Dragon's Lair Trilogy

Dragon’s Lair Trilogy – Sessantaquattresimo Minuto

Dragon’s Lair Trilogy (2019) è la riproposizione per Nintendo Switch dei celebri titoli Dragon’s Lair, Dragon’s Lair 2 e Space, partoriti da Don Bluth verso la metà degli anni ottanta. Dragon’s Lair Trilogy è stato rilasciato il 17 Gennaio 2019 su eShop e risulta perciò essere il titolo più recente che è stato mostrato durante la rubrica Sessantaquattresimo minuto. Al tempo stesso, essendo il gioco originariamente uscito nel 1983, appare essere anche il più “vecchio”. Nel corso di questa puntata dei tre titoli offerti si è dato ampio spazio a Dragon’s Lair e al suo seguito, non è stato mostrato Space Ace.

Dragon's Lair Trilogy

Dragon’s Lair nacque da un intelligente quanto fortunato matrimonio tra piattaforme laser-disc (antenato del cd e blu ray) e Don Bluth, storico disegnato animatore e regista Disney. Il laser-disc era un supporto assolutamente innovativo che permetteva agli sviluppatori di utilizzare filmati all’interno dei videogiochi. I giochi in laser-disc potevano, come nel caso di Astron Belt di SEGA, contenevere veri e propri spezzoni film in un’epoca pre-nES in cui le controparti offrivano pixel su sfondi scuri.

La produzione del titolo, però, richiese parecchio tempo e soldi. Ci vollero circa quattro anni prima di rilasciarlo e richiese il doppio dei finanziamenti di un normale titolo dell’epoca. Gli enormi costi di produzione si riflettero anche sui consumatori ai quali venivano richiesti in sala giochi 2 o 3 gettoni per poter fare una partita contro al classico gettone singolo richiesto dagli altri arcade. Il gioco era uno spettacolo da vedere a tal punto che in occasione di Dragon’s Lair nelle sale giochi furono impiegate macchine arcade multi-schermo per permettere a chi era in coda di osservare la partita di chi stava giocando.

Dragon's Lair Trilogy

A Dragon’s Lair seguì Dragon’s Lair 2 (1987) e Space Ace (stessa produzione, stesso genere) e soltanto nel 2005 arrivò Dragon’s Lair 3. Il gioco è stato riproposto per qualsiasi piattaforma esistente, ne è stata creata una serie animata ed un fumetto e nel 2015 è stato finanziato un film. Dragon’s Lair è inoltre apparso in numerosi film e telefilm, ultimo Stranger Things.

Dragon’s Lair ha trentacinque anni e non li dimostra affatto. Se da un lato il gameplay appare ultra limitato (al giocatore viene richiesto soltanto di premere i tasti al momento giusto) tocca oggi rivalutarlo. Sepolto o ben nascosto per più di dieci anni, il gameplay di Dragon’s Lair risulta essere un perfetto antenato dei Quick Time Events odierni (e ripresi per la prima volta da Shenmue su Dreamcast).

Dragon's Lair Trilogy

Dal punto di vista grafico non si possono che fare i complimenti a Don Bluth e al suo team. Se Cuphead ha avuto successo per la sua scelta peculiare di utilizzare una grafica stile cartoni degli anni trenta, perchè non dovrebbe averne anche Dragon’s Lair che è a tutti gli effetti un cartone Disney degli anni 80?

Leggera critica va alla qualità del porting. Dragon’s Lair è stato riproposto in mille versioni per quasi qualsiasi piattaforma, SIDD ha avuto occasione di provare la versione Switch che risulta essere fedelissima, anche troppo. I tempi di caricamento potrebbero esser più brevi, la traduzione è pessima e in stile google translate, i menu (unica aggiunta) insipidi e di bassa qualità. Il prezzo richiesto ora (20€ se non erro) risulta inoltre essere eccessivo per l’offerta, specie considerato l’ampio numero di alternative per giocare il titolo a meno.

Per una attenta recensione del porting vi rimando alla recensione di G.Bislacco.

Qui di seguito il nostro giocato live dove SIDD tenta di salvare una principessa senza lasciarsi andare ad eccessive blasfemie.

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