Resident Evil 2

Resident Evil 2 – Recensione

Ritorno in pompa magna

Negli ultimi anni siamo stati testimoni di così tante operazioni nostalgia finite male da aver perso quasi totalmente fiducia al solo sentirne parlare. Poi arriva Capcom, stuzzica i fan con un annuncio desiderato da anni e dopodiché si ritira per mesi, anni, ed alla fine tira fuori dal cilindro un diamante brillante, luminoso e dalle forme precise tramutandolo in videogioco. Già da questa breve introduzione avrete capito che con Resident Evil 2 ci troviamo di fronte ad un colpo andato bene a segno, ma per apprezzarlo bisogna analizzarlo in ogni particolare.

Resident Evil 2

Per chi di voi negli ultimi vent’anni fosse rimasto incastrato in un’apocalisse zombie, lontano dalla civiltà, parliamo di uno dei capitoli migliori (se non il migliore) dell’iconica saga survival horror Resident Evil, a cui viene spesso erroneamente affibbiata la paternità del genere ma che ha sicuramente contribuito più di qualsiasi altra al suo successo e ad entrare nell’immaginario collettivo. Nel 1998 il gioco fu una vera e propria rivoluzione; seguito dell’amatissimo capitolo originale, tecnicamente non mostrava particolari balzi in avanti, ma la perfetta unione tra le atmosfere ansiogene e terrificanti del primo capitolo e un ritmo rinnovato nell’azione – mai eccessivo -rendevano il titolo intrigante e sfidante al punto giusto, lasciando alle spalle un approccio superficiale alla trama, anche se qualche piccolo dettaglio dallo spiccato gusto trash minavano il realismo della storia.

Resident Evil 2

REmake: Resident Evil 2

Tornando al presente, entriamo nel vivo di questo capitolo, che chiamare remake diventa riduttivo. Il rispetto con cui è stato affrontato questo rinnovamento lascia quasi commossi; ogni elemento risulta incredibilmente familiare e rinnovato allo stesso tempo, dando filo da torcere tanto ai neofiti quanto ai giocatori storici. La trama la conosciamo: A seguito degli eventi del primo capitolo il virus G (evoluzione del virus T) si è diffuso dai laboratori Umbrella – e villa Spencer – alle strade di Raccoon City, rendendo quest’ultima un covo di non morti e aberranti creature geneticamente modificate. I due protagonisti si ritroveranno loro malgrado incastrati in quest’incubo, e dovranno trovare il modo di scappare, non prima di aver svelato diversi misteri dietro la strage. Proprio dai due protagonisti si nota già la cura riposta, trovandoci di fronte a personaggi realistici, con reazioni credibili e coerenti  agli orrori a cui saranno posti di fronte, coraggiosi ma mai supereroistici, umani. Leon è un ventunenne pronto ad affrontare la sua prima giornata alla stazione di polizia come agente nelle forze di Raccoon City, ma già fermandosi ad un’area di servizio si rende presto conto che in città qualcosa è andato decisamente storto; qui lo scioccante incontro con il primo zombie intento a strappare a morsi la carne dal povero mal capitato di turno. Nella frenetica fuga il nostro coprotagonista incontra Claire Redfield, giunta anche lei a Raccoon City per trovare il fratello Chris, uno dei protagonisti del primo capitolo; i due rimangono loro malgrado incastrati nelle vicende della sfortunata città, svelando retroscena inaspettati e facendo la conoscenza di personaggi importanti, alcuni dei quali controllabili per brevi sezioni di gioco.

Resident Evil 2

(Quasi) Nessun posto è sicuro

Dopo le presentazioni iniziali avremo subito modo di prendere il controllo di Leon o Claire, in base alla nostra scelta, ed iniziare la fuga verso la stazione di polizia. La sensazione che si ha da subito è che i personaggi sono finalmente in grado di muoversi come esseri umani e degno di un classico survival horror. Non ci saranno scatti da centometristi o pugni che spostano le rocce (RE5, mi senti?), ne movimenti così limitati da rendere l’esperienza frustrante; anche il sistema di combattimento sarà croce e delizia di ogni amante del genere, e sarà totalmente sprovvisto di mira automatica e con armi secondarie da utilizzare solo in caso di estremo bisogno. Ma come da tradizione della vecchia scuola di Resident Evil 2, combattere dovrebbe essere sempre l’ultima alternativa. Le munizioni a disposizione sono limitate e se sprecate per mettere KO ogni nemico che ci troveremo davanti, saremo praticamente spacciati negli scontri più impegnativi con boss o gruppi numerosi di nemici; la carenza di munizioni è dovuta anche all’alto numero necessario per abbattere persino il più innocuo degli zombie, ed ogni nemico avrà la sua peculiarità a renderlo difficile da abbattere; iniziamo proprio dal più classico dei nemici: gli zombie.

