OlliOlli: Switch Stance

OlliOlli: Switch Stance – Recensione

Chi ha avuto il piacere di possedere un Nintendo WiiU o un 3DS, ed è amante dei titoli sportivi, ricorderà con piacere OlliOlli, un videogioco a base di skateboard ed acrobazie realizzato dalla software house indie Roll7 e pubblicato in cross-buy dai ragazzi di Curve Digital sulle sopracitate console. All’epoca il gioco arrivò in netto ritardo con la concorrenza, che poteva già contare su un interessante sequel che ahimè non raggiunse mai i lidi Nintendo. Questo fino ad oggi, quando grazie all’enorme successo di Nintendo Switch si è finalmente deciso di pubblicare OlliOlli: Switch Stance, un pacchetto software contenente al suo interno sia OlliOlli che OlliOlli 2: Welcome to Olliwood al prezzo abbordabilissimo di soli €14,99.

Poiché i due titoli facenti parte di questa raccolta, accessibili singolarmente attraverso il menù di gioco, condividono lo stesso cuore e le stesse meccaniche, in questa recensione parleremo di OlliOlli in maniera generica, affiancandolo ad un prevedibile 2 solamente dove necessario. Siamo infatti di fronte ad una coppia di giochi che o si amano o si odiano, non esistono mezze misure così come non esiste la possibilità di apprezzarne (o meno) solamente uno dei due. Un’arma a doppio taglio, certo, ma che offrirà agli amanti del genere un pacchetto memorabile, complice anche la mancanza di veri rivali con i quali competere all’interno dello store digitale dell’ibrida Nintendo.

OlliOlli
Chissà cosa succederà una volta raccolte queste bombolette spray!

Uno skater, una tavola, un percorso in due dimensioni denso di ostacoli: a un primo sguardo, OlliOlli sembra l’ennesimo runner game in cui farsi strada a suon di saltelli. E questa era infatti l’idea iniziale del team di sviluppo, che in origine aveva pensato ad un titolo per piattaforme mobile, con comandi touch. Ma poi il concept cambia: col trasferimento del titolo su PS Vita arrivano i pulsanti e lo stick analogico, e con essi le acrobazie e la possibilità di un controllo quasi millimetrico. Così OlliOlli diventa qualcosa di molto più interessante.

Imparare a procedere nei complessi livelli bidimensionali proposti dalla carriera è ancora una parte importante del gioco: raggiungere tutti interi la fine di un livello permette di sbloccare un nuovo percorso su cui esibirvi, ma presto vi accorgerete che questo approccio “corri e salta” costituisce solo una minima parte dell’attrattiva che il gioco ha da offrire: una volta superati tutti i “livelli amatore” (distribuiti su differenti location), dovrete infatti rassegnarvi all’idea che la vostra sia stata soltanto un’impresa da principianti! I veri skater dovranno dimostrare le loro abilità sbloccando e completando altrettanti “livelli pro”. E qui comincia il vero divertimento. Tra gli obbiettivi frequenti vi sarà chiesto di raggiungere un determinato punteggio, ottenibile attraverso numerosi trick e combo più o meno complesse e facendo acrobazie e grind specifici.

OlliOlli
Non pensavo che questi incontri fossero all’ordine del giorno per uno skate rider!

OlliOlli è un gioco che vi farà sudare, il sistema di controllo è estremamente preciso, in modo particolare bisognerà abituarsi al corretto utilizzo dello stick analogico sinistro, con esso sarà possibile saltare e in base a specifiche posizioni e rotazioni, realizzare trick differenti, tutti animati in modo spettacolare, ma difficili da distinguere l’uno dall’altro nel concitato ritmo della corsa. Lo stick analogico vi permetterà anche di effettuare i “grind”, altra meccanica base del gioco. Un grind può essere effettuato su una ringhiera o su qualsiasi cosa le assomigli vagamente (tetti, cancelli, muretti, cartelloni pubblicitari…) e se eseguito in maniera perfetta, premendo una direzione sullo stick solo un attimo prima dell’impatto, farà scivolare il vostro skate ad altissime velocità, permettendovi di arrivare ad altezze altrimenti irraggiungibili. Il tasto B del controller delimiterà la chiusura di tutti i nostri salti e acrobazie, venendo premuto un attimo prima di toccare il suolo con lo skate, anche in questo caso il tempismo è fondamentale, una chiusura perfetta sarà contraddistinta dal pieno dei punti mentre una chiusura errata ridurrà i punti accumulati anche nel caso in cui si sono eseguiti numerosi trick e combo. L’atterraggio è infatti il cuore di OlliOlli. Non importa quanti trick e grind riuscirai a connettere: se alla fine della sequenza non saprai effettuare una chiusura perfetta, sarai condannato a perdere buona parte dei punti accumulati.

