Aragami: Shadow Edition

Aragami: Shadow Edition – Recensione

Quando l’ambizione si fonde con la creatività nascono sempre progetti decisamente interessanti, proprio come nel caso di Aragami, titolo nato grazie ad un gruppo di studenti universitari che uniti da una passione comune per il mondo dei videogiochi realizzò un’opera action stealth in grado di attirare l’attenzione dei media e dei giocatori di tutto il mondo. Inizialmente noto come Twin Souls: The Path of Shadows e rilasciato sotto formula free-to-play, Aragami giunge sotto forma a pagamento nel 2016 su PC e PS4, esplorando due anni dopo l’universo Xbox One in concomitanza con il rilascio di un corposo DLC denominato Nightfall e concludendo il suo viaggio all’interno di Nintendo Switch con un pacchetto completo che porta il nome di Aragami: Shadow Edition (in arrivo il prossimo 21 febbraio al prezzo di €29,99). Un percorso lungo e tortuoso, ma che ha saputo dare molte soddisfazioni al piccolissimo team Lince Works che è riuscito a mantenere uno standard qualitativo non indifferente nonostante gli evidenti limiti imposti sia dal budget sia dal numero di programmatori al lavoro sul gioco.

Aragami: Shadow Edition
Prima ancora di avviare il gioco avevo un obiettivo in mente: ottenere questo costume!

Secondo la religione shintoista, quando una persona viene uccisa per mano altri la sua anima viene invasa da un sentimento di rancore (urami) in grado di trasformarla in un aragami, uno spirito potente e malvagio alla ricerca di vendetta. Ed è proprio un Aragami, richiamato dalla versione spirituale di una giovane donna il cui nome è Yamiko, che rappresenterà il protagonista della campagna principale del gioco del quale vi parlerò in questa recensione. Le motivazioni che ci hanno portato all’interno della grande fortezza di Kyuryu ci verranno svelate a piccole dosi, attraverso i vari incontri che faremo con la fanciulla procedendo lungo l’avventura, ma hanno come incipit narrativo la cattura e conseguente prigionia di Yamiko avvenuta per mano del clan Kaiho. Il nostro compito sarà quello di farci strada nell’ombra, attraversando la fortezza tra avamposti e torrette nemiche, con l’obiettivo di recuperare alcuni preziosissimi manufatti e, senza farsi notare, liberare Yamiko e i pochi sopravvissuti del suo villaggio.

Aragami: Shadow Edition
Ok, nessun problema! Ma io avevo da farmi una lampada stasera! Badum tzz!

La contrapposizione tra luci ed ombre non sarà un semplice elemento narrativo legato alla natura del protagonista, ma sarà alla base del gameplay e delle possibilità offerte da Aragami: Shadow Edition. Nel gioco, infatti, saremo richiamati a sconfiggere il potere della Luce con quello dell’Ombra, l’unico vero nostro alleato. Lo spirito che guideremo inizialmente non avrà praticamente alcun potere particolare, se non quello che ci permetterà di sfruttare un teletrasporto grazie al quale muoversi molto rapidamente tra una zona d’ombra e l’altra. Ma per compiere questa semplicissima operazione, o sfruttare le numerose abilità sbloccabili, dovremo prima assicurarci di avere la giusta quantità di “Essenza dell’Ombra“, il cui livello è rappresentato dallo stato delle illustrazioni situate sul retro del nostro mantello. Le principali fonti di luce, come torce o la semplice luce della luna (la campagna principale è ambientata interamente di notte), consumeranno la nostra energia e sarà dunque fondamentale rimanere nell’ombra per la maggior parte del tempo.

Aragami: Shadow Edition
Anche se qui nessuno può vederci, credo sia il caso di toglierci dal disturbo!

Rimanere alla luce sarà dunque pericoloso, in quanto ci renderà vulnerabili sia a causa dell’impossibilità di sfruttare tutti i nostri poteri sia poiché in questo modo i nemici riusciranno a localizzarci più facilmente. Le Guardie della Luce saranno inoltre in grado di metterci fuori gioco con un solo colpo, rendendo la pianificazione accurata di ogni nostro movimento una routine sempre più determinante per la buona riuscita delle diverse missioni che affronteremo. Aragami nel cuore è uno stealth game, ma questo non toglie al giocatore di sperimentare diversi approcci che non passano necessariamente dal requisito di restare costantemente inosservati o di ignorare i numerosi nemici. Per dare diversi spunti ai giocatori, soprattutto ai completisti, alla fine di ogni missione verremo ricompensati con un punteggio ed un voto fortemente penalizzato da tutte le situazioni che ci vedranno ripartire da un checkpoint, uccidere nemici (sì, saremo anche in possesso di un utilissimo pugnale) in maniera non furtiva o più semplicemente facendo dare l’allarme a qualche guardia che non saremo riusciti a mettere a tacere in tempo. A contribuire al punteggio anche tre diversi sigilli, che fungono da achievement ricorrenti, ottenuti senza farsi mai scoprire, eliminando tutte le minacce e concludendo la missione senza uccidere nessuno. Di questi tre requisiti gli ultimi due (“Nessuna uccisione” e “Tutte le minacce eliminate”) sono chiaramente esclusivi, strizzando l’occhio ai platinatori incalliti.

