Deltarune inizio del gioco
Schermata iniziale del titolo.

Deltarune: Capitolo 1 – Recensione

Il successore del famoso Indi-RPG Undertale: un degno rivale per se stessi?

Toby Fox, mediante il Direct Nintendo del 13 febbraio, annuncia ufficialmente l’uscita – prevista progressivamente per il 28 dello stesso mese ed in forma del tutto gratuita, con un trailer simpatico e molto ironico (quasi autoreferenziale) – dove consta del Capitolo 1 del successore spirituale di Undertale.
Non può ritenersi un “seguito” a tutti gli effetti, poiché perfino lo stesso autore tiene a sottolineare che Deltarune sia “un gioco ambientato in un mondo differente”; ciò, analizzando il contesto in cui è svolto, non possiamo esimerci ad escludere le nette somiglianze tra i due giochi. Il titolo mantiene i contatti con il mondo dei mostri, con continui rimandi al precedente sviluppo: l’autore, sebbene abbia slegato le due trame – a detta sua – , consiglia vivamente di affrontare il gioco solo dopo aver provato e concluso Undertale. Un piacente paradosso che, dopotutto, è fondamentale se si vuole apprezzare a pieno i rimandi e le citazioni continue che Toby Fox vuole assurgere in modo ironico.

Deltarune schermata schivata con il cuore
Schermata di gioco dove sarà necessario schivare gli attacchi.

Deltarune: l’anagramma segreto di Undertale

Non vi nascondo che, durante la prova del titolo – precedentemente uscito, prima della versione Nintendo Switch, su PC/MAC –, Deltarune cela dentro di sé una profondità sbalorditiva: la durata complessiva del titolo è esigua, infatti basteranno tre ore – sì, solo tre per il primo capitolo, distribuito in forma gratuita – per cimentarsi in sensazioni contrastanti fra loro, che non lasciano adito alla confusione. Anzi, è godibilissimo, almeno che voi abbiate affrontato Undertale (questo è fondamentale!). Il protagonista del nostro gioco è Kris, supportato dal mago Raisel e dalla testardaggine di Susie.

La demo non dissimula le dinamiche già intraprese nel titolo precedente. Il rimando a personaggi già visti, ma con vesti diverse, è continuo: chi, intimorito, titubava sulla semplice riproposizione degli ormai classici combattimenti in cui schivare con il proprio cuore, rimarrà stupefatto nel constatare che il giovane programmatore e compositore è riuscito a divincolarsi da tale dinamica, rendendola molto più profonda e integrata con l’ambiente videoludico. Le migliorie sono palesi, seppur in versione nettamente minore; il poco tempo a disposizione è una costante che non rassicura il giocatore, lo priva invece di aspettative sempre più elevate. Le eccezioni derivano su un contesto grafico – a 8 bit – e un comparto audio davvero invidiabile.

Deltarune incontro tre eroi
Incontro dei tre personaggi protagonisti.

Combattimento: il tridente colpisce!

Durante l’esplorazione potremmo imbatterci in sezioni relativamente action, dove bisognerà muovere il proprio personaggio come se stessimo svolgendo un combattimento classico.

L’aspetto che intriga di più il giocatore di vecchia data, o coloro che hanno precedentemente affrontato la sua prima riproposizione, è l’adattamento al “combattimento classico a turni”; tradizionale sì, come gli RPG conosciuti in cui è necessario schierare la propria squadra per l’offensiva e/o difesa contro il nemico. La gestione è altresì di facili interpretazioni: il protagonista – simile a Frisk – vanterà un supporto costante dei due individui che lo accompagneranno nel corso di questo Capitolo. Raisel e Susie sono figure diametralmente opposte, infoltendo così la caratterizzazione buona dei personaggi che incontreremo. Saranno capaci di aiutarci in disparate situazioni diverse.

Deltarune incontro con il mercante
Incontro con uno dei mercanti

Nel corso del nostro percorso, nonostante sia causato per uno spiacevole malinteso, affronteremo nemici o creature con accezioni che risultano avere dell’incredibile; ci impediranno, quasi spesso, a proseguire per il cammino. Ma ben presto, come è stato possibile in Undertale, potrete costruirvi vie alternative per “evitare” interamente lo scontro diretto, prediligendo infatti l’essere pacifici. Quest’ultima connotazione non manca di supporto costante: il gameplay è il medesimo, eppure le strade percorribili – denominate run dai più avvezzi – sono tre modalità. Resta a voi, i più temerari scoprire come affrontarle: l’unica nota è la direzione che inevitabilmente diventa una, cioè alla fine. È proprio in queste sequenze che Deltarune mostra il suo carattere determinato e forte, un barlume costellato di progressi che incentivano il giocatore a riprovare l’intero gioco con approcci sempre diversi e mai, sostanzialmente, ripetitivi.

Nel titolo è richiesta una cooperazione e strategia maggiore: non sarete i soli a combattere contro una creatura, bensì decidere di farlo in due o in tre, costruendo e concatenando abilità messe a disposizione dall’autore. Susie è la più aggressiva, dunque dona carattere ad uno stile più improntato al “massacro”, se così è possibile definirlo.

Conclusioni & Considerazioni: “Toby, are you there?”

Il continuo citazionismo, le premesse iniziali – di Toby Fox su Twitter – e conclusive del titolo giocato, sono capaci di imporre emozioni contrastanti. Si ha l’idea – originale solo in parte, ma pur sempre innovativa per il suo genere – di vivere all’interno di un ciclone estrosamente caotico. L’impatto grafico non è deludente, sebbene il mutamento e distaccamento di Undertale non è palpabile, né visibile a occhio nudo; forse per il timore, per non contrariare una fanbase ben consolidata negli anni, divenuta a tratti quasi esosa ed esuberante. Però, tutto ciò, è anche sintomo di coesione, per quanto crea una comunity che sa cosa vuole e cosa l’autore in primis può trasmettere.

Deltarune i tre eroi nella storia
I tre eroi riuniti

Manca il coraggio di osare e distaccarsi dai personaggi creati in precedenza, non la determinazione. Escluse alcune parti del gioco, il resto è molto godibile e mostra un fianco decisamente nuovo. Ed è da lì che bisognerebbe spingere, in un luogo ancora inesplorato e che può regalare ai giocatori vecchi e appena creati un incentivo a dare una personalità migliore.

Toby Fox confeziona un capitolo modesto, con le buone premesse e che può assurgere a diventare il sostituto di Undertale, suo stesso titolo. Ancora è troppo presto per immaginarsi cosa accadrà nell’immediato futuro, ma sappiamo bene che non ci deluderà. La sua caratteristica più forte è l’accessibilità, ovvero che il gioco è interamente gratuito, anche se non localizzato in italiano. Vi attendono dunque notti immerse nel buio a tradurre dall’inglese ogni parola che verrà proferita dai nostri beniamini e creature eccentriche.

Deltarune inizio del gioco
Deltarune: Capitolo 1 – Recensione
PRO
Avvincente e con personaggi ben caratterizzati
Ambientazioni godibili
Ottimo comparto audio e compositivo
CONTRO
Richiede di aver giocato e terminato Undertale
Durata troppo breve (3 ore)
Mancanza di fiducia su se stessi
7.5
Godibile