Dopo aver preso dimestichezza con la grande mole di trick offerti da OlliOlli, vi verrà naturale passare a dare una sbirciatina a quello che offre OlliOlli 2, e per farlo dovrete ahimè riavviare l’intero software in quanto OlliOlli: Switch Stance non offre un menù con il quale si possa switchare in comodità tra un gioco e l’altro dopo che uno di essi è stato selezionato. Trascurando questo dettaglio, la prima sensazione all’interno di OlliOlli 2 potrebbe essere quella di dejavù, complice un tutorial molto simile a quello vissuto nel primo episodio e richieste altrettanto analoghe. Fortunatamente Roll7 ha saputo giocarsi bene le sue carte, alterando il gameplay con una semplice trovata, capace di stravolgere l’esperienza in maniera sorprendentemente manuale. Stiamo parlando dell’aggiunta del “manual”, termine tecnico che identifica le impennate eseguibili attraverso il nostro skateboard. Con questa semplicissima aggiunta potremo ora compiere trick più lunghi, che verranno più difficilmente smorzati dagli inevitabili atterraggi ai quali andremo spesso in contro. Imparate a padroneggiare il manual e non tornerete più indietro!

OlliOlli
Divertimento assicurato anche per quattro giocatori, rigorosamente in split screen!

Controlli cosi precisi necessitano di qualche giorno per essere padroneggiati, ma soprattutto di volontà nel voler apprendere per bene le meccaniche di gioco, la frustrazione derivata da una infinità di cadute potrebbe fare la differenza. Gran parte del divertimento di OlliOlli sta proprio nell’accettare la frustrazione che deriva da una valanga di errori, e questo perché grazie alla cura che gli sviluppatori hanno posto nel rifinire il gameplay, saprete sempre con certezza che la colpa di ogni errore è soltanto vostra. Non ci sono scuse, non potrete gridare al bug e sfogarvi prendendo a martellate la console quando, inevitabilmente, un ritardo di una frazione di secondo nell’atterraggio rovinerà la vostra corsa perfetta. Padroneggiare ogni ringhiera e ogni superficie piana richiede una certa dose di esperienza, e la fortuna non vi aiuterà se non avrete acquisito le abilità necessarie. La fortuna con OlliOlli non è di casa, tutte le acrobazie che realizzerete a schermo saranno solo frutto della vostra esperienza con i controlli, se non avete riflessi rapidi e nervi saldi, vuole dire che OlliOlli (così come OlliOlli 2) non fa per voi.

OlliOlli
La grafica di OlliOlli 2 risulta piacevole alla vista e più omogenea rispetto a quella del predecessore.

Lo stile grafico del primo OlliOlli si riassume molto brevemente, riprende la pixelart delle console 16 bit, con un personaggio un po’ anonimo e poco definito a differenza degli sfondi ben realizzati, il tutto legato da animazioni fluide e scorrevoli che lo rendono piacevole da vedere. Il tutto migliora con OlliOlli 2, grazie ad una evidente rispolverata al comparto estetico in grado di abbandonare la pixel art mantenendo pur sempre un feeling old-school. Anche le animazioni godono qui di un apprezzbile boost grafico, al punto da rendere il tutto più elegante ed attraente per un pubblico più ampio.

Le musiche riprendono quelli che risultano essere i generi tipici degli skaters americani, una buona dose di freestyle unita a sezioni rock e underground. Ma quello che si sicuro merita è la gestione stessa del comparto audio, infatti si avrà un ritmo altalenante, da lento a crescendo sempre più, in base alla nostra velocità abbinata alla realizzazione di combo e trick molto complesse. Apprezzabile anche qui l’ondata di rinnovamento percepibile sul sequel del gioco, che introduce nuove tracce “pescate” direttamente da artisti indipendenti della scena underground.

OlliOlli, insomma, dà il massimo se giocato a brevi intervalli, ma attenzione: se la sfida vi coinvolge, non riuscirete più a staccarvi! Le acrobazie spettacolari vi terranno attaccati allo schermo per ore, mentre le cadute disastrose potrebbero portarvi a grasse risate o se troppo frequenti a nervosismo condito da cattivo umore. Vi sorprenderete a ripetere un’infinità di volte la fatidica frase: “ancora un tentativo e poi smetto!”. D’altra parte, se OlliOlli non vi cattura, se non si crea quella magia, vi annoierete. Con me, l’incantesimo ha funzionato alla grande, forse anche per merito dello stile grafico azzeccato in entrambi i capitoli. La colonna sonora è di indiscutibile qualità, anche se alcune tracce – quelle in stile trip hop – si conciliano a fatica con i ritmi del gioco.

OlliOlli: Switch Stance
OlliOlli: Switch Stance – Recensione
PRO
Le acrobazie spettacolari vi terranno attaccati allo schermo
Controlli precisi
Impegnativo …
CONTRO
… forse al punto di abbandonarlo presto
7
Grindare humanum est