Tanti mesi fa ho parlato della saga videoludica di Touhou Project e di come questa avesse tanti spin-off non completamente ufficiali. Uno dei dettagli che mi dispiace di più è l’attuale impossibilità di parlarvi di un vero e proprio capitolo ufficiale della saga, ma oggi cercherò di colmare questa lacuna (almeno in parte).
Caro lettore, so cosa stai pensando: “Perché diavolo parli di Touhou quando recensisci Devil Engine? Non ha un cavolo di senso tutto ciò!“. Ebbene, questa scelta non è dettata dal caso perché per la prima volta ho la possibilità di trattare di un videogioco che fa parte della categoria dei Bullet Hell (genere chiamato in origine Danmaku) e, visto che Touhou è dello stesso genere, colmerò quella strana lacuna. Signore e signori, ecco a voi Devil Engine, della DANGEN Entertainment!
Okay ragazzi, c’è troppa calma in questa foto… e no, non è colpa della Easy ModeDevil Engine è un videogioco dalla natura puramente arcade nel quale si deve interpretare un aereo multicolore, che dovrà massacrare tutto ciò che gli capiterà a tiro. Per farlo basterà muovere la navicella nell’ambiente di gioco, e premere ZL/B per sparare. Ovviamente i nemici non staranno fermi, e si divertiranno a massacrare il giocatore con una marea di attacchi. Come ogni Bullet Hell che si rispetti, gli attacchi nemici saranno tantissimi, ed il giocatore dovrà essere estremamente bravo ad evitare ogni mossa. Se questo risulta difficile, è possibile utilizzare ZR per “assorbire” alcuni attacchi, aprendo così una strada per la sopravvivenza.
Come altri giochi dello stesso genere il proprio veicolo può ottenere vari potenziamenti, ed alcuni di questi condizionano gli attacchi del protagonista. Di base il giocatore avrà accesso a tre armi, che cambieranno colore alla navicella e potranno essere potenziati. Le munizioni rosse permetteranno di colpire un’ampia zona di gioco, quelle blu lanciano un raggio laser dalla bassa gittata e le munizioni verdi permettono di colpire bersagli “a ricerca“. Scegliere l’arma giusta al momento giusto è fondamentale per due ragioni: in alcune zone di gioco i nemici saranno così tanti che daranno filo da torcere, ed ogni arma ha una bomba dedicata (che si attiva tramite A). Ricorda, caro lettore/lettrice, che le bombe di questo gioco non “puliscono” tutta l’area di gioco, rendendo quindi Devil Engine un titolo dove la precisione è fondamentale!
Una delle cose che rende Devil Engine davvero interessante è la sua natura estremamente “personale“. Il giocatore è letteralmente in grado di personalizzare la propria avventura attraverso una serie di opzioni. Tramite queste è possibile visualizzare l’hitbox del giocatore e, se necessario, oscurare lo sfondo. DANGEN Entertainment ha letteralmente dato al giocatore tutti gli strumenti necessari per poter risolvere ogni possibile difetto del titolo. Gli attacchi nemici risultano poco chiari? Oscurando lo sfondo potrete capire quali sono gli oggetti da evitare! Il movimento del personaggio non vi piace? Andate a modificare l’imput dei comandi! Questo dettaglio mi permette di dire che Devil Engine è un videogioco adatto a tutti i veterani del genere.
Giocando è possibile sbloccare varie “Challenge mode” che renderanno l’avventura leggermente diversa e poco ripetitiva. Piccola curiosità: con X è possibile regolare la velocità della navicella al fine di permettere al giocatore di controllare meglio l’azione.Devil Engine ha dei difetti? Certamente, ma ne vorrei trattare solo due. Il primo difetto principale è la gestione degli sbloccabili. In Devil Engine è possibile sbloccare molteplici funzioni (tra cui la easy mode)… ma non ci sono modi per capire bene la logica di sblocco. Il tutto, quindi, si riduce ad un semplice “Toh! Giocando ho sbloccato X cose!” senza incentivare il giocatore a fare determinate azioni. Il secondo difetto che vorrei indicare è l’assenza di un vero e proprio checkpoint durante il gioco. Questo rende il titolo eccessivamente Arcade per i miei gusti, obbligando il giocatore a ricominciare il titolo se perde tutte le vite. Questo da’ inoltre una strana sensazione di “trial and error” che non ho particolarmente apprezzato. Non so se Devil Engine ha uno sbloccabile in merito, ma personalmente non ho trovato contenuti a riguardo. Vorrei concludere questa sezione con una piccola nota. Devil Engine propone varie modalità di gioco (tra cui una Easy Mode per andare incontro ad una fascia più grande di utenti) ma comunque sia è necessario dire una cosa: il videogioco di DANGEN Entertainment rimane sempre e comunque difficile ed ostico. Questo dettaglio lo rende perfetto per i veterani del genere, che hanno voglia di imparare tutti i pattern di gioco… ma lo rende inadatto per novizi. Vista la modalità “Easy Mode” mi permetto di consigliare questo titolo solo a tutti coloro che hanno un po’ di esperienza col genere.
Ci sarebbero altri dettagli da spiegarvi su questo titolo ma – per evitare possibili spoiler – ho deciso di fermarmi qui. Devil Engine è un bel videogioco, che consiglio caldamente a tutti i veterani dei Bullet Hell. DANGEN Entertainment è riuscita a proporre un videogioco pensato per tutti coloro che cercano ardue sfide proponendo, inoltre, uno stile estetico eccezionale. Il gioco risulta estremamente fluido e la possibilità di personalizzare vari dettagli permette a Devil Engine di “risolvere” alcuni problemi che potrebbe causare (come la difficoltà a vedere le mosse nemiche). Comunque sia questo videogioco non è adatto a tutti, e determinati dettagli risultano meno chiari di altri. Oltre a questo, non ho apprezzato l’assenza di una classifica online. Nel complesso il titolo è riuscito a divertirmi, e sono convinto che gli amanti del genere lo apprezzeranno.