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Ultimo aggiornamento: 2024-04-25 at 12:11

Capcom è riuscita a dare nuovamente dignità e spessore a delle creature che sembravano non avere più nulla da dire, se non quello di essere carne da macello nelle mani del giocatore. Oltre alla già citata resistenza ai colpi – alcuni potrebbero richiedervi un intero caricatore – i loro movimenti diventano adesso imprevedibili e sparare con fretta potrebbe voler dire un grosso spreco di munizioni; tenderanno a barcollare, rendendo difficile prendere la mira, e i movimenti estremamente realistici dopo aver subito un colpo rendono difficile concatenare un colpo dietro l’altro, per esempio un colpo in testa farà quasi perdere loro l’equilibrio, dovendo necessariamente fare attenzione al puntamento del mirino. La tecnica più efficace contro di loro ci è data da un’altra peculiarità messa in campo da Capcom, ovvero i colpi agli arti. Sia che li colpiate con le bocche da fuoco, sia con il vostro coltello di sopravvivenza dopo un certo numero di colpi gli arti si staccheranno (consiglio vivamente di colpire alle gambe) rendendo lo zombie molto più lento e facile da evitare, garantendoci una fuga più facile.

Resident Evil 2

I Licker, gli iconici nemici visti per la prima volta proprio nell’originale Resident Evil 2, sono adesso più letali e difficili da evitare. Se con gli zombie è possibile subire fino a circa cinque attacchi prima del game over, con i licker potrebbero bastarne un paio, forse tre; è però possibile evitare anche loro, ma serve una mano ferma e sangue freddo. Data la totale assenza di occhi, tenderanno a muoversi in base ai rumori che provocherete, quindi se sarete in grado di muovermi con estrema cautela, anche in loro prossimità, avrete qualche possibilità di scamparla, ma non è garantito visto il loro terribile vizio di cominciare comunque a muoversi non appena gli sarete vicini, quindi anche qui, nella maggior parte dei casi, la soluzione è una rocambolesca fuga verso la prossima stanza lasciando perdere le nostre tracce. Probabilmente i nemici meno azzeccati a livello di intelligenza artificiale sono i dobermann, dato che oltre ad un aspetto poco rassicurante il loro pattern di attacchi è molto prevedibile e facilmente aggirabile, e con tre colpi li stenderete facilmente.

Resident Evil 2

Corri, scappa, c’è il Tyrant

Il nemico più temuto ed ansiogeno dell’intera esperienza è sicuramente il Tyrant, conosciuto ai più come Mr. X, che per circa metà dell’intera campagna vi darà costantemente la caccia. L’intero design del personaggio è encomiabile: il suo aspetto e la sua stazza comunicano immediatamente il livello di pericolo che costituisce, ed il suono dei suoi passi, adesso in lontananza, adesso ravvicinati, ci avvertono immediatamente dell’avvicinarsi del pericolo. Di per sé non è un nemico molto difficile da aggirare, visto che la nostra corsa sarà sempre molto più veloce dei suoi passi, ma trovarsi inaspettatamente troppo vicini a lui, o in una stanza con zombie che ci ostacolano il passaggio, diventa presto una situazione al cardiopalma in cui sarà indispensabile la ritirata, dove le stanze dedicate ai salvataggi diventano l’unico posto realmente sicuro e privo di pericoli. Nel titolo sono presenti altre tipologie di nemico, alcune altamente letali, ma lascio la recensione priva di spoiler per lasciarvi godere al meglio il titolo.

Resident Evil 2

Una volta che sarete giunti al finale con il primo personaggio selezionato, con una campagna che si conclude in circa sette ore esplorando con attenzione ogni angolo, la storia non finisce qui. A questo punto si sbloccherà un secondo scenario, in cui avremo modo di scoprire cosa è successo all’altro personaggio durante le stesse ore. I questa sorta di seconda run la difficoltà subisce un’impennata abbastanza brusca, con un personaggio meno resistente agli attacchi ed un Mr. X presente già nelle prime fasi del gioco. Il premio per aver completato entrambi gli scenari con i due personaggi, sarà il finale completo e la possibilità di giocare con la modalità il quarto sopravvissutoimpersonando Hunk, l’ultimo agente della Umbrella sopravvissuto che dovrà fare una folle corsa tra mille nemici per scappare il più velocemente possibile dalla città.

Resident Evil 2

Infine cosa aspettarsi da Resident Evil 2 Remake? i poche parole, l’esperienza survival horror definitiva. Capcom ha sfornato un prodotto che tende alla perfezione, e non ci arriva davvero per pochi limiti più legati al genere a cui appartiene che a dei limiti di produzione. Adesso ogni personaggio, comprimario o antagonista ha delle motivazioni chiare, è sviluppato a dovere e dotato di spessore, la recitazione virtuale è ottima ed un comparto di animazioni perfetto rende il tutto incredibilmente realistico, grazie anche al perfezionamento del RE engine. La colonna sonora, elemento fondamentale per un survival horror ben riuscito, alterna momenti di silenzio a musiche e dettagli da pelle d’oca degni di un maestro del sound design, fornendo l’esperienza horror definitiva. Ah, sapevate che è possibile scaricare ed utilizzare in game la colonna sonora originale con poco più di 2€? La nostalgia si abbatterà su di voi come un fiume in piena. Per farla breve, altrimenti rischio di parlare di questo gioco all’infinito, Resident Evil 2 è un capolavoro oggi forse più di quanto non lo fosse nel 1998, che rimarrà probabilmente imbattuto per molti anni a venire. Chapeau!

Resident Evil 2
Resident Evil 2 – Recensione
PRO
Migliora incredibilmente un prodotto già ottimo
Design dei nemici impeccabile
Sound design perfettamente orchestrato
CONTRO
I Dobermann, i maledetti dobermann
Si consuma fin troppo in fretta.
9.9
Non puoi scappare dall'orrore!