Pikuniku

Pikuniku – Recensione

Nel mondo dei videogiochi esistono titoli che, per mettere in risalto determinati dettagli, decidono di dare poco spazio a certi elementi. Per farvi un esempio, Wandersong elimina la difficoltà al fine di dare maggior spazio ad una trama, che risulta eccezionale. Pikuniku segue un concetto simile, ma in maniera altalenante. Scopriamo assieme perché.

La trama di Pikuniku è estremamente semplice. All’interno di un mondo strampalato vivono creature dalla forma buffa. Una di queste è il padrone della Sunshine Inc, un’azienda che dà alle persone soldi gratis in cambio della possibilità di far operare i propri lavoratori nei paraggi. Ovviamente questa creatura ha un proprio tornaconto, e sarà il protagonista (che chiameremo Giancosino) a fermarlo.

Ad essere sinceri, non si sa cosa sia Giancosino. Di sicuro è un’essere differente dagli altri, ma non ha capacità emblematiche. Oltre a parlare senza bocca, Giancosino può restringere le gambe e dare calci. Curiosamente, tutto questo è abbastanza per il gioco, che richiederà al giocatore di affrontare una serie di enigmi ambientali poco complessi.

L’ambiente di gioco è abbastanza variegato. Giancosino potrà trovare tanti personaggi, e questi potrebbero avere bisogno del suo aiuto tramite quest secondarie. Superarle permetterà di ottenere trofei, oggetti e tanti cappelli. Questi ultimi sono interessanti: permettono di superare determinate zone i maniera simile ai metroidvania, mentre altri modificano solo l’estetica di Giancosino. Per quanto riguarda l’esplorazione, è piuttosto difficile perdersi. Giancosino dovrà esplorare 4 luoghi differenti, pieni di enigmi ed oggetti. Nel mentre, è possibile trovare delle monete, che potranno essere usate per acquistare strumenti.

Prima di passare dei difetti, vorrei raccontarvi una cosa. Durante la mia prima ora di gioco (guarda il gameplay in fondo all’articolo per ulteriori dettagli) mi sono ritrovato ad avere a che fare con un enigma. A causa di un errore puramente personale, mi sono ritrovato a perdere ore di gioco per capire quale fosse il risultato. Ebbene, voglio dire a tutti voi lettori che Pikuniku è un videogioco estremamente semplice, e qualsiasi problema si risolve nella maniera più facile possibile. Certo, in alcuni luoghi gli enigmi possono risultare noiosi, ma in generale l’avventura di Giancosino sarà scorrevole. Tutto questo rende Pikuniku perfetto se si vuole entrare nel mondo dei platform, mentre i veterani riusciranno a gustarsi l’ambientazione colorati ed i personaggi stravaganti.

Pikuniku
Pikuniku propone una buona varietà di eventi, e alcuni di questi prendono la forma di un vero e proprio minigioco. È presente anche una modalità cooperativa, anche se sarà necessario possedere un controller. Comunque sia, è possibile giocare Pikuniku usando la tastiera.

Pikuniku non è esente da difetti, e purtroppo questa volta sono rilevanti. Per prima cosa, vorrei parlare della trama. La storia è abbastanza folle, con personaggi eccentrici e simpatici. Determinate battute sono azzeccate mentre altre non mi hanno strappato un sorriso. Comunque sia, il racconto ha un grande potenziale… peccato che il giocatore non ne potrà cogliere il completo significato. A causa di una longevità bassa (la storia si conclude in 2-3 ore senza contare la modalità cooperativa) il giocatore non ha gli elementi generali per ricostruire tutte le sottotrame che il gioco apre. Oltre a questo, alla fine del gioco molti dettagli risultano poco chiari. L’unico modo che ha il giocatore per capire la lore di Pikuniku è quello delle teorie. All’interno di altre recensioni ho già spiegato perché non sono d’accordo con questa linea di pensiero, e credo che in questo titolo questo dettaglio risulta eccessivo. Chi è Giancosino? Perché all’inizio viene chiamata “bestia”? Ha fatto qualcosa di male in passato? Perché c’è un fantasma onnisciente? Sono tutte domande che non hanno un impatto serio sulla storia principale, ma non permettono al titolo di brillare come dovrebbe. Oltre a questo, per godersi appieno Pikuniku è necessario completarlo al 100%, e sarà necessario possedere almeno un controller.

Pikuniku
Il problema della trama è che – verso la fine – prende uno sprint eccessivo ed inaspettato. Ho apprezzato la volontà degli sviluppatori di raccontare una storia leggermente seria sfruttando ambientazioni colorate, ma non credo ci siano riusciti. Forse una narrazione più lenta e carica di contenuti avrebbe reso la storia intrigante. Nel complesso, la trama è buona, ma niente di speciale.

Concludendo Pikuniku ha tanti vantaggi, ma non credo siano abbastanza per rendere questo videogioco memorabile. Ho apprezzato la struttura della narrazione e la presenza di svariate avventure secondarie, che rendono il titolo abbastanza variegato. Oltre a questo, è l’avventura è godibile grazie ad una buona gestione della comicità. Comunque sia, ho reputato la longevità eccessivamente bassa e per poterlo spolpare appieno è necessario completarlo al 100%. Nel complesso il titolo è bello e riesce a divertire, ma speravo in qualcosa di più. Consigliato sotto sconto indipendentemente dalla piattaforma.

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Pikuniku
Pikuniku – Recensione
PRO
Ottimo adattamento italiano
Enigmi ben riusciti (a parte uno)
Buona varietà tra gli eventi narrati
Ottimo comparto artistico e sonoro
Pikuniku è un ottimo gioco se si vuole entrare nel mondo dei platform!
CONTRO
Eccessivamente corto
La trama funziona abbastanza bene, ma le sottotrame utili per "ricostruire i pezzi" della storia rimangono allo sbaraglio, rendendo la storia "incompleta" sotto alcuni punti di vista
È necessario un controller per completare Pikuniku al 100%
7.5
Qualcosa non va