Kirby e la nuova stoffa dell'eroe

Kirby e la nuova stoffa dell’eroe – Recensione

Marzo 2019, in casa Nintendo, sarà ricordato come il mese dedicato al bricolage. Mentre la casa di Kyoto attende che si asciughi per bene la colla vinilica con la quale ha assemblato un promettente capitolo dedicato a Yoshi, su Nintendo 3DS -la console portatile più longeva di sempre- si è fatta spazio un’altra celebre IP con uno dei suoi capitoli più apprezzati dal sottoscritto. Kirby e la stoffa dell’eroe aveva sicuramente qualche difetto, primo fra tutti un livello di difficoltà pressoché inesistente, ma portò senza dubbio una ventata d’aria fresca all’interno del brand con un episodio tutt’altro che canonico nel quale HAL Laboratory e Good-Feel inserirono sapientemente un numero molto elevato di idee di level design grazie alle quali il gameplay riuscì a fondersi alla perfezione con un comparto artistico di notevole fattura.

Kirby e la nuova stoffa dell'eroe
Un design semplice per un protagonista unico!

Si potrebbero fare molte considerazioni sul motivo che ha spinto Nintendo a pubblicare una riedizione di questo storico gioco (qui rinominato in “Kirby e la nuova stoffa dell’eroe“) con protagonista la pallina rosa nata dalla mente di Sakurai sulle console della famiglia 3DS e non sulla nuova ammiraglia ibrida (che ha già accolto tiepidamente Kirby Star Allies), io stesso ci ho riflettuto a lungo, ma a conti fatti le uniche spiegazioni plausibili che mi sono dato sono legate al target specifico al quale questo capitolo strizza l’occhio, ovvero un pubblico di giovani(ssimi) videogiocatori, ed alla relativa semplicità nel convertire un gioco che non era certo avido di risorse computazionali senza doverlo di fatto rimasterizzare in alta definizione.

Non stiamo certo parlando di un compitino, come vedremo presto questa nuova versione può vantare al suo interno numerose aggiunte, ma bisogna ancora una volta prendere atto della testardaggine con la quale Nintendo continua a supportare con titoli già vissuti altrove una console che altro non sta chiedendo se non il suo degno canto del cigno. Come vedremo più avanti, però, tutto il lavoro svolto per giustificare una riproposizione a prezzo pieno distoglie un po’ lo sguardo da quella che era la formula originale, abbattendo in parte la sua unicità ed avvicinandola più di quanto avrei voluto a ciò che di fatto è possibile trovare in qualsiasi capitolo dedicato a Kirby.

Kirby e la nuova stoffa dell'eroe
Il primo boss da sconfiggere non sarà Whispy Woods… sacrilegio!!!!

Tutto inizia -come da tradizione- a Dream Land, un luogo ormai famoso per la sua tranquillità. Questa volta, però, l’incipit dell’avventura non ci mostrerà il nostro paffuto eroe alle prese con un pisolino, ma alla disperata ricerca di cibo. Attratto da un succosissimo pomodoro, il suo cibo preferito, Kirby non si accorge che quello che ha richiamato la sua attenzione era in realtà un Metapomo Magico in possesso di uno stregone che si trovava nei dintorni con intenzioni tutt’altro che pacifiche. Melandrana, infatti, possiede il potere di tramutare qualsiasi cosa in filo, sorte che toccherà alla nostra pallina rosa preferita una volta risucchiata dal calzino (sì, calzino) che il malvagio mago porta appeso al collo. Ci ritroveremo così catapultati a Toppalandia, un mondo magico dove tutto è realizzato di tessuto, rendendoci conto che il nostro stesso corpo è ora composto da solo filo, rendendo vana la possibilità storica di Kirby di risucchiare qualsiasi cosa gli venga a tiro. Cosa fare, dunque, se non partire alla scoperta di questo mondo fatato, facendo la conoscenza del principe Batuffolo e diventando per l’ennesima volta l’eroe di cui il suo popolo aveva bisogno per ricucire i numerosi regni caduti vittima di Melandrana!

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Kirby e le sue adorabili trasformazioni!

L’introduzione di Kirby e la (nuova) stoffa dell’eroe contiene tutti gli elementi indispensabili per mettere in chiaro fin dal primo istante cosa ci aspetterà una volta preso il controllo del figlioccio di Sakurai. Innanzitutto il comparto estetico, che non sembra essere cambiato di una virgola rispetto a quanto visto oltre otto anni fa, saprà catturare l’attenzione del giocatore che ne saprà cogliere le potenzialità fin dal primo istante. L’idea di fondo di realizzare tutto mediante l’utilizzo dei tipici oggetti normalmente acquistabili in una sartoria (fili di lana, stoffe, cerniere, toppe, perline) riesce a dare la giusta profondità ad un gameplay che si fonde in maniera pressoché perfetta con l’ambiente. In questa occasione non saranno le abilità ottenute risucchiando i nemici a permetterci di accedere alle classiche trasformazioni, ma bensì l’interazione costante con ciò che ci circonda. Ogni qualvolta che qualcosa attirerà la nostra attenzione, infatti, sarà possibile interagire con i diversi elementi degli stage per trasformare ciò che ci circonda a nostro vantaggio, in una carambola di idee di design che ancora oggi a distanza di anni risultano fresche e piacevoli.

Il 3DS, in tutto questo, si presta ottimamente ad accogliere tutte le idee messe in campo nell’opera originale, e lo fa senza alcuna esitazione di sorta nemmeno con i modelli “old” della console. Dopotutto già dalla DEMO rilasciata in precedenza era possibile apprezzare la qualità di questa conversione.

Ultimo aggiornamento: 2024-04-25 at 20:43

Chi ebbe la fortuna di giocare a Kirby e la stoffa dell’eroe, ricorderà senza dubbio un gioco dalla enorme quantità di contenuti extra, capace di strizzare l’occhio ai completisti incalliti. Tra questi spiccavano, oltre ai classici collezionabili ed al requisito di terminare ogni stage con un numero minimo di perline (in maniera analoga a quanto succede con i cuoricini in Yoshi), piacevolissimi minigiochi aggiuntivi che ci vedevano affrontare sfide offerte dagli abitanti di Toppalandia, rappresentati attraverso un design che ricorda i famosi Pixl di Super Paper Mario. La nuova stoffa dell’eroe rilancia proprio sugli extra, offrendo -come da tradizione- due nuovi minigiochi accessibili esternamente alla campagna principale che ci vedranno vestire i panni di Dedede (Fila, Dedede, fila!) e di Meta Knight (Meta Knight Tritatutto). Questi, seppure dimenticabili (sempre “come da tradizione”), sono risultati una piacevole aggiunta in grado di mettere in chiaro fin da subito il lavoro aggiuntivo svolto in sede di porting.

Kirby e la nuova stoffa dell'eroe
Fila, Dedede, fila!

Ma le novità non finiscono qui! In Kirby e la nuova stoffa dell’eroe ritornano anche le abilità classiche, ottenibili non più risucchiando i nemici ma afferrando alcune toppe introdotte per l’occasione o mediante gli amiibo compatibili. Rispetto a quanto permesso in passato ora Kirby potrà tornare a brandire la sua spada, lanciare bombe, dominare il potere del freddo e molto altro. Purtroppo, non ho apprezzato moltissimo questa decisione in quanto si va così ad intaccare un level design studiato a tavolino prima ancora che questo fosse possibile, e che non è stato in alcun modo modificato per adattarsi alle nuove aggiunte, perdendo di fatto parte del suo fascino e della sua profondità. Onestamente avrei preferito che fosse mantenuto quel netto distacco che permetteva a questo capitolo di non essere in alcun modo etichettato come “canonico”.

Ultima aggiunta, forse quella più degna di nota, è l’introduzione di una “modalità demoniaca” pensata appositamente per coloro che cercano un livello di sfida aggiuntiva. Affrontare gli stage selezionando tale opzione, obbligatoria per coloro che ambiscono al 100%, ci metterà alle calcagna un simpatico diavoletto che farà di tutto per farci soccombere ai suoi attacchi. Aumentando di conseguenza il ritmo di gioco ed i pericoli presenti in stage altrimenti troppo poco sfidanti.

Kirby e la nuova stoffa dell'eroe
Semplicemente adorabile <3

La riproposizione di Kirby e la stoffa dell’eroe, ahimè, tende a contraddirsi continuamente. Se da una parte possiamo apprezzare (fino ad un certo punto) le nuove aggiunte, dall’altro siamo obbligati ad accettare la mancanza di alcune feature che avrebbero sicuramente reso l’esperienza di gioco perfetta per essere vissuta attraverso il Nintendo 3DS. Primo fra tutti, è proprio il supporto allo schermo tridimensionale della console a venire meno, in maniera piuttosto inspiegabile visto che si sarebbe adattato alla perfezione ad un level design che spesso gioca in maniera intelligente con diversi livelli di profondità. Se da una parte confesso che non stiamo parlando di una caratteristica imperdibile e della quale abbia sentito particolamente la mancanza, dall’altra riconosco come la sua introduzione non avrebbe in alcun modo compromesso la stabilità del motore di gioco e che, dunque, non poterne usufruire rappresenta un’occasione persa.

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Se il diavoletto ci importuna, noi ce la diamo a ruote levate!

Quello che invece, a mio parere, è l’aspetto che è stato trascurato maggiormente in sede di porting è il sistema di controllo in occasione delle numerose mega trasformazioni di Kirby. Durante le fasi finali di moltissimi stage, infatti, il nostro eroe potrà accedere a dei particolari varchi -i Metavortex– grazie ai quali tramutarsi in diverse creature o mezzi di trasporto nati dalle fantasie degli sviluppatori, spezzando il ritmo di un gameplay altrimenti a rischio monotonia. Tra i più riusciti troviamo senza ombra di dubbio un robottone cingolato, in grado di sparare razzi contro i nemici, ed un trenino il cui percorso dovrà essere disegnato in tempo reale dal giocatore. Non posso non citare anche le sezioni che ci vedranno prendere le sembianze di un delfino o di un Dune Buggy, o persino di un camion dei pompieri capace di spruzzare acqua con lo scopo di farci procedere attraverso ispiratissime sezioni di gioco infuocate. In tutte queste circostanze, però, nella versione per 3DS del gioco si perde parte del fascino originale a causa della completa impossibilità di controllare tali trasformazioni attraverso l’uso del giroscopio o dello schermo touch dei quali la console è dotata. Su Wii era infatti possibile sfruttare i sensori di movimento del Wiimote, da utilizzare rigorosamente in posizione orizzontale, per regolare l’inclinazione per esempio del cannone di Kirby Robot o del semplice getto d’acqua prodotto dal camion dei pompieri, così come il sistema di puntamento del rivoluzionario controller per tracciare su schermo le rotaie necessarie ad indicare la rotta del trenino. Qui, invece, il tutto viene gestito dal solo analogico, che rende i movimenti più macchinosi e ci espone anche ad alcuni pericoli per i quali si richiederebbe una maggiore velocità d’azione, che sarebbe stata appunto garantita da controlli più precisi.

Ultima mancanza, questa volta assolutamente perdonabile, è l’impossibilità di giocare in multiplayer locale, sfruttando l’aiuto del principe Batuffolo solo per ottenere qualche power-up aggiuntivo (mai indispensabile) lungo il cammino.

Kirby e la nuova stoffa dell'eroe
A seconda delle circostanze Kirby si trasformerà di conseguenza, senza la necessità di ottenere il giusto potere!

Alla luce di queste ultime affermazioni credo che il mio punto di vista sia piuttosto evidente. Paradossalmente avrei apprezzato maggiormente se Good Feel si fosse concentrata principalmente su ciò che era già presente sul capitolo originale, riadattandolo al nuovo hardware al fine di offrire un’esperienza di gioco quanto più fedele a ciò che si fece apprezzare su Wii nel lontano 2010. In questo modo avremmo avuto la possibilità di far conoscere, a chi non ne ebbe occasione più di 8 anni fa, uno dei più fiabeschi capitoli di Kirby mai realizzati. Per questo ritengo l’occasione solo parzialmente sprecata, poiché fortunatamente la qualità dell’opera è tale da controbilanciare gran parte delle mie osservazioni, rendendo in ogni caso il giudizio finale più che positivo. Ma è bene dirlo forte e chiaro, prima di salutarvi: se avessi dovuto recensire il capitolo originale, il voto che potete leggere qui sotto sarebbe stato sicuramente superiore.

Kirby e la nuova stoffa dell'eroe
Kirby e la nuova stoffa dell’eroe – Recensione
PRO
Level design mai banale…
Un gioco adatto a tutti
Comparto estetico piacevole
Una quantità di contenuti impressionante
Tecnicamente perfetto in tutti i modelli di 3DS/2DS
CONTRO
… ma che in questa edizione a volte perde di profondità
La mancanza del supporto al giroscopio si fa sentire
8
Ri-Ricuciamo Toppalandia