difficoltà e bella alta visto che i nostri nemici non proporranno mai la stessa modalità d’attacco e quindi dovremo capirla bene prima di attaccare rendendo il tutto molto interessante e non limitando il tutto ad un attacco con il movimento semplice e banale. Altri difetti da annoverare sono le musiche il sonoro non memorabili ma che comunque non disturbano affatto e rimangono in secondo piano e una longevità non al top; una volta terminata la storia difficilmente saremo invogliati a rigiocare.

Pato Box è un gioco che sicuramente potrà piacere ai fan del movimento e della boxe ma da prendere sicuramente dopo un buon cut price; questa prima creazione del team Bromio , con le dovute accortezze, sarebbe potuta essere una Killer App devastante.

Pato Box
Pato Box – Recensione
PRO
Trama interessante e ricca di colpi di scena
Nemici vari e con attacchi randomici
Finalmente sfruttiamo il motion control
CONTRO
Peccato che il motion control non goda di precisione
Musiche non al top
Longevità bassa
6.8