A tutto questo si aggiungono numerose pergamene collezionabili sparpagliate lungo la fortezza, che non rappresentano solamente semplici premi ma offrono l’accesso a preziosissime abilità grazie alle quali offrire un senso di progressione del protagonista, che sarà in grado di compiere azioni sempre più furtive. Inizialmente, infatti, Aragami potrebbe far storcere il naso ai puristi del genere stealth a causa della mancanza di elementi cardine quali la possibilità di far sparire i cadaveri dei nemici caduti o di attirarli con qualche elemento di disturbo. Fortunatamente l’albero delle abilità presente nel gioco è vario e ben strutturato, permettendoci di dare ulteriore profondità alla pianificazione di ogni movimento.

Aragami: Shadow Edition
Questa ora la prendo io, grazie!

Purtroppo, però, le varie missioni peccano spesso di ripetitività negli incarichi che ci verranno assegnati. Il più delle volte bisognerà raggiungere punti specifici della mappa per recuperare un artefatto o attivare un meccanismo, per poi proseguire direttamente alla zona successiva. Anche il possesso di una sola arma offensiva ci è sembrato un limite, non tanto alle possibilità offerte dal gameplay ma più alle diverse animazioni attivate a seguito di ciascuna uccisione (sono amante degli splatter, capitemi). Anche le ambientazioni e i nemici soffrono di un eccessivo riciclo di asset, in grado di smorzare l’entusiasmo iniziale causato dall’ottima contestualizzazione dell’universo Giapponese comunque ottimamente riprodotto.

Ultimo aggiornamento: 2023-12-05 at 21:10

In questo aiuta (in parte) l’arrivo del DLC Nightfall, presente in questa Shadow Edition del gioco e capace di offrire qualche ora extra di gameplay in compagnia di due nuovi protagonisti: i membri del Clan delle Ombre Shinobu e Hyo. Nonostante questa sia un’avventura indipendente offre qualche spoiler e dunque va assolutamente affrontata dopo la campagna principale. Grazie a Nightfall potremo approcciarci in maniera diversa, sia grazie a nuove abilità più scoppiettanti sia a causa della nuova ambientazione giornaliera, ma i problemi di fondo, purtroppo, rimangono i medesimi.

I problemi ad essere sincero nella versione Nintendo Switch sono ben altri. A livello tecnico, infatti, la conversione per la piccola ibrida di Kyoto non brilla di ottimizzazione. Il gioco seppur godibile presenta spesso qualche piccolo calo di frame rate, soprattutto in modalità docked, ed una risoluzione non sempre in grado di nascondere l’effetto aliasing ricorrente, anche in questo caso più frequentemente con console collegata al televisore. Il comparto artistico di eccezionale fattura riesce in parte a sopperire ai nei sopra esposti, aiutato senza ombra di dubbio da una colonna sonora tanto rilassante quanto coinvolgente, ma spesso latitante.

Aragami: Shadow Edition
Vi presento Shinobu e Hyo, i due protagonisti della campagna Nightfal!

Piacevole elemento presente in Aragami: Shadow Edition è la possibilità di affrontare entrambe le campagne affiancati da un amico, ma solo attraverso l’infrastruttura online. Questa opzione ahimè risente dei limiti imposti dalla console, cioè la mancanza di una chat vocale in-game grazie alla quale pianificare le mosse, operazione essenziale in un titolo di questa natura.

Insomma, nonostante alcuni difetti non completamente trascurabili, Aragami: Shadow Edition sarà in grado di offrire un’esperienza piacevole agli amanti degli stealth game tridimensionali. La trama coinvolgente e le ambientazioni ben riprodotte (seppure ripetitive) riescono infatti a distogliere i riflettori dai leggeri problemi tecnici che affliggono questa conversione del gioco, che però giunge su Nintendo Switch con un prezzo non del tutto indifferente.

Aragami: Shadow Edition
Aragami: Shadow Edition – Recensione
PRO
Gameplay semplice ma profondo
Fattore rigiocabilità
Atmosfere ben riprodotte
CONTRO
Frame rate altalenante
A volte ripetitivo